Pilastrini candidi che delimitano terrazze inondate di sole di giorno, che la sera si popolano di tavolini sorreggenti candele e sontuosi servizi dai riflessi d'oro e d'argento, mentre quel che resta del giorno sfuma nella sera trapuntata di luci lontane laggiù sulla costa, sui moli, sul mare.
Un sottofondo jazz discreto, l'atmosfera elegante, le voci sommesse, i toni mai alti, la serenità di una joie de vivre che solo qui, forse.
La carezza del vestito sulla pelle, la mia adorata petite robe noire così bon ton che si indossa solo con le perle e il tacco alto, la brezza che sale dal lido e scompiglia leggera i capelli, accarezza le spalle e porta con se' il profumo dei fiori.
Rubare un attimo gli sguardi, guardare a mia volta, sentirmi a mio agio, rilassata e felice in un mondo che vorrei fosse mio per sempre.
Inspirare a fondo il profumo che sale dal decoltè, quella nota di magnolia e fiori di ciliegio, socchiudere gli occhi un istante, lasciare che tutto intorno scorra e si compia, così come sarebbe dovuto essere, così come non è stato mai.
Riaprirli in tempo per l'ultimo istante prima dello scatto della foto, e sorridere.
Ritornare in me e pensare che non e' mai successo ma che molte, moltissime volte ci sono andata vicina.
E che se vorrò, accadrà.