Il Viaggio (Il percorso..)
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
si vede che sei felice e credo davvero che, con determinazione e volonta, tu stia realizzando il sogno della vita. Ti abbraccio forte, sorellona mia; buon proseguimento di cammino, te lo meriti!
maxima
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
Cara Laura il lungo percorso che hai di fatto oramai completato ti porterà alla meritata serenità e felicità che meriti e potrà essere utile per chi si appresterà ad intraprendere la tua stessa esperienza forte di tanti consigli e della guida che tu anche con l’esperienza maturata con il gruppo T di Brescia ti sei guadagnata sul campo.
Ti sono vicina e ti abbraccio
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- LauraB
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
vabbè, mi ci trovo pure io sulle montagne russe..
Qualche giorno fa ho fatto coming out coi miei, alcuni amici mi hanno fatta ricredere sul fatto che non lo avrebbero mai saputo, e inoltre per me diventava dificile gestirmi ancora con una zona grigia al maschile.
Alla fine, con un po di fatica, ce l ho fatta, e nell'insieme è andata benino.
Le esperienze di altre ci dicono che intanto i parenti devono assorbire la botta, poi passare al "dove ho sbagliato" e nel contempo al " noi ti vogliamo sempre bene", per poi iniziare davvero a raccapezzarcivisi.
Sono fasi a cui non si scappa mai, qualcuno ci muore qui, a me è andata bene. Almeno stando alla media dei coming out.
E qui dovrei essere felice.
E invece no.
Ci sta pensando mia sorella, che sa di me da due anni, a dire a parole che mi ha accettata ma poi mi chiama al maschile (nome e pronomi) anche quando siamo fuori insieme.
Insomma, due passi avanti e due indietro.
A cio aggiungiamo che il mio coming out coi genitori, accettato dai genitori, lei non lo ha accettato e mi sta creando molti problemi anche solo per riuscire a confrontarci con pacatezza. Da 10 giorni ogni confronto si trasforma in una battaglia prima e mi molla poi senza interlocutore.
Non so fino a quanto avrò voglia di trovare la quadra, di guance ne ho solo due.. e da questo punto di vista il morale è sotto i tacchi..
Qualche giorno fa ho fatto coming out coi miei, alcuni amici mi hanno fatta ricredere sul fatto che non lo avrebbero mai saputo, e inoltre per me diventava dificile gestirmi ancora con una zona grigia al maschile.
Alla fine, con un po di fatica, ce l ho fatta, e nell'insieme è andata benino.
Le esperienze di altre ci dicono che intanto i parenti devono assorbire la botta, poi passare al "dove ho sbagliato" e nel contempo al " noi ti vogliamo sempre bene", per poi iniziare davvero a raccapezzarcivisi.
Sono fasi a cui non si scappa mai, qualcuno ci muore qui, a me è andata bene. Almeno stando alla media dei coming out.
E qui dovrei essere felice.
E invece no.
Ci sta pensando mia sorella, che sa di me da due anni, a dire a parole che mi ha accettata ma poi mi chiama al maschile (nome e pronomi) anche quando siamo fuori insieme.
Insomma, due passi avanti e due indietro.
A cio aggiungiamo che il mio coming out coi genitori, accettato dai genitori, lei non lo ha accettato e mi sta creando molti problemi anche solo per riuscire a confrontarci con pacatezza. Da 10 giorni ogni confronto si trasforma in una battaglia prima e mi molla poi senza interlocutore.
Non so fino a quanto avrò voglia di trovare la quadra, di guance ne ho solo due.. e da questo punto di vista il morale è sotto i tacchi..
Laura Bianchi
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
Primo: il morale deve SEMPRE restare SOPRA ai tacchi,LauraB ha scritto:vabbè, mi ci trovo pure io sulle montagne russe..
Qualche giorno fa ho fatto coming out coi miei, alcuni amici mi hanno fatta ricredere sul fatto che non lo avrebbero mai saputo, e inoltre per me diventava dificile gestirmi ancora con una zona grigia al maschile.
Alla fine, con un po di fatica, ce l ho fatta, e nell'insieme è andata benino.
Le esperienze di altre ci dicono che intanto i parenti devono assorbire la botta, poi passare al "dove ho sbagliato" e nel contempo al " noi ti vogliamo sempre bene", per poi iniziare davvero a raccapezzarcivisi.
Sono fasi a cui non si scappa mai, qualcuno ci muore qui, a me è andata bene. Almeno stando alla media dei coming out.
E qui dovrei essere felice.
E invece no.
Ci sta pensando mia sorella, che sa di me da due anni, a dire a parole che mi ha accettata ma poi mi chiama al maschile (nome e pronomi) anche quando siamo fuori insieme.
Insomma, due passi avanti e due indietro.
A cio aggiungiamo che il mio coming out coi genitori, accettato dai genitori, lei non lo ha accettato e mi sta creando molti problemi anche solo per riuscire a confrontarci con pacatezza. Da 10 giorni ogni confronto si trasforma in una battaglia prima e mi molla poi senza interlocutore.
Non so fino a quanto avrò voglia di trovare la quadra, di guance ne ho solo due.. e da questo punto di vista il morale è sotto i tacchi..
Secondo: un fratello o sorella che sia ti deve volere bene sempre, altrimenti è libero di cercarsi un altro spazio da inquinare. Siamo adulti, ognuno per sè e Dio per tutti.
Discorso assolutamente diverso per un genitore. Il genitore non si può ignorare, viene prima di tutti, sappiamo che nel bene e nel male ci amerã sempre, anche se non vorrà ammetterlo, ma, vuoi per l'amore filiale, vuoi per il rispetto verso l'età, vuoi per tutti i motivi che vuoi scriverci al posto mio, al genitore si DEVE voler bene. Non c'è santi, possiamo cercare di dirgli come siamo o come ci sentiamo, probabilmente non capirà, o se capirã, potrà non piacergli, perché è di almeno vent'anni più vecchio di noi e certe cose vent'anni o più fa non si accettavano e neppure se ne parlava. Ricordiamocelo, il mestiere di genitore è un mestiere molto difficile, che non ti insegna nessuno, ma che si impara alla luce della propria visione del mondo e dei propri limiti culturali. È troppo facile dire mio padre/madre non mi capisce, bisogna pensare al fardello che si porta dietro e non vuole, per pudore, farvene partecipi.
Ah, dimenticavo, sono genitore di una figlia di 36 e un figlio di 31 anni, mai detto di averli capiti fino in fondo, mai detto che mi hanno capita, ma vivo serena ugualmente... e anche loro.
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
Cara Laura,
mi dispiace molto per questa difficoltà che pensavo ampiamente superata dopo i vari step da te effettuati che ti hanno permesso di vivere la tua vita nel modo più appropriato e tale da renderti felice.
Di solito una sorella è comprensiva anche se capisco un pò la difficoltà nel declinarti al femminile perché credo sia un automatismo verbale complicato da svincolare.
Trovare un freno in famiglia soprattutto da una sorella diventa un peso non indifferente.
Ti auguro che lei attraverso il dialogo e il linguaggio del corpo che va oltre la verbalizzazione possa accettarti pienamente.
Un abbraccio
mi dispiace molto per questa difficoltà che pensavo ampiamente superata dopo i vari step da te effettuati che ti hanno permesso di vivere la tua vita nel modo più appropriato e tale da renderti felice.
Di solito una sorella è comprensiva anche se capisco un pò la difficoltà nel declinarti al femminile perché credo sia un automatismo verbale complicato da svincolare.
Trovare un freno in famiglia soprattutto da una sorella diventa un peso non indifferente.
Ti auguro che lei attraverso il dialogo e il linguaggio del corpo che va oltre la verbalizzazione possa accettarti pienamente.
Un abbraccio
L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)
La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
oggi a mente piu fredda, vedo le cose meglio. Coi miei, che sanno solo da una decina di giorni, non pretendo niente in particolare, so benissimo le loro difficoltà. E poi 10 giorni non sono niente.
da una sorella che sa da due anni invece, oltre al rispetto, vorrei sincerità. Se ha problemi, e li ha lei, non io, puo decidere se risolverli o accantonarli. Dirmi che non ci sono problemi e poi chiudersi, e usare solo il maschile, non è coerente. deve decidere cosa fare. da parte mia, o arrivano segnali davvero reali di accettazione, oppure ne prendo atto e senza rancori o altro, ognuno fa la sua vita.
da una sorella che sa da due anni invece, oltre al rispetto, vorrei sincerità. Se ha problemi, e li ha lei, non io, puo decidere se risolverli o accantonarli. Dirmi che non ci sono problemi e poi chiudersi, e usare solo il maschile, non è coerente. deve decidere cosa fare. da parte mia, o arrivano segnali davvero reali di accettazione, oppure ne prendo atto e senza rancori o altro, ognuno fa la sua vita.
Laura Bianchi
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
Mi spiace tanto per questo incidente di percorso. Il punto è: perché non ha accettato la tua rivelazione ai genitori? Potrebbe essere istinto protettivo verso di loro, ma aveva un senso prima del comig-out. Visto che questo sembra essere andato senza registrare incidenti, perché insistere sulla via del "non dovevi dirglielo", oppure "non dovevi sottoporli a questo stress"?
Non so come tu abbia fatto ad essere la prima a dirglielo, insomma a fare in tempo prima che gli arrivasse all'orecchio, visto che ricordo che hai iniziato da circa due anni ad informare tutti quelli che ti conoscono "a cerchi concentrici". Quello che mi stupisce molto è il cambiamento di tua sorella. Se ho capito bene si rivolgeva a te al femminile, ma ora è in regressione? Non riesci a farti dire chiaro e tondo perché fa così, senza che (lei) continui a menare il can per l'aia?
Non so come tu abbia fatto ad essere la prima a dirglielo, insomma a fare in tempo prima che gli arrivasse all'orecchio, visto che ricordo che hai iniziato da circa due anni ad informare tutti quelli che ti conoscono "a cerchi concentrici". Quello che mi stupisce molto è il cambiamento di tua sorella. Se ho capito bene si rivolgeva a te al femminile, ma ora è in regressione? Non riesci a farti dire chiaro e tondo perché fa così, senza che (lei) continui a menare il can per l'aia?
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
Volendo, potevo non informarli, la possibilità che lo sapessero tramite conoscenti, stampa o documenti legali era minima. Ma quel "minima" mi ha fatto riflettere. Alla fine, è meglio cosi.
con la sorella non riuscendo a parlargli in modo tranquillo alla fine non riesco a tirarle fuori le vere cause. Mi tocca mettermi sulla difensiva e non riesco a ampliare un discorso approfondito. In sostanza sto discutendo su punti molto secondari (per me). da fonti traverse ho comunque saputo che è in difficoltà (idem il marito) ma non vuole ammetterlo, per cui a parole è una cosa, nei fatti (e nei gesti) un'altra. ma io lo percepisco e lei in questo modo non risolve i suoi problemi ma li rimanda a.. a cosa non so.
Ora, nel frattempo sono arrivate parziali scuse, ma di concreto niente, ed è su questo che io in futuro valuterò, senza rabbia, senza rancori o altro. prendo semplicemente atto che ognuno sta meglio a casa sua .
con la sorella non riuscendo a parlargli in modo tranquillo alla fine non riesco a tirarle fuori le vere cause. Mi tocca mettermi sulla difensiva e non riesco a ampliare un discorso approfondito. In sostanza sto discutendo su punti molto secondari (per me). da fonti traverse ho comunque saputo che è in difficoltà (idem il marito) ma non vuole ammetterlo, per cui a parole è una cosa, nei fatti (e nei gesti) un'altra. ma io lo percepisco e lei in questo modo non risolve i suoi problemi ma li rimanda a.. a cosa non so.
Ora, nel frattempo sono arrivate parziali scuse, ma di concreto niente, ed è su questo che io in futuro valuterò, senza rabbia, senza rancori o altro. prendo semplicemente atto che ognuno sta meglio a casa sua .
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
Cara Laura, leggo solo ora con la giusta visione d'insieme del travagliato coming out o meglio processo di accettazione con i tuoi genitori e con tua sorella.
Si può anche parlare di montagne russe , ma è un eufemismo, la situazione è ben più complessa di un gioco da LunaPark.
Dalle tue parole emerge la sofferenza, ma anche la forza e determinazione: non c'è bisogno che te lo dica io, ma si stai facendo le cose giuste!
Non posso darti consigli, ti sono vicina e ti voglio bene.
Un abbraccio grande
Roberta
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Si può anche parlare di montagne russe , ma è un eufemismo, la situazione è ben più complessa di un gioco da LunaPark.
Dalle tue parole emerge la sofferenza, ma anche la forza e determinazione: non c'è bisogno che te lo dica io, ma si stai facendo le cose giuste!
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Re: Il Viaggio (Il percorso..)
laura, ti sono vicinissima in questo momento più complesso del previsto. In cuor mio ho sempre creduto che la tua situazione potesse essere più semplice; ho sempre avuto l'impressione che tu fossi da sempre stata percepita anche in famiglia come una donna. Forse soltanto perché io ti ho sempre percepita in questo modo. Fra l'altro anche la tua situazione sentimentale mi sembra che lasci vedere questo. Certamente mi sbagliavo, ed i tuoi famigliari sono stati colpiti un po' a freddo.
Ma ho anche la certezza che tua sorella, dopo un momento di crisi, imparerà ad amarti allo stesso modo come sorella. devi soltanto darle il tempo. E nel frattempo vivi la tua vita come è giusto che sia, con l'obiettivo principale di realizzare i tuoi sogni ed essere felice con te stessa. Ti abbraccio come forse dovrebbe fare la tua sorella di sangue! (ma sono certa che presto lo farà!)
Maxima
Ma ho anche la certezza che tua sorella, dopo un momento di crisi, imparerà ad amarti allo stesso modo come sorella. devi soltanto darle il tempo. E nel frattempo vivi la tua vita come è giusto che sia, con l'obiettivo principale di realizzare i tuoi sogni ed essere felice con te stessa. Ti abbraccio come forse dovrebbe fare la tua sorella di sangue! (ma sono certa che presto lo farà!)
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