Nei panni di una... papera!
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Nei panni di una... papera!
Dal simpatico sito "Ventenni Paperoni" segnalo un articolo che compendia le cinque più notevoli apparizioni di Paperino in vesti femminili (con due menzioni speciali) nel fumetto Disney:
https://www.ventennipaperoni.com/2020/1 ... o-in-drag/" onclick="window.open(this.href);return false;
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"Come puoi essere così maschilista quando hai delle tette così grosse?"
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Re: Nei panni di una... papera!
Simpatico questo articolo! Grazie della segnalazione.
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
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Re: Nei panni di una... papera!
Adoro
Mi ricordo anche altre storie di Paperino in drag tra cui un episodio a cartoni dove, inseguendo un cagnolino dentro un centro commerciale, si ritrova ad essere vestito come Paperina... Che lo vede e disapprova
Mi ricordo anche altre storie di Paperino in drag tra cui un episodio a cartoni dove, inseguendo un cagnolino dentro un centro commerciale, si ritrova ad essere vestito come Paperina... Che lo vede e disapprova
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato
- angelaingrid
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Re: Nei panni di una... papera!
Manca una famosa storia degli anni '60, disegnata dal bistrattassimo Giuseppe Perego, in cui Paperino, per andare gratis alla partita, si veste da fascinosa bionda ancheggiante e provocante, con movenze da drag queen.
Peccato che per farlo saccheggia l'armadio di Paperina, mentre lei non c'è. Quando questa ritorna a casa in anticipo vede camera sua tutta all'aria, chiama la polizia, e la storia prende l'andazzo che potete immaginare.
E poi ci sono cartoni animati in cui Qui, Quo, Qua in drag seducono lo zio per giocargli un pessimo scherzo.
Peccato che per farlo saccheggia l'armadio di Paperina, mentre lei non c'è. Quando questa ritorna a casa in anticipo vede camera sua tutta all'aria, chiama la polizia, e la storia prende l'andazzo che potete immaginare.
E poi ci sono cartoni animati in cui Qui, Quo, Qua in drag seducono lo zio per giocargli un pessimo scherzo.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
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Re: Nei panni di una... papera!
Bistrattatissimo per me a ragione, vista la qualità del disegno che nulla aveva a che fare con i disegnatori americani.
Si notava nelle raccolte di storie, dove, se non sbaglio, disegnava i raccordi fra di loro. Differenza abissale.
Si notava nelle raccolte di storie, dove, se non sbaglio, disegnava i raccordi fra di loro. Differenza abissale.
- angelaingrid
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Re: Nei panni di una... papera!
In realtà aveva un buon motivo, credimi: era l'unico stipendiato dalla Mondadori (mentre tutti gli altri erano freelance) e doveva lavorare con orari da impiegato: doveva fare le storie settimanali, le copertine del Topo libretto, degli Albi della Rosa, dei Classici e degli Almanacchi mensili, e poi le famose tavole di raccordo, qualche disegno qua e là e altre cose. Era in pratica costretto a fare i disegni direttamente a china senza nemmeno impostarli a matita e senza ripensamenti, insomma buona la prima, e doveva produrre quanto più possibile in fretta e furia. Per me scusabilissimo, quindi, pur non essendo un Leonardo.Mari-dany ha scritto:Bistrattatissimo per me a ragione, vista la qualità del disegno che nulla aveva a che fare con i disegnatori americani.
Si notava nelle raccolte di storie, dove, se non sbaglio, disegnava i raccordi fra di loro. Differenza abissale.
In quanto ai disegnatori americani da te citati, in realtà sulle pubblicazioni italiane ci finivano in pochi: a parte Paul Murry, ovviamente l'immenso Carl Barks, poi Tony Strobl, Jack Bradbury e Al Hubbard per le storie brevi, tutte le altre erano italianissime e i loro autori (Romano Scarpa su tutti, poi G. B. Carpi, Chierchini, Bottaro, i due De Vita e successivamente Cavazzano) sono riconosciuti nel pantheon disneyano di tutti i tempi.
Il leggendario Floyd Gottfredson in Italia in quegli anni veniva pubblicato pochissimo, e solo su qualche special mensile.
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- Mari-dany
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Re: Nei panni di una... papera!
Ai tempi della mia lontanissima infanzia mi sa che fossero tutti, o quasi, americani.
E la differenza si nota veramente
E la differenza si nota veramente
- Andrea
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Re: Nei panni di una... papera!
Mari-dany ha scritto:Ai tempi della mia lontanissima infanzia mi sa che fossero tutti, o quasi, americani.
E la differenza si nota veramente
In totale disaccordo, è pura questione di gusti e di quanto associamo nel ricordo alla nostra età prepuberale, come nel mio caso: i nostri, citati da AngelaIngrid, hanno disegnato in maniera egregia storie che ancora adesso passo ore a godermi! Perego era eccezionale; aggiungerei Bordini e Gatto anche loro dei grandi disegnatori.
L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)
La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)
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- angelaingrid
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Re: Nei panni di una... papera!
Eh, mi sa di no: Scarpa, Carpi, Bottaro, Chierchini, Gatto eccetera hanno cominciato agli inizi degli anni '50, e facevano veramente la parte del leone come quantità (e qualità) di storie. Se una differenza si nota, è tutta a vantaggio degli italiani, se escludiamo Gottfredson e Barks.Mari-dany ha scritto:Ai tempi della mia lontanissima infanzia mi sa che fossero tutti, o quasi, americani.
E la differenza si nota veramente
Per la cronaca: Romano Scarpa è ufficialmente considerato uno dei migliori disegnatori disneyani in assoluto della storia del fumetto. La tridimensionalità delle caratterizzazioni psicologiche e la profondità delle storie non temono confronti: L'Unghia di Kalì, Le Sorgenti Mongole, La Collana Chirikawa, Le Lenticchie di Babilonia... sono ormai nella storia. Vedi un po' tu...
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