Le calze smagliate di Gucci
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Le calze smagliate di Gucci
Stiamo tanto a preoccuparci quando ci si smagliano le calze... e poi arriva Gucci, lancia i collant smagliati e se li fa pagare 140 euro.
Provocazione?
Furto?
Io so solo che ne ho buttati tanti... a tenerli, ora sarei stata alla moda.
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Io so solo che ne ho buttati tanti... a tenerli, ora sarei stata alla moda.
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Re: Le calze smagliate di Gucci
La dimostrazione che c'è chi non sa piu dove mettere i soldi e li butta anche così.
Però un vantaggio c'è. Se ci si smagliano, anzichè correre a cambiarli, basterà accanirsi a romperli per bene.
Però un vantaggio c'è. Se ci si smagliano, anzichè correre a cambiarli, basterà accanirsi a romperli per bene.
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Re: Le calze smagliate di Gucci
Si ma siamo alla follia.
Ho visto sul sito di Gucci dei normalissimi calzini di cotone, decorati col logo del brand a 140€.
Un paio di calzini a 140€ !!!!!
Quando si parla di eccellenza italiana sento parlare di qualità da preservare dalle bieche imitazioni a basso costo; di eccellenza della creatività italiana...
Posso capire una Ferrari, capolavoro di design, cura maniacale della qualità ed eccellenza della tecnologia (ho avuto la fortuna di visitare la fabbrica a Maranello ed ho constato coi miei occhi).
Ma un paio di calzini di cotone colorato o delle normali calze strappate... no, non lo capisco.
Roberta
Ho visto sul sito di Gucci dei normalissimi calzini di cotone, decorati col logo del brand a 140€.
Un paio di calzini a 140€ !!!!!
Quando si parla di eccellenza italiana sento parlare di qualità da preservare dalle bieche imitazioni a basso costo; di eccellenza della creatività italiana...
Posso capire una Ferrari, capolavoro di design, cura maniacale della qualità ed eccellenza della tecnologia (ho avuto la fortuna di visitare la fabbrica a Maranello ed ho constato coi miei occhi).
Ma un paio di calzini di cotone colorato o delle normali calze strappate... no, non lo capisco.
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Re: Le calze smagliate di Gucci
Roby , hai tutte le ragioni.
Ma d'altronde in un mondo in cui è giudicato il massimo dello chic il portare un paio di jeans scoloriti e strappati (quelli che io uso normalmente a tagliare la legna nei boschi) pagandoli centinaia di euro, cosa vuoi pretendere?
Ma d'altronde in un mondo in cui è giudicato il massimo dello chic il portare un paio di jeans scoloriti e strappati (quelli che io uso normalmente a tagliare la legna nei boschi) pagandoli centinaia di euro, cosa vuoi pretendere?
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Re: Le calze smagliate di Gucci
mio nonno mi diceva: ogni giorno nasce un fesso....l'importante é trovarlo!!!
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Re: Le calze smagliate di Gucci
Premesso che lo "scandalo" di queste calze smagliate (e a quanto pare introvabili perchè tutte vendute) a me sembra solo un'operazione di marketing (come i Nutella Biscuits lanciati sul mercato senza rifornire i supermercati per renderli ricercatissimi e introvabili da subito), il caso è emblematico di come funziona il mercato oggi.
Un prodotto viene venduto al prezzo più alto che il consumatore è disposto a pagare. Punto.
Non c'entra niente la qualità, il costo di produzione, la provenienza.
Sono diventate caratteristiche marginali.
Questo succede perchè siamo "educati" così e spesso inconsciamente acquistiamo secondo criteri totalmente artefatti.
NB: Non mi riferisco a nessuno in particolare ed ognuna/o individualmente si comporta in modo più o meno diverso, ma mi riferisco alla tendenza è quella e chi produce lo sa bene.
Esempio (vado un po' off topic, più tardi mi metterò da sola in castigo nell'angolo per penitenza, promesso). Come scegliamo che marca di prosciutto acquistare?
Li abbiamo mai assaggiati tutti prima di decidere?
Sappiamo qual è il modo migliore per produrli e sappiamo qual è la marca che lo applica?
Conosciamo la qualità delle materie prime con cui viene prodotto?
Gli unici elementi che abbiamo in mano sono: l'etichetta (che spesso non leggiamo nemmeno), la marca, la confezione e il prezzo.
Dell'etichetta dobbiamo fidarci, ci sono una serie di organi di controllo che ci danno una sorta di garanzia e va bene (altrimenti sarebbe vero tutto e il contrario di tutto e non avrebbe nemmeno senso tutto il discorso).
Ma da questa non possiamo stabilire se il prodotto valga di più o di meno di un altro, a meno di trovarci ingredienti palesemente indici di scarsa qualità (tipo i polifosfati nel caso del prosciutto).
Eliminati scrupolosamente i prodotti con l'etichetta "sospetta" (lo facciamo tutte, vero?), ecco che ci troviamo ad acquistare il nostro prosciutto in base a... cosa?
Alla "sensazione di qualità".
Scegliamo la confezione che ci sembra più curata, la marca che "conosciamo" perchè la vediamo sui cartelloni pubblicitari, perché ci dicono che la consuma la nostra squadra del cuore o il nostro attore preferito, perchè ci fanno vedere in TV che i maialini cantano felici prima di andare al macello o semplicemente perché è il prosciutto col prezzo più alto (ché noi mica ci facciamo condizionare dalla pubblicità ) secondo la credenza diffusa che se un prodotto è costoso, di fascia alta come piace dire ai mercanti, allora è di qualità, ma sarebbe eventualmente vero solo che se un prodotto è di qualità, allora costa di più e non viceversa.
E quindi?
Acquistiamo sempre al prezzo più svantaggioso possibile per noi.
E le calze smagliate?
Non compratele.
Un prodotto viene venduto al prezzo più alto che il consumatore è disposto a pagare. Punto.
Non c'entra niente la qualità, il costo di produzione, la provenienza.
Sono diventate caratteristiche marginali.
Questo succede perchè siamo "educati" così e spesso inconsciamente acquistiamo secondo criteri totalmente artefatti.
NB: Non mi riferisco a nessuno in particolare ed ognuna/o individualmente si comporta in modo più o meno diverso, ma mi riferisco alla tendenza è quella e chi produce lo sa bene.
Esempio (vado un po' off topic, più tardi mi metterò da sola in castigo nell'angolo per penitenza, promesso). Come scegliamo che marca di prosciutto acquistare?
Li abbiamo mai assaggiati tutti prima di decidere?
Sappiamo qual è il modo migliore per produrli e sappiamo qual è la marca che lo applica?
Conosciamo la qualità delle materie prime con cui viene prodotto?
Gli unici elementi che abbiamo in mano sono: l'etichetta (che spesso non leggiamo nemmeno), la marca, la confezione e il prezzo.
Dell'etichetta dobbiamo fidarci, ci sono una serie di organi di controllo che ci danno una sorta di garanzia e va bene (altrimenti sarebbe vero tutto e il contrario di tutto e non avrebbe nemmeno senso tutto il discorso).
Ma da questa non possiamo stabilire se il prodotto valga di più o di meno di un altro, a meno di trovarci ingredienti palesemente indici di scarsa qualità (tipo i polifosfati nel caso del prosciutto).
Eliminati scrupolosamente i prodotti con l'etichetta "sospetta" (lo facciamo tutte, vero?), ecco che ci troviamo ad acquistare il nostro prosciutto in base a... cosa?
Alla "sensazione di qualità".
Scegliamo la confezione che ci sembra più curata, la marca che "conosciamo" perchè la vediamo sui cartelloni pubblicitari, perché ci dicono che la consuma la nostra squadra del cuore o il nostro attore preferito, perchè ci fanno vedere in TV che i maialini cantano felici prima di andare al macello o semplicemente perché è il prosciutto col prezzo più alto (ché noi mica ci facciamo condizionare dalla pubblicità ) secondo la credenza diffusa che se un prodotto è costoso, di fascia alta come piace dire ai mercanti, allora è di qualità, ma sarebbe eventualmente vero solo che se un prodotto è di qualità, allora costa di più e non viceversa.
E quindi?
Acquistiamo sempre al prezzo più svantaggioso possibile per noi.
E le calze smagliate?
Non compratele.
Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
- Roby
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Re: Le calze smagliate di Gucci
Alyssa, che dire?.hai ragione su tutta la linea.
E adesso vai nell'angolino delle colpevoli di offtopic!!!
Baci
Roberta
E adesso vai nell'angolino delle colpevoli di offtopic!!!
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La Roby
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Re: Le calze smagliate di Gucci
Ancora più offtopic, ma emblematico della perversa mentalità attuale della maggioranza.Alyssa ha scritto: secondo la credenza diffusa che se un prodotto è costoso, di fascia alta come piace dire ai mercanti, allora è di qualità, ma sarebbe eventualmente vero solo che se un prodotto è di qualità, allora costa di più e non viceversa.
E quindi?
Acquistiamo sempre al prezzo più svantaggioso possibile per noi.
Noi come Club Alpino Italiano organizziamo da sempre escursioni di svariate difficoltà, senza far pagare un centesimo, con accompagnatori esperti e qualificati, sempre aggiornati con corsi.
Adesso è nata una pluralità di organizzazioni che ti portano in montagna pagando una bella cifra, stessi itinerari, peccato che spesso chi organizza a volte non ne sappia quasi nulla di montagna.
Magari fanno pagare anche un 30 euro a testa per una facilissima gita che si potrebbe benissimo fare in autonomia.
Bene, noi magari abbiamo 10-15 soci che si aggregano, queste organizzazioni spesso fanno bus interi.
La spesa è sinonimo di qualità....
- Michela
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Re: Le calze smagliate di Gucci
Potrei tranquillamente essere assunta da Gucci per la mia innata tendenza a smagliare le calze.
Fra l’altro i collant citati che avevo visto in rete nei giorni scorsi sono veramente orribili.
E magari ci sarà anche chi li compera..... siamo alla follia.
Fra l’altro i collant citati che avevo visto in rete nei giorni scorsi sono veramente orribili.
E magari ci sarà anche chi li compera..... siamo alla follia.