Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

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Nathan
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Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da Nathan »

Salve,
volevo segnalarvi queste mie riflessioni sul lavoro in remoto e sul lavoro freelance come soluzioni per persone gender non conforming

https://progettogenderqueer.blog/2022/0 ... onforming/

spero possa essere di vostro interesse.

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LauraB
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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da LauraB »

Si, utile. Una visione che cerca di allargare a piu ampia visuale un aspetto ( non voglio usare la parola problema) che ci coinvolge tutt3.
Io ho incrociato situazioni di libera professione, dipendente e tutte le varianti. Ci sono aziende aperte, altre meno, per il lavoro dipendente c è gia subito lo scoglio delle agenzie di collocamento.
Il momento della transizione è molto delicato sia con lazienda sia collegh3 o clienti.

Il mondo del lavoro è difficile, lo sto seguendo nelle discussioni femminili, è difficile per ogni "categoria" che non gode di corsia preferenzziale. E' difficile per giovani, specie se figli3 di immigrat3, per chiunque non sia performante.
Laura Bianchi

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Nathan
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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da Nathan »

In azienda da dipendente in Italia non tornerei mai.
Si tende a lavorare in presenza, e quando sei tutte quelle ore accanto a delle persone, l'aspetto fisico, i racconti dei "cazzi propri", il confronto con storie binarie di matrimoni e figli, diventa opprimente.
Da anni lavoro per l'estero e sto benissimo.

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Coffee
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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da Coffee »

Nathan ha scritto: sabato 8 aprile 2023, 11:01 In azienda da dipendente in Italia non tornerei mai.
Si tende a lavorare in presenza, e quando sei tutte quelle ore accanto a delle persone, l'aspetto fisico, i racconti dei "cazzi propri", il confronto con storie binarie di matrimoni e figli, diventa opprimente.
Da anni lavoro per l'estero e sto benissimo.
Davvero non capisco. "In azienda da dipendente in Italia non tornerei mai" e "Da anni lavoro per l'estero e sto benissimo."

Ma lavorare per l'estero da libero professionista é davvero così? Ma va? Non ci credo.
Implica davvero passare molte ore lontano dalle persone? Così aspetto fisico, il racconto dei "cazzi tuoi" e il confronto con le storie eterosessuali fatte di matrimoni, convivenze e pargoli vari non possono opprimerti?

Mamma mia, é una roba da fulminati.
Il confronto é il sale della vita per un vertebrato, lavorare in una campana di vetro mi metterebbe una tristezza infinita.

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angelaingrid
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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da angelaingrid »

Coffee ha scritto: mercoledì 12 aprile 2023, 18:52 Mamma mia, é una roba da fulminati.
Il confronto é il sale della vita per un vertebrato, lavorare in una campana di vetro mi metterebbe una tristezza infinita.
Novanta minuti di applausi!

: Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :

Che poi dov'è il problema nel sentire che Tizio si è sposato o che Caia è andata dal fidanzato?
Quand'anche fosse, a me non è MAI successo. Dove ero io si lavorava e basta, al massimo si parlava per 2 minuti della partita del giorno prima, dell'ultima uscita dei nostri politici o delle storture del nostro Regolamento Edilizio.
Quindi: che problema c'è?
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da LauraB »

Coffee ha scritto: mercoledì 12 aprile 2023, 18:52 Il confronto é il sale della vita per un vertebrato, lavorare in una campana di vetro mi metterebbe una tristezza infinita.
ho lavorato in una grande azienda, dove tanti sanno tanto di tanti altri, gli "affari suoi" sono affari miei, ma purtroppo non la si puo definire una grande famiglia, almeno nel senso positivo di famiglia.
Di "mulino bianco" nemmeno a parlarle.

Non vado a riaprire il post iniziale, ma essendo in identità di genere devo purtroppo ricordare le statistiche (sempre loro) sui luoghi di lavoro, le difficoltà per le persone non inquadrate.

sarei felicissima di dire che il confronto è il sale della vita, ma quando ti lasci andare parlando del tuo partner omo il confronto te lo sogni, e spesso, a questo punto, ti sogni anche carriera e premi.

Queste statistiche ci ricordano intanto le problematiche sociali, una persona lgb si trova quasi sempre in ambienti non preparati e spesso preferisce non esporsi. Questa persona parla di meno, interagisce di meno, si fa la fama di "riservata" o "musona", anche i capi se ne accorgono.
Questa persona alle cene aziendali non porta il partner.
A livello di salute si traduce in un autoreprimersi che "mangia" dentro.
Economicamente ti tarpa le ali.

Le statistiche di tgeu. Istat/Unar,la recentissima due giorni dell'Uni di Brescia Inclusies opening conference hanno sciorinato molti dati, ben conosciuti e vissuti dai diretti interessati.

In ambiti non accoglienti, non aperti, non preparati la scelta tra stare nella campana o essere escluso quasi sempre porta a scegliere la campana.
Laura Bianchi

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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da Evatravbg »

Ciao
Io non sono in Bergamo città ma in una delle mitiche valli bergamasche.
Devo dire che nella nostra zona si vedono molte persone LGBT, sempre di più. Lesbiche (quelle che si vestono da maschi con i capelli corti) , gay (sia effemminati che non)ma praticamente un paio soltanto trans/trav (cioè uomini vestiti da donna).

Dal punto di vista dell'accettazione ( gli scemi ci son sempre in tutte le "categorie") direi che si integrano relativamente bene, ce ne sono anche dove lavoro io e problemi di intolleranza son quasi nulli.

Volevo evidenziare invece la percentuale quasi nulla dii uomini che si vestono o vogliono essere donne. Questa "categoria" è ancora un po' nascosta, non so se per vergogna o per altro, chiedo se anche da voi c'è questa tendenza.

Ciao
Eva

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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da sylvix »

le aziende non vogliono casini, motivo per cui si assume gente conforme alla media.
è inutile girarci attorno, va bene tutto tranne il travestito: nella mia lunga carriera, non ne ho mai visti -in nessuna parte del mondo-, perlomeno ai livelli a cui interagisco.
vai a fare un excursus in cina o a singapore e agli industriali che si aspettano di vedere stocazzo a cui affidare l'indotto, gli si presenta davanti un travestito, magari panzone con la parrucca gialla.
risultato? zero, tagliato via tutto il compartimento e finita una carriera in un secondo.
non può funzionare, non per le preferenze sessuali, ma per una pura questione di decenza.
la società si basa su un insieme di regole non scritte mutuamente condivise, dalle quali non è possibile alienarsi.

faccio poi notare che negli usa (e in parte in uk) con l'emergenza covid, la quasi totalità delle attività d'ufficio sono state trasferite in remoto, chiudendo fisicacamente i locali.
adesso, che le cose sembrano normali, gli uffici non sono stati riaperti e gli impiegati -man mano- sono stati licenziati.
molti, poi, si sono trasferiti in stati meno esosi rispetto a new york, illinois o california, molti si sono rotti il cazzo e hanno cambiato attività.
l'economia ha mutato raggio di azione e le aziende -conti alla mano- hanno capito che il lavoro da remoto non porta i frutti stimati.
un buon 80% degli uffici che si vedono a manhattan o nel loop di chicago, sono sfitti e ci rimarranno a lungo, visto che le società che gestiscono gli immobili (non tanto a sorpresa) per far fronte alla crisi, hanno alzato gli affitti a livelli che definire ridicoli è un complimento.
that's america!
jeg taler ikke dansk!

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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

Messaggio da angelaingrid »

sylvix ha scritto: giovedì 13 aprile 2023, 23:07 le aziende non vogliono casini, motivo per cui si assume gente conforme alla media.
è inutile girarci attorno, va bene tutto tranne il travestito: nella mia lunga carriera, non ne ho mai visti -in nessuna parte del mondo-, perlomeno ai livelli a cui interagisco.
A meno che non sia un sexy shop, naturalmente, o un locale notturno gay. : Wink :
Confermo sillaba per sillaba ciò che dice Sylvix.

Al limite trans dall'aspetto molto, ma veramente MOLTO sobrio e passabili, quello sì. Ma devono sgobbare il doppio e accettare di essere sempre sotto esame.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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Re: Corpi e professioni: il lavoro freelance/remoto per le persone gender non conforming

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sylvix ha scritto: giovedì 13 aprile 2023, 23:07 le aziende non vogliono casini, motivo per cui si assume gente conforme alla media.
perfettamente questa la spiegazione classica ( a microfoni spenti ovviamente) dei centri interinali.

Per fortuna le cose stanno cambiano, in taluni casi le aziende hanno capito che non succede niente, che se ci sono casini non è la persona T... a crearli ma qualche dipendente che comunque, pur essendo nella media, i casini li crea su anche altre cose.
Un po piu problematiche le agenzie, le quali pensano che le aziende pensino..... e di conseguenza cestinano
Laura Bianchi

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