Questione di parole

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Lucia Bio
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Questione di parole

Messaggio da Lucia Bio »

Ciao a tutt* , ho letto questo articolo, volevo condividerlo con voi: l' esperienza di una persona trans. Ho voluto inserirla comunque in una sezione generica perché mi ricorda alcune discussioni del Forum su definizioni, sull' uso di alcuni termini.Io l'ho trovato formativo. Mi rendo conto però che questo termine riguarda, forse un po' solo me, il mio modo d'imparare, di conoscere attraverso il vissuto delle persone.

Grazie Lucia



https://www.vanityfair.it/article/franc ... e-violente

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Io, (e) Giulia
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Re: Questione di parole

Messaggio da Io, (e) Giulia »

Ciao Lucia,
Tutto è formativo per chi è disposto a pensare, ragionare, studiare e imparare, quindi, tranquilla, non riguarda solo Te.

E' molto interessante come scrive questa persona, ma anche come si presenta nei suoi video.
Sicuramente ha una maturità di linguaggio e di pensieri, non tanto comune alla sua giovine età, forse dovuta al suo percorso di vita.

Mi trova, totalmente, concorde in alcuni punti:

"Adesso il problema sembra essere che ci sono troppe etichette"

Mi trova, parzialmente, concorde in altri:

"noi siamo quello che scegliamo di dire, siamo quello che diciamo"
(bellissimo concetto, ma ANCHE avrei aggiunto)

In disaccordo su altri:

"Sono infinite le parole che dobbiamo dimenticare e sostituire"

(ALCUNE, al posto di INFINITE)
(DIMENTICARE, mai per me)
(INTEGRARE, al posto di SOSTITUIRE)

Giulia ....... che Ti ringrazia per lo spunto.....

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indecisa
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Re: Questione di parole

Messaggio da indecisa »

Grazie Lucia, l'ho trovato molto interessante. 💋💋💋

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Re: Questione di parole

Messaggio da LauraB »

Da parte mia non posso che trovare molto interessante l'articolo, la voglia di imparare e la possibilità di informare altre/i.

La ricerca del contesto corretto, educato, non offensivo è importantissima in ogni ambito, non solo lgbt.

La frase "ci sono troppe etichette" non ha mai riscosso la mia simpatia, sempre meglio di piu che di meno. Significa che ogni aspetto ha una sua voce, altrimenti ci sarebbero aspetti che non possono essere capiti.
La sigla di partenza LGB si è arricchita della T e in tempi recenti di QIA+. Queer, intersex, asessuali. Il + comprende tutte le altre anche perche allungare piu di cosi diventa difficile, anche se ci sono sigle piu lunghe.
Oggi LGBTQIA+ è riconosciuta, anche se poi nello scritto e parlato corrente si usa sempre LGBT.

Come dice l'articolo, nell immaginario comune ci sono pregiudizi e stereotipi. Purtroppo sono i media i primi a dare info sballate, piu o meno volutamente, aggiungo.

E capita spesso di trovarsi in situazioni imbarazzanti, quando il tuo interlocutore, in buona fede ti fa una domanda o affermazione transfobica o comunque negativa.
Laura Bianchi

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Re: Questione di parole

Messaggio da angelaingrid »

Vi lamentate delle etichette?

Parliamo un attimo di musica.
Negli anni '70 esisteva la musica classica, la musica leggera (il pop odierno), la black music, il rock, il pop sinfonico (quello che da anni ormai si chiama progressive rock), il folk. Basta.
Sapete che adesso i generi riconosciuti sono quasi un migliaio, di cui più di cento solo per distinguere il pop indiano, che ai nostri orecchi suona tutto uguale?

Semplicemente, più che si va in là, più che le etichette si moltiplicheranno.
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.

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sylvix
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Re: Questione di parole

Messaggio da sylvix »

fa piacere rilevare che la gente abbia iniziato a rompersi i coglioni delle etichette.
ho un passaporto americano, ma la mia cultura è europea e mi rendo conto che le etichette-in-quanto-tali iniziano a stare strette anche negli usa, dove la gente ormai parla per acronimi e non capisce più un cazzo appena esce dal proprio ambiente di merda: qualcuno si è rotto le palle e sta iniziando a rivedere il proprio modo di vivere.
le etichette vanno bene in aeronautica per chiamare l'atc e cambiare il piano di volo ifr, per ascoltare l'aggiornamento metar, vanno bene per i file html e altri aggeggi dalle caratteristiche ben definite, semplici e circostanziate.
sicuramente non vanno bene per la musica, come giustamente evidenziato e soprattutto non vanno bene per gli esseri umani, quando si legge (purtroppo) io sono lgbtqui+ ma non troppo +, come se io fossi lgbtqui+-, o no?, dico perchè mi sento un po' meno di più, ma meglio il meno prima o il più dopo ?
ricordatevi il post sull'atomizzazione sociale: più l'uomo si isola, più il collettivo si frantuma e più scarno, sciatto e irrilevante diventa l'insieme.
gli effetti dell'assenza di una grammatica sociale sono -credo- sotto gli occhi di tutti.
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Re: Questione di parole

Messaggio da vernica71 »

Sono sempre meno coloro che leggono i classici.... Peccato, perché in uno di questi, 1984, viene descritto
un processo minuzioso e determiato volto alla ridefinizione della lingua col fine di renderla incapace di esprimere
i concetti e i pensieri contrari al regime vigente; un tentativo di controllare la società e il suo pensiero
eliminado la possibilità di formulare tale pensiero alla radice.
Purtroppo (o per fortuna) non è possibile cambiare una società modificando forzosamente una lingua.
Le lingue natuali si modificano nel tempo, ma non evolvono e rispecchiano non la società che le parla ma la mente del parlante.
Possiamo introdurre tutte le nuove parole che vogliamo, così come possiamo cancellare quelle che non riteniamo
funzionali allo scopo, ma la lingua parlata non cambierà per questo e la società non migliorerà per effetto della
modifica al lessico.
I pensieri, buoni o meno nascono altrove, ed è in questo altrove che bisogna agire per cambiare una società... la lingua,
se sarà necessario, si adeguerà di conseguenza...

Veronica
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Re: Questione di parole

Messaggio da sylvix »

vernica71 ha scritto: martedì 27 settembre 2022, 22:32 Sono sempre meno coloro che leggono i classici.... Peccato, perché in uno di questi, 1984, viene descritto
un processo minuzioso e determiato volto alla ridefinizione della lingua col fine di renderla incapace di esprimere
i concetti e i pensieri contrari al regime vigente; un tentativo di controllare la società e il suo pensiero
eliminado la possibilità di formulare tale pensiero alla radice.
non a caso hanno inventato il json con cui storicizzare gli psicoreati denunciati a mezzo social.
: Chessygrin :
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Re: Questione di parole

Messaggio da vernica71 »

sylvix ha scritto: mercoledì 28 settembre 2022, 12:45
vernica71 ha scritto: martedì 27 settembre 2022, 22:32 Sono sempre meno coloro che leggono i classici.... Peccato, perché in uno di questi, 1984, viene descritto
un processo minuzioso e determiato volto alla ridefinizione della lingua col fine di renderla incapace di esprimere
i concetti e i pensieri contrari al regime vigente; un tentativo di controllare la società e il suo pensiero
eliminado la possibilità di formulare tale pensiero alla radice.
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