Buonasera! Se ben ricordo questa tua avventura la raccontasti anche nel vecchio forum (al quale non ero iscritto). La cosa che mi colpì é che avvalorava la mia tesi. Il crossdresser inteso come uomo che indossa, mescola, gioca con gli abiti femminili é più destabilizzante indigesto e disagevole dell'omologo ma con trucco e parrucco. Rincaro la dose dicendo che il crossdresser come Davide e altr* devono, a mio avviso, aver più coraggio a mostrarsi in pubblico poiché ci mettono la loro faccia senza fronzoli, quindi facilmente riconoscibile.virgolette ha scritto: ↑mercoledì 21 settembre 2022, 22:56 Mi fu chiesto di non ripetere la peformance perchè era contrario al dress-code.
Aperitivo a Lanzo (TO)
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
no, per i motivi citati nell'altro post, trovo più ridicolo quello che (soffrendo) imita la donna.
dopotutto il look androgino, di estrazione orientale, fa parte della cultura britannica postpunk.
indossare abiti femminili, senza imitare la femmina, ha il suo fascino controverso che elimina a monte il dramma caricaturale dell'imitazione.
chi si veste da donna, non necessariamente è anche finocchio.
jeg taler ikke dansk!
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
Buongiorno! La cultura inglese é multietnica, vuoi per l'impero, vuoi per la moltitudine d'immigrazione che ha assorbito nella sua storia. Questo ha influito (e lo fa tutt'ora) nell'approccio sulle diversità in qualsiasi ambito, ma non in toto, c'è sempre una propria identità British. Qui in Italia si strizza l'occhio al diverso per non apparire retrogradi ma in molte realtà c'è arretratezza culturale, un trincerarsi dietro alle tradizioni. Chiamiamolo pure provincialismo.
Qui in molte aree italiane é la riprova d'esser finocchio, anzi più volgarmente un ricchione.
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
Caro Davide, nei tuoi racconti ci tira sempre aria di coraggio e di libertà.
Un abbraccio e buona domenica
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E Anna verrà
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
la tua riflessione è giusta.Coffee ha scritto: ↑sabato 24 settembre 2022, 10:25
Buongiorno! La cultura inglese é multietnica, vuoi per l'impero, vuoi per la moltitudine d'immigrazione che ha assorbito nella sua storia. Questo ha influito (e lo fa tutt'ora) nell'approccio sulle diversità in qualsiasi ambito, ma non in toto, c'è sempre una propria identità British. Qui in Italia si strizza l'occhio al diverso per non apparire retrogradi ma in molte realtà c'è arretratezza culturale, un trincerarsi dietro alle tradizioni. Chiamiamolo pure provincialismo.
l'identità british è comunque settaria, rigida ed esclusiva.
l'odio per i finocchi e i non conformi (negri, ispanici, italiani, cingalesi, ebrei...), in inghilterra come in usa, è molto radicato.
sono le politiche più intelligenti, l'assenza doubleface della chiesa, e soprattutto una società meno caciarona che rendono la convivenza fra etnie e pensieri diversi in apparenza più sostenibile.
in italia, viceversa, s'impone un politically corrupt alla californiana per sentito-dire, senza neppure sapere come vivono veramente la questione nello stato (molto male ndr), senza i mezzi adeguati per affrontarla e -soprattutto- senza avere la cultura anglosassone che, in parte, ne giustificherebbe le gesta.
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
Ragazzi......
Vi ringrazio per i vostri commenti. Sono purtroppo daccordo con la questione finocchio/ricchione/gay.
La gente si permette il lusso di disprezzarci senza minimamente conoscere l'argomento.
Vai a spiegargli che un uomo gay ABORRISCE l'abbigliamento femminile.
Vai a spiegarlgi che non sanno un cazzo.
Io ho smesso di provare a spiegargli e me ne fotto, mi vesto come mi piace e lascio che pensino quello che gli pare, nel mentre mi godo la mia libertà.
Per esempio stasera ho cenato in stato di grazia, ma prima ero andato a prendere l'aperitivo e prima ancora ero andato a votare.
Ci sono andato così:
Nessuno ha battuto ciglio ed io semplicemente sto bene. Sto talmente bene che mi dimentico di come sono vestito e me ne ricordo solo quando, alzandomi dalla sedia, mi accorgo che indosso le scarpe col tacco; me ne ricordo quando spostandomi da una stanza all'altra sento il rintocco dei miei deliziosi tacchi rimbalzare sulle pareti di casa. Me ne ricordo quando, mentre vi scrivo, il mio sguardo si abbassa e scorge le meravigliose Wolford che avvolgono le mie gambe, perfettamente lisce e depilate. Me ne accorgo guardandole, perché se mi affido solo al senso del tatto me ne dimenticherei completamente, tanto il benessere che provo indossando i collant. Mi sembra di esserci nato e mi ricordo della loro presenza solo quando li vedo o li accarezzo.
Per fortuna ogni tanto mi ricordo di regalarmi queste sensazioni e dedico qualche ora al mio benessere. Ci vuole così poco....!
Vi abbraccio e vi ringrazio della vostra presenza.
Davide
Vi ringrazio per i vostri commenti. Sono purtroppo daccordo con la questione finocchio/ricchione/gay.
La gente si permette il lusso di disprezzarci senza minimamente conoscere l'argomento.
Vai a spiegargli che un uomo gay ABORRISCE l'abbigliamento femminile.
Vai a spiegarlgi che non sanno un cazzo.
Io ho smesso di provare a spiegargli e me ne fotto, mi vesto come mi piace e lascio che pensino quello che gli pare, nel mentre mi godo la mia libertà.
Per esempio stasera ho cenato in stato di grazia, ma prima ero andato a prendere l'aperitivo e prima ancora ero andato a votare.
Ci sono andato così:
Nessuno ha battuto ciglio ed io semplicemente sto bene. Sto talmente bene che mi dimentico di come sono vestito e me ne ricordo solo quando, alzandomi dalla sedia, mi accorgo che indosso le scarpe col tacco; me ne ricordo quando spostandomi da una stanza all'altra sento il rintocco dei miei deliziosi tacchi rimbalzare sulle pareti di casa. Me ne ricordo quando, mentre vi scrivo, il mio sguardo si abbassa e scorge le meravigliose Wolford che avvolgono le mie gambe, perfettamente lisce e depilate. Me ne accorgo guardandole, perché se mi affido solo al senso del tatto me ne dimenticherei completamente, tanto il benessere che provo indossando i collant. Mi sembra di esserci nato e mi ricordo della loro presenza solo quando li vedo o li accarezzo.
Per fortuna ogni tanto mi ricordo di regalarmi queste sensazioni e dedico qualche ora al mio benessere. Ci vuole così poco....!
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
Buongiorno! Mi viene in mente un passaggio d'un film anni '80 made in USA/UK.
"Io sono un duro, però sono giusto: qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani!"
"Qui vige l’eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!"
Full Metal Jacket di Stanley Kubrick ;-)
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
Buongiorno! Nell'ultima immagine Davide sta proprio bene. Le calze "style esclave" dona proprio alla sua figura. Fantastico il congiungersi con la calzatura (una déco in velluto nero?) che sembra il prolungamento delle calze senza alcun senso di discontinuità. Bravo, questo é il Virgolette che mi piace, stile e semplicità.
P.S. se Coffee mettesse queste calze apparirebbe un salame... ;-)
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
Caro Davide, mi spiace essermi persa questo thread, e non aver risposto per tempo... in questi ultimi mesi ho avuto un po’ di impegni e problemi e, benché rabbia continuato ad affacciarmi sul nostro forum, mi sono limitata a “sbirciare” in modo superficiale.
Cerco di rimediare a distanza di alcune settimane manifestandoti tutta la mia stima e ammirazione! Come vedi, mentre scrivo, mi declino al femminile (come è consuetudine per la maggioranza di chi scrive in queste pagine) e lo faccio per coltivare in questi (pochi) momenti l’illusione di poter far vivere la mia parte femminile. Capisco benissimo che tu non abbia questa aspirazione -e forse neppure io - ma il più delle volte quando indosso un capo femminile mi piace anche essere femminile. Ogni volta che esco mi sforzo di apparire in tutto e per tutto femminile. Magari mi illudo soltanto di essere “presa” per una donna, ma comunque faccio tutto ciò che mi è possibile per provarci. Uso imbottiture, protesi, trucco e parrucco e quant’altro. Forse, per me, tutte queste attenzioni sono solo uno scudo. Una vera e propria maschera dietro la quale mi nascondono per paura di essere riconosciutO.
Mi piace anche sapere che riesco a interfacciarmi tanto al femminile quanto al maschile con persone (per esempio il personale dell’albergo) che non sapranno mai che il loro interlocutore era sempre lo stesso.
Dico questo per chiarirmi la mia posizione è, in queste pagine, per ammirare ancora di più Davide che non ha bisogno di alcuna difesa e di nessuna maschera. Lo apprezzo, lo stimo e lo invidio. Lui riesce a essere ciò che desidera, nel modo più assoluto. Riesce a mostrarsi come Davide che sfoggia le due bellissime gambe, indossando minigonne mozzafiato e ricercate e scarpe dalla grande personalità con tacchi altissimi. E collant nei mesi caldi!!!
La tua forza è proprio questa. Non hai nessun timore di essere notato e riconosciuto. In questo senso capisco benissimo che tu non abbia bisogno di ricorrere a nessun escamotage. Nessuna imbottitura, nessun trucco. Le proporzioni non saranno mai quelle di una donna, perché tu non le cerchi. altrimenti, altezza a parte, non faresti la minima fatica...
Detto questo, ti faccio anche i complimenti per l’outfit che hai scelto. Al di là di quello iniziale, trovo che la gonna con le trasparenze sia davvero straordinaria e tu la riesci ad indossare divinamente.
Grazie davide; spero un giorno di trovare la forza che hai tu, e riuscire a mostrarmi con indumenti femminili senza paura di mostrare me stesso!!! La strada è ancora lunga, ma ci sto provando.
Maxima
Cerco di rimediare a distanza di alcune settimane manifestandoti tutta la mia stima e ammirazione! Come vedi, mentre scrivo, mi declino al femminile (come è consuetudine per la maggioranza di chi scrive in queste pagine) e lo faccio per coltivare in questi (pochi) momenti l’illusione di poter far vivere la mia parte femminile. Capisco benissimo che tu non abbia questa aspirazione -e forse neppure io - ma il più delle volte quando indosso un capo femminile mi piace anche essere femminile. Ogni volta che esco mi sforzo di apparire in tutto e per tutto femminile. Magari mi illudo soltanto di essere “presa” per una donna, ma comunque faccio tutto ciò che mi è possibile per provarci. Uso imbottiture, protesi, trucco e parrucco e quant’altro. Forse, per me, tutte queste attenzioni sono solo uno scudo. Una vera e propria maschera dietro la quale mi nascondono per paura di essere riconosciutO.
Mi piace anche sapere che riesco a interfacciarmi tanto al femminile quanto al maschile con persone (per esempio il personale dell’albergo) che non sapranno mai che il loro interlocutore era sempre lo stesso.
Dico questo per chiarirmi la mia posizione è, in queste pagine, per ammirare ancora di più Davide che non ha bisogno di alcuna difesa e di nessuna maschera. Lo apprezzo, lo stimo e lo invidio. Lui riesce a essere ciò che desidera, nel modo più assoluto. Riesce a mostrarsi come Davide che sfoggia le due bellissime gambe, indossando minigonne mozzafiato e ricercate e scarpe dalla grande personalità con tacchi altissimi. E collant nei mesi caldi!!!
La tua forza è proprio questa. Non hai nessun timore di essere notato e riconosciuto. In questo senso capisco benissimo che tu non abbia bisogno di ricorrere a nessun escamotage. Nessuna imbottitura, nessun trucco. Le proporzioni non saranno mai quelle di una donna, perché tu non le cerchi. altrimenti, altezza a parte, non faresti la minima fatica...
Detto questo, ti faccio anche i complimenti per l’outfit che hai scelto. Al di là di quello iniziale, trovo che la gonna con le trasparenze sia davvero straordinaria e tu la riesci ad indossare divinamente.
Grazie davide; spero un giorno di trovare la forza che hai tu, e riuscire a mostrarmi con indumenti femminili senza paura di mostrare me stesso!!! La strada è ancora lunga, ma ci sto provando.
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Re: Aperitivo a Lanzo (TO)
non sono ot, ma nov e forse anche diec o undic, ma chi se ne frega!
appartengo alla generazione successiva, quella a cavallo fra la r5 turbo e l'audi quattro, ma la 131 abarth in livrea alitalia era un sogno, più della stratos che era andata a sostituire.
vista in azione nelle gare, non ho mai avuto l'occasione di guidarla,a differenza del volumetrico stradale, che però era un gran cancello
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