lo scoglio della voce
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lo scoglio della voce
ciao a tutt*
premetto che ho sempre avuto una voce abbastanza di tonalità alta tanto che, sovente, al telefono mi prendevano per donna, ma dopo le vaccinazioni ho sempre la gola irritata e la mia voce è diventata come quella di un "camallo".
Nei mesi scorsi ho avuto la fortuna che lavoravano in Sardegna prima, sino a maggio, un amico di vecchia data che sa tutto di me e poi l'ha sostituito una splendida donna molto libera e disinibita con cui ho legato subito ma che purtroppo ad agosto ha abbandonato anche lei la Sardegna.
Cosa centra con la voce? tutte le volte che siamo andati al ristorante hanno sempre ordinato loro e io nn ho mai parlato.
Nelle mie uscite giornaliere en femme parlo sempre poco e con commesse o cassiere ho poco da dire, ma quando ordini in un ristorante devi parlare e abbastanza.
Il succo del discorso è che per me la voce maschile è un grosso scoglio perchè mi fa tradire ulteriormente e la situazione mi da fastidio, tanto che dai primi di agosto nn ho + varcato la soglia di un ristorante in versione en femme.
Ieri sera mi sono decisa e ho mandato le mie paturnie al diavolo, sono andata a cena in un ristorante in versione en femme sexy x fugare qualsiasi paura.
Tutto sommato è stata una serata piacevole, anche se cenare da sola nn è il massimo della vita, ma il personale è stato gentilissimo e nn si è mai tradito.
Questo scoglio è comune ad alcune di voi o è solo un mio problema?
Titti
premetto che ho sempre avuto una voce abbastanza di tonalità alta tanto che, sovente, al telefono mi prendevano per donna, ma dopo le vaccinazioni ho sempre la gola irritata e la mia voce è diventata come quella di un "camallo".
Nei mesi scorsi ho avuto la fortuna che lavoravano in Sardegna prima, sino a maggio, un amico di vecchia data che sa tutto di me e poi l'ha sostituito una splendida donna molto libera e disinibita con cui ho legato subito ma che purtroppo ad agosto ha abbandonato anche lei la Sardegna.
Cosa centra con la voce? tutte le volte che siamo andati al ristorante hanno sempre ordinato loro e io nn ho mai parlato.
Nelle mie uscite giornaliere en femme parlo sempre poco e con commesse o cassiere ho poco da dire, ma quando ordini in un ristorante devi parlare e abbastanza.
Il succo del discorso è che per me la voce maschile è un grosso scoglio perchè mi fa tradire ulteriormente e la situazione mi da fastidio, tanto che dai primi di agosto nn ho + varcato la soglia di un ristorante in versione en femme.
Ieri sera mi sono decisa e ho mandato le mie paturnie al diavolo, sono andata a cena in un ristorante in versione en femme sexy x fugare qualsiasi paura.
Tutto sommato è stata una serata piacevole, anche se cenare da sola nn è il massimo della vita, ma il personale è stato gentilissimo e nn si è mai tradito.
Questo scoglio è comune ad alcune di voi o è solo un mio problema?
Titti
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Re: lo scoglio della voce
Se il tuo apparire riesce a colpire gia a qualche metro, poi la voce conta relativamente.
Se sei stata percepita come donna, e in quanto tale incasellata, sarà piu difficile cambiarti casella..
Per me è sempre stato un problema, ma alla fine me ne sono fregata, pochi problemi.
Essendo in transizione io ho due scelte: o una chirurgica o una logopedistica, e credo sceglierò la seconda.
Come al telefono, se riesco a intonare subito non ci sono problemi.
Se sei stata percepita come donna, e in quanto tale incasellata, sarà piu difficile cambiarti casella..
Per me è sempre stato un problema, ma alla fine me ne sono fregata, pochi problemi.
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Come al telefono, se riesco a intonare subito non ci sono problemi.
Laura Bianchi
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Re: lo scoglio della voce
Il canto può aiutare molto ad estendere verso l’alto le tonalità della voce e, comunque, molto dipende da quanto ce ne freghiamo. Conosco diverse bio con voce da tenore come altre con voce da soprano, il problema, come dice Laura, è principalmente nostro…
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
- Marinatravoi
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Re: lo scoglio della voce
Anche io mi faccio ancora problemi per la voce, ma devo dire, che ho notato che se vengo accolta da una persona con gentilezza e spontaneità, ogni imbarazzo si scioglie. Sono infatti riuscita a interloquire con alcune commesse, perché mi sono sentita a mio agio con loro, con una in particolare, tanto da scambiarci opinioni sull'abbigliamento, parlando dei nostri gusti. Non so se sia vero quello che dice Laura ( e non solo lei), cioè che se si viene percepite al femminile, tale "imprinting" rimanga anche parlando...
Marina
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Re: lo scoglio della voce
La voce è uno degli elementi che concorrono a farci identificare come appartenenti ad un sesso o ad un genere*, insieme alla struttura fisico-scheletrica, la presenza o assenza visibile di caratteri sessuali secondari (come la barba, il seno) ma anche l’abbigliamento, i capelli ed il trucco.
Quello che conta è l’insieme che viene percepito dal nostro interlocutore nei primi secondi: se passa il concetto “donna”, come dice Laura non sarà poi un eventuale elemento dissonante notato in seguito a far cambiare idea. Tutt’al più l’idea può essere rivista da “donna” a “donna trans”, ma credo che almeno in una fase iniziale di transizione, questa eventualità possa essere considerata accettabile.
Quindi il mio consiglio è di curare l’intero pacchetto, esaltando i punti di forza e quelli su cui è più facile intervenire (es abbigliamento e trucco). Anche sulla voce puoi lavorare con corsi di canto, logopedia, o esercizi dedicati a persone MtF che si trovano anche su YouTube. Ma alla fine una volta che hai fatto tutto quello che puoi fare, ti invito davvero a non farti frenare dai dettagli ed a non privarti dell’opportunità di interagire con le persone in normali contesti di vita vera.
Due piccole note più specifiche:
Puoi provare ad alzare leggermente la tonalità, ma è importante tenere la voce sempre più possibile naturale anche se un po’ bassa, e non arrivare mai al “falsetto”: quello si che sa di falso e ti allontanerebbe dall’obiettivo.
Al telefono, quando non è possibile contare sul “pacchetto di insieme, come dicevo sopra, io uso la strategia di qualificarmi subito all’inizio della telefonata presentandomi come RobertA … oppure “sono la figliA di, sorella di...” o qualunque altra frase che identifichi in maniera inequivocabile il genere. Di solito funziona e la persona dall’altro lato del filo continua a parlarmi al femminile.
Baci
Roberta
* ho scritto sesso o genere, sapendo che sono categorie distinte, ma molti dei nostri interlocutori non lo sanno e sovrappongono facilmente i due concetti. Eventualmente si approfondisce in altra sede.
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Quello che conta è l’insieme che viene percepito dal nostro interlocutore nei primi secondi: se passa il concetto “donna”, come dice Laura non sarà poi un eventuale elemento dissonante notato in seguito a far cambiare idea. Tutt’al più l’idea può essere rivista da “donna” a “donna trans”, ma credo che almeno in una fase iniziale di transizione, questa eventualità possa essere considerata accettabile.
Quindi il mio consiglio è di curare l’intero pacchetto, esaltando i punti di forza e quelli su cui è più facile intervenire (es abbigliamento e trucco). Anche sulla voce puoi lavorare con corsi di canto, logopedia, o esercizi dedicati a persone MtF che si trovano anche su YouTube. Ma alla fine una volta che hai fatto tutto quello che puoi fare, ti invito davvero a non farti frenare dai dettagli ed a non privarti dell’opportunità di interagire con le persone in normali contesti di vita vera.
Due piccole note più specifiche:
Puoi provare ad alzare leggermente la tonalità, ma è importante tenere la voce sempre più possibile naturale anche se un po’ bassa, e non arrivare mai al “falsetto”: quello si che sa di falso e ti allontanerebbe dall’obiettivo.
Al telefono, quando non è possibile contare sul “pacchetto di insieme, come dicevo sopra, io uso la strategia di qualificarmi subito all’inizio della telefonata presentandomi come RobertA … oppure “sono la figliA di, sorella di...” o qualunque altra frase che identifichi in maniera inequivocabile il genere. Di solito funziona e la persona dall’altro lato del filo continua a parlarmi al femminile.
Baci
Roberta
* ho scritto sesso o genere, sapendo che sono categorie distinte, ma molti dei nostri interlocutori non lo sanno e sovrappongono facilmente i due concetti. Eventualmente si approfondisce in altra sede.
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La Roby
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Re: lo scoglio della voce
Beh, se poi parli con la voce di Pannofino o di Luca Ward la vedo un po' dura che si possa venir percepiti al femminile, dopo...Marinatravoi ha scritto: ↑lunedì 3 ottobre 2022, 14:20 Non so se sia vero quello che dice Laura (e non solo lei), cioè che se si viene percepite al femminile, tale "imprinting" rimanga anche parlando...
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
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Re: lo scoglio della voce
E be si anche questa è una verità.
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Re: lo scoglio della voce
Beh, se poi parli con la voce di Pannofino o di Luca Ward la vedo un po' dura che si possa venir percepiti al femminile, dopo...
Beh, forse un po' mi salva il mio timbro di voce piuttosto esile...
Marina
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Re: lo scoglio della voce
Pensa te che prima di beccarmi seriamente il covid avevo una voce simile a quella di Mario Biondi...Marinatravoi ha scritto: ↑martedì 4 ottobre 2022, 15:55 Beh, forse un po' mi salva il mio timbro di voce piuttosto esile...
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
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Re: lo scoglio della voce
Mah, leggo paragoni con attiri e cantanti con voce particolarmente profonda, ma sinceramente mi sembra che stiamo andando fuori strada e per dirla tutta non credo che la voce baritonale sia di per sé un ostacolo insuperabile per una CD diforica o una trans a inizio percorso
Come detto sopra (da chi si mette in gioco davvero) conta l'insieme.
L'impatto di una voce baritonale può essere mitigato con la modalità di espressione, la gestualità, il ritmo del discorso, la dinamica della voce ed anche la scelta del lessico ; tutti elementi che possono mettere un po' di peso sul piatto della bilancia che fa propendere verso il femminile.
Se anche, il timbro della nostra voce fosse proprio al di fuori del range di quello di una donna bio, se supportate dal resto di un insieme ben "assemblato", possiamo sempre passare per una donna trans: il che comunque ci dà pur sempre la possibilità di interagire ed essere percepite come appartenenti al genere femminile.
Perché qui sta il punto, e qui lancio la riflessione: qual'è l'obiettivo vero di una CD disforica o di una trans all'inizio del percorso come Titti? Farsi passare per una donna bio, oppure accreditarsi ed essere riconosciuta come una appartenente al genere femminile?
Io, umilmente penso che a volte il primo obiettivo sia fuori portata per molte di noi, ma il vero obiettivo è il secondo che guarda caso è anche il più raggiungibile.
Baci
Roberta
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Come detto sopra (da chi si mette in gioco davvero) conta l'insieme.
L'impatto di una voce baritonale può essere mitigato con la modalità di espressione, la gestualità, il ritmo del discorso, la dinamica della voce ed anche la scelta del lessico ; tutti elementi che possono mettere un po' di peso sul piatto della bilancia che fa propendere verso il femminile.
Se anche, il timbro della nostra voce fosse proprio al di fuori del range di quello di una donna bio, se supportate dal resto di un insieme ben "assemblato", possiamo sempre passare per una donna trans: il che comunque ci dà pur sempre la possibilità di interagire ed essere percepite come appartenenti al genere femminile.
Perché qui sta il punto, e qui lancio la riflessione: qual'è l'obiettivo vero di una CD disforica o di una trans all'inizio del percorso come Titti? Farsi passare per una donna bio, oppure accreditarsi ed essere riconosciuta come una appartenente al genere femminile?
Io, umilmente penso che a volte il primo obiettivo sia fuori portata per molte di noi, ma il vero obiettivo è il secondo che guarda caso è anche il più raggiungibile.
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