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Altre mancanze
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Re: Altre mancanze
StefaniaCombi
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Re: Altre mancanze
Grazie a tutte delle belle parole e della vicinanza.
È passata più di una settimana, sono successe tante cose e c'è stato, infine, il funerale. La mia rabbia ed il mio disagio si sono placati e ora credo di avere la mente almeno un pochino più lucida.
Mercoledì, al funerale, al paese di mio padre, ho rivisto cugini che non vedevo da decenni. Ho parlato con molti di loro, e tutti mi dicevano che mio padre mi voleva molto bene e non mancava di ricordarglielo: l'unica cosa che pensavo era che mi sarebbe piaciuto che ogni tanto l'avesse detto anche a me, ma evidentemente non era il suo carattere. Peccato, avrei sicuramente un ricordo migliore.
Dopo la cerimonia, e dopo la sepoltura, è tradizione della nostra famiglia ritrovarsi per un rinfresco, o un pranzo, o comunque per un momento conviviale, per stemperare la tristezza e per avere un po' di tempo per ritrovarsi, visto che abitando in posti diversi è difficile rimanere in contatto. Ci siamo quindi ritrovati in un ristorante dell zona, per pranzare insieme: come in tutte le famiglie numerose ci sono contrasti, incomprensioni, discussioni, ed alcuni dei cugini che erano lì per commemorare tutti insieme mio padre non si vedevano e non si parlavano da molti anni, ed alcuni di loro me l'hanno anche fatto notare. Mio padre no, lui parlava con tutti, a quanto pare, e tutti hanno avuto parole gentili, e di profondo affetto per lui.
La cosa che mi ha veramente colpito e mi ha procurato un grandissimo piacere, è stata che ora della fine del pranzo, alcuni dei miei cugini che non si parlavano da tanto tempo, stavano ridendo e scherzando insieme. Ci siamo salutati calorosamente, e ci siamo impegnati ad organizzare un pranzo tutti assieme per l'inizio della primavera. Più tardi, mentre stavamo tornando a casa, mi ha telefonato una delle cugine per chiedermi come stavo (era l'unica a cui avevo accennato ai miei sentimenti un po' contrastanti riguardo mio padre), e mi ha detto una cosa che, alla fine, mi ha fatto molto piacere (parafraso un po' per rendere più chiaro il messaggio): "Tuo padre sarebbe stato molto contento del pranzo di oggi, perché sei riuscito a mettere insieme persone che non si parlavano più e a farle comunicare. Lui ha sempre cercato di tenere i contatti con tutti, e finalmente hanno cominciato a riavvicinarsi. La sua mancanza è stata una cosa tristissima, ma in fondo ha portato qualcosa di buono"
Non posso, in tutta onestà, non essere d'accordo con lei. Ho faticato molto a processare la morte di mio padre, e penso che la rabbia che ho provato nei primi giorni poteva starci almeno un po' (non era certo uno stinco di santo), ma vedere tutte quelle persone lì per rendergli omaggio e sentire le cose buone che dicevano di lui, mi ha un po' riconciliato con il suo ricordo. Rimane un po' di amaro in bocca per l'incapacità reciproca di relazionarci, ma ora sento di poter andare avanti con sentimenti più positivi.
Grazie ancora a tutte per la pazienza nel leggere i miei sproloqui. Vi voglio bene.
È passata più di una settimana, sono successe tante cose e c'è stato, infine, il funerale. La mia rabbia ed il mio disagio si sono placati e ora credo di avere la mente almeno un pochino più lucida.
Mercoledì, al funerale, al paese di mio padre, ho rivisto cugini che non vedevo da decenni. Ho parlato con molti di loro, e tutti mi dicevano che mio padre mi voleva molto bene e non mancava di ricordarglielo: l'unica cosa che pensavo era che mi sarebbe piaciuto che ogni tanto l'avesse detto anche a me, ma evidentemente non era il suo carattere. Peccato, avrei sicuramente un ricordo migliore.
Dopo la cerimonia, e dopo la sepoltura, è tradizione della nostra famiglia ritrovarsi per un rinfresco, o un pranzo, o comunque per un momento conviviale, per stemperare la tristezza e per avere un po' di tempo per ritrovarsi, visto che abitando in posti diversi è difficile rimanere in contatto. Ci siamo quindi ritrovati in un ristorante dell zona, per pranzare insieme: come in tutte le famiglie numerose ci sono contrasti, incomprensioni, discussioni, ed alcuni dei cugini che erano lì per commemorare tutti insieme mio padre non si vedevano e non si parlavano da molti anni, ed alcuni di loro me l'hanno anche fatto notare. Mio padre no, lui parlava con tutti, a quanto pare, e tutti hanno avuto parole gentili, e di profondo affetto per lui.
La cosa che mi ha veramente colpito e mi ha procurato un grandissimo piacere, è stata che ora della fine del pranzo, alcuni dei miei cugini che non si parlavano da tanto tempo, stavano ridendo e scherzando insieme. Ci siamo salutati calorosamente, e ci siamo impegnati ad organizzare un pranzo tutti assieme per l'inizio della primavera. Più tardi, mentre stavamo tornando a casa, mi ha telefonato una delle cugine per chiedermi come stavo (era l'unica a cui avevo accennato ai miei sentimenti un po' contrastanti riguardo mio padre), e mi ha detto una cosa che, alla fine, mi ha fatto molto piacere (parafraso un po' per rendere più chiaro il messaggio): "Tuo padre sarebbe stato molto contento del pranzo di oggi, perché sei riuscito a mettere insieme persone che non si parlavano più e a farle comunicare. Lui ha sempre cercato di tenere i contatti con tutti, e finalmente hanno cominciato a riavvicinarsi. La sua mancanza è stata una cosa tristissima, ma in fondo ha portato qualcosa di buono"
Non posso, in tutta onestà, non essere d'accordo con lei. Ho faticato molto a processare la morte di mio padre, e penso che la rabbia che ho provato nei primi giorni poteva starci almeno un po' (non era certo uno stinco di santo), ma vedere tutte quelle persone lì per rendergli omaggio e sentire le cose buone che dicevano di lui, mi ha un po' riconciliato con il suo ricordo. Rimane un po' di amaro in bocca per l'incapacità reciproca di relazionarci, ma ora sento di poter andare avanti con sentimenti più positivi.
Grazie ancora a tutte per la pazienza nel leggere i miei sproloqui. Vi voglio bene.
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Julie
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Re: Altre mancanze
Condoglianze. Un abbraccio
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Cristina Visconti
Re: Altre mancanze
Cara Julie .
Quando qualcuno viene a mancare, nemmeno il tempo può arginare quel magone straziante che ci comprime il cuore e ci lascia senza parole.
Il dolore è personale, cambia da persona a persona.
Un'abbraccio forte.
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