Ebbene sì, c'ero anch'io a questa bella serata, per cui non posso esimermi dal raccontarvi la mia esperienza. Il tutto inizia a metà pomeriggio con la rasatura (sono già depilata al laser...), seguita dalla sessione di trucco, a detta di mia moglie un po' pesantino (ma ormai si fa fatica a coprire i segni dell'età...) quindi vestizione, ornamenti, parrucca ed ecco Antonella che finalmente compare nello specchio. Mi guardo abbastanza soddisfatta poi un veloce saluto alla moglie e infilo, non senza difficoltà due meravigliosi sandaletti tacco12 con 1cm di plateau. Salto in macchina e via verso Ciriè, ameno paesino nella cintura torinese, dove mi raggiunge Virgolette, e quindi partiamo alla volta di Milano. Viaggio molto piacevole nel quale parliamo di varie cose: Davide è una persona molto gentile e con grandi competenze audiofile, la strada scivola via senza noia ed arriviamo nei pressi della pizzeria.
Tre giri intorno all'isolato con occhi d'aquila che scrutano ogni movimento indice di parcheggio prossimo a liberarsi e poi finalmente una bdc et voilà, auto parcheggiata a 150 metri dal locale. Scendiamo, quindi Virgolette colle sue gambe infinite ed il suo incedere regale inizia a fendere l'aria come la prua del Titanic mentre io, dopo due ore e fischia di guida coi trampoli ed i mignolini urlanti, tento di recuperare la mia dignità cercando di tenere la pancia in dentro (difficilissimo!!!!) e le tette in fuori e camminare con fare simil-signora che però non inganna nessuno. Davide molto gentile mi aspetta, affronto per la prima volta sui trampoli i sanpietrini (visioni mistiche...) l'attraversamento di strada con rotaie del tram (adrenalina pura che neanche il bungee-jumping...) e i marciapiedi scoscesi (la famosa tortura del trillice...) e finalmente siamo in pizzeria!!
Qui incontro persone care e amiche da tempo: Julie, Abby, Roberta, l'affascinante Valentina Cornell, incontrata oggi di persona per la prima volta, Deb, Luisa, Vernica e Bubi, Exys che, beato lui, riesce a guardare Virgolette negli occhi (questione di altezze...), e altre per me nuove conoscenze. La serata scorre troppo veloce mangiando un'ottima pizza e chiacchierando e richiacchierando fino a che, con grande gentilezza, i camerieri non ci implorano di andare a casa. Ma le gole non sono ancora secche e ci fermiamo fuori dal locale per i saluti ripetuti mille volte, la voglia di tornare a casa evidentemente non c'è, ma c'è lo stare bene con se stesse e con le amiche, il desiderio che non finisca più...
Ma deve finire... percorso del giaguaro a ritroso verso l'auto, con Virgolette e fendere l'aria col suo passo affascinante e io in equilibrio precario sui miei tacchi (un male terribile ai mignolini, ma quanto me li sono goduti... ?!?) guida fino a Ciriè, saluti, casa, fine. Vorrei che Antonella non tornasse più nel limbo dei miei desideri, ma è tardi, devo andare a dormire. Mi strucco, ma mi lascio lo smalto alle mani, piccolo vezzo che mi dà gioia, lo toglierò domani, quello ai piedi chissà...
Grazie Julie, non solo con le uscite ci dai modo di vivere una serata tra persone speciali, ma ci dai modo di mostrare al mondo quella parte di noi che spesso teniamo celata solo nel cuore.
Grazie a tutt*, vi lovvo
