Uomo-ragno, barbie e l’unicorno: il viaggio dei bambini trans
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Uomo-ragno, barbie e l’unicorno: il viaggio dei bambini trans
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Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.


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Non discutere mai con un idiota... Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza!
Voi ridete di me perchè mi vedete diversa...io rido di voi perchè siete tutti uguali!!!
Chi "approfondisce", tra un maccherone e un'insalata, è un diverso e un rompicoglioni che non sa stare a tavola.
Esistono 10 tipi di persone: quelle che capiscono il codice binario e quelle che non lo capiscono!


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Re: Uomo-ragno, barbie e l’unicorno: il viaggio dei bambini trans
Interessante anche il seguente video:
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Voi ridete di me perchè mi vedete diversa...io rido di voi perchè siete tutti uguali!!!
Chi "approfondisce", tra un maccherone e un'insalata, è un diverso e un rompicoglioni che non sa stare a tavola.
Esistono 10 tipi di persone: quelle che capiscono il codice binario e quelle che non lo capiscono!
- LauraB
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Re: Uomo-ragno, barbie e l’unicorno: il viaggio dei bambini trans
L'articolo è un po superficiale, buono nella prima metà, ma poi riporta alcune inesattezze.
Essendo lungo sarà difficile rincorrere ogni passaggio.. io ci provo..
la clinica inglese era stata al centro dell'attenzione cosi come oggi careggi, ma ne è uscita pulita. la chiusura non rigurada i settori sull'affermazione di genere ma altri.
La triptorelina non è un farmaco pericoloso, da oramai 5 anni utilizzata senza problemi anche in italia, non ha mai dato segni di rischio alle ossa.
Ma al contrario ha evidenziato che è il passaggio giusto prima degli ormoni
Il percorso prevede un periodo di sei mesi prima di assumerla, ma non c è niente di superficiale, vista la preparazione dello staff fiorentino.
Il percorso continua fino ad almeno 16 anni e in genere fino a 18, e c è tutto il tempo per utente, genitori e staff per valutare se la strada è giusta.
ancora..In Italia non ci sono monitoraggi sui minorenni e le ricerche sono poche, ma, secondo alcuni studi, dal 2 al 7% dei bambini mostra regolarmente comportamenti che “travalicano” l’identità di genere. In assenza di numeri, gli esperti stimano un balzo del 300% in dieci anni: “Emersione spinta da vari fattori, tra cambiamenti culturali e minore pressione dello stigma”, dice Paolo Valerio, presidente dell’Osservatorio nazionale identità di genere. E, secondo molti genitori, esisterebbe anche un fattore lockdown. Isolati, chiusi nelle loro camere, quasi sempre immersi nel mondo di Instagram o di Tumblr.
In italia non ci sono monitoraggi, poi l articolo passa a parlare di bambini, mentre la triptorelina si da agli adolescenti.. forse serve un monitoraggio anche sui giornalisti
La stima del "balzo" va valutata e non stimata, proprio in mancanza di monitoraggi. E' evidente che se prima non lo sapevamo e lo stimavamo a 0% adesso he abbiamo qualche numero la differenza sarà piu accentuata. Quando avremo i dati vedremo che l aspetto sarà stabiile.
I "cambiamenti culturali" sono gli stessi che nel 1960 mandavano noi persone T in manicomio a curarci con l'elettroshock e poi si sono ravvedutai.
E' chiaro che una maggiuore sicurezza per la propria vita, salute e esistenza socializzante ci permette di dichiaraci di piu.
Concordo che il lockdown ha permesso di guardarsi dentro, ci ha dato piu tempo per nii, per pensarci e quindi è stata una spinta da uscire.
Questo non vuol dire che ci sarà in automatico una transizione, ma che la si valuterà coi tempi piu che adeguati.
Alla fine, se non hai un incongruenza di genere, non se ne fa niente.
L e scelte di altri sono da valutare...se il livello di comunicazione sui media è come la clinica Tavenstock, siamo messi male. prima polveroni, poi quando finisce in niente, nemmeno le scuse.
E finirà cosi anche con Careggi, se la commissione sarà corretta. perche c è da chiedersi che livello di competenza haquesta commissione, se saprà resistere alle pressioni politiche e medatiche.
Di certo c è che le maggiori (anzi quasi tutte) società di pediatri e di studi sono favorevoli al lavoro svolto da careggi.
Personalmente ho alcuni minori che vanno al careggi, e non rilevo niente se non un miglioramento del loro vivere, un maggiuor e sollievo loro e delle famiglie.
L e situazioni di "superficilaità" per dove e come lavoro io, non le riscontro. Chiaramente chi fa da se e trova uno psicologo impreparato, va incontro a futuri incerti e magari sbagfliati.
Quindi ben vengano i centri ospedalieri preparati, ben vengano l e associazioni che possono informare e accompagnare.
Quello che non deve esistere è il non sapere di cosa si parla ( e si sono viste le figuracce di alcuni altissimi esponenti in tv e non posso parlare di politici e politica) , le omissioni, le inesattezze, e soprattutto le persecuzioni, quando un ospedale sta lavorando bene, a braccetto tra le varie anche con AIFA, che è ministeriale. Per un ospedale che non ha avuto critiche, non ha avuto situazioni negative sanitarie, non ha avuto tantomeno morti, un ispezione del ministero è una cosa nuova in Italia.
Ai nostri ragazz* noi dobbiamo un ambiente sereno, una pubblica opinione davvero informata e non orientabile da alcuni articoli malfatti.
Dovremmo.
Invece i ragazzi oggi seguiti e le famiglie sono nel panico, la sola paura di sapere che potresti non ricevere piu i medicinali necessari, che interrompi il tuo percorso e il tuo corpo andar dove tu non vuuoi, è uno stress pesantissimo, rovina anni di percorsi sereni.
Le soluzioni non devono essere mai politiche ma basate sulla salute dei pazienti, i percorsi controllati e i medicinali sempre monitorati.
E il servizio sanitario deve essere potenziato, con personale preparato, con centri funzionanti.
Non è possibile che oggi in italia lo stato ti permette di farti le operazioni ma nella realtà ci sono liste d attesa lunghe fino a 5 anni. Che tra le altre significano altri 5 anni di medicine..
PS che cosa centino poi gli unicorni nel titolo resta un mistero..
Essendo lungo sarà difficile rincorrere ogni passaggio.. io ci provo..
la clinica inglese era stata al centro dell'attenzione cosi come oggi careggi, ma ne è uscita pulita. la chiusura non rigurada i settori sull'affermazione di genere ma altri.
La triptorelina non è un farmaco pericoloso, da oramai 5 anni utilizzata senza problemi anche in italia, non ha mai dato segni di rischio alle ossa.
Ma al contrario ha evidenziato che è il passaggio giusto prima degli ormoni
Il percorso prevede un periodo di sei mesi prima di assumerla, ma non c è niente di superficiale, vista la preparazione dello staff fiorentino.
Il percorso continua fino ad almeno 16 anni e in genere fino a 18, e c è tutto il tempo per utente, genitori e staff per valutare se la strada è giusta.
ancora..In Italia non ci sono monitoraggi sui minorenni e le ricerche sono poche, ma, secondo alcuni studi, dal 2 al 7% dei bambini mostra regolarmente comportamenti che “travalicano” l’identità di genere. In assenza di numeri, gli esperti stimano un balzo del 300% in dieci anni: “Emersione spinta da vari fattori, tra cambiamenti culturali e minore pressione dello stigma”, dice Paolo Valerio, presidente dell’Osservatorio nazionale identità di genere. E, secondo molti genitori, esisterebbe anche un fattore lockdown. Isolati, chiusi nelle loro camere, quasi sempre immersi nel mondo di Instagram o di Tumblr.
In italia non ci sono monitoraggi, poi l articolo passa a parlare di bambini, mentre la triptorelina si da agli adolescenti.. forse serve un monitoraggio anche sui giornalisti
La stima del "balzo" va valutata e non stimata, proprio in mancanza di monitoraggi. E' evidente che se prima non lo sapevamo e lo stimavamo a 0% adesso he abbiamo qualche numero la differenza sarà piu accentuata. Quando avremo i dati vedremo che l aspetto sarà stabiile.
I "cambiamenti culturali" sono gli stessi che nel 1960 mandavano noi persone T in manicomio a curarci con l'elettroshock e poi si sono ravvedutai.
E' chiaro che una maggiuore sicurezza per la propria vita, salute e esistenza socializzante ci permette di dichiaraci di piu.
Concordo che il lockdown ha permesso di guardarsi dentro, ci ha dato piu tempo per nii, per pensarci e quindi è stata una spinta da uscire.
Questo non vuol dire che ci sarà in automatico una transizione, ma che la si valuterà coi tempi piu che adeguati.
Alla fine, se non hai un incongruenza di genere, non se ne fa niente.
L e scelte di altri sono da valutare...se il livello di comunicazione sui media è come la clinica Tavenstock, siamo messi male. prima polveroni, poi quando finisce in niente, nemmeno le scuse.
E finirà cosi anche con Careggi, se la commissione sarà corretta. perche c è da chiedersi che livello di competenza haquesta commissione, se saprà resistere alle pressioni politiche e medatiche.
Di certo c è che le maggiori (anzi quasi tutte) società di pediatri e di studi sono favorevoli al lavoro svolto da careggi.
Personalmente ho alcuni minori che vanno al careggi, e non rilevo niente se non un miglioramento del loro vivere, un maggiuor e sollievo loro e delle famiglie.
L e situazioni di "superficilaità" per dove e come lavoro io, non le riscontro. Chiaramente chi fa da se e trova uno psicologo impreparato, va incontro a futuri incerti e magari sbagfliati.
Quindi ben vengano i centri ospedalieri preparati, ben vengano l e associazioni che possono informare e accompagnare.
Quello che non deve esistere è il non sapere di cosa si parla ( e si sono viste le figuracce di alcuni altissimi esponenti in tv e non posso parlare di politici e politica) , le omissioni, le inesattezze, e soprattutto le persecuzioni, quando un ospedale sta lavorando bene, a braccetto tra le varie anche con AIFA, che è ministeriale. Per un ospedale che non ha avuto critiche, non ha avuto situazioni negative sanitarie, non ha avuto tantomeno morti, un ispezione del ministero è una cosa nuova in Italia.
Ai nostri ragazz* noi dobbiamo un ambiente sereno, una pubblica opinione davvero informata e non orientabile da alcuni articoli malfatti.
Dovremmo.
Invece i ragazzi oggi seguiti e le famiglie sono nel panico, la sola paura di sapere che potresti non ricevere piu i medicinali necessari, che interrompi il tuo percorso e il tuo corpo andar dove tu non vuuoi, è uno stress pesantissimo, rovina anni di percorsi sereni.
Le soluzioni non devono essere mai politiche ma basate sulla salute dei pazienti, i percorsi controllati e i medicinali sempre monitorati.
E il servizio sanitario deve essere potenziato, con personale preparato, con centri funzionanti.
Non è possibile che oggi in italia lo stato ti permette di farti le operazioni ma nella realtà ci sono liste d attesa lunghe fino a 5 anni. Che tra le altre significano altri 5 anni di medicine..
PS che cosa centino poi gli unicorni nel titolo resta un mistero..
Laura Bianchi