Bologna... sola soletta
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Bologna... sola soletta
Ciao a tutte, perdonatemi il poco preavviso, ma solo ora ho avuto conferma che ho la possibilità di passare una serata enfemme a bologna questo mercoledì 17. Ci sarebbe qualche sorellina in zona che mi possa fare la buona azione di farmi un po' di compagnia? Altrimenti sapreste consigliarmi qualche locale per mangiare in centro che sia LBGT friendly dove possa cenare tranquillamente? Grazie
In transizione da bruco a farfalla... stadio di farfalla raggiunto!
Sono convinta che in ogni essere umano siano presenti un lato maschile e uno femminile. In accordo con la propria identità di genere sta a noi poi cercare un equilibrio tra i modi di essere. Polarizzare e reprimere un lato a vantaggio dell'altro non è corretto per noi, per la nostra salute e per chi ci sta vicino.
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Re: Bologna... sola soletta
Alla fine ce l'ho fatta!
Prima di partire, chiamo una ragazza di cui ho avuto il contatto per un makeup e mi dice che può venire addirittura in camera nell'albergo. Attendo con impazienza il giorno 17... si parte ed arrivo in orario in treno a Bologna verso le 14:30. Mi reco in albergo, mi faccio una doccia, mi depilo per bene le gambe e le mani, e mi rado a fondo la faccia, pelo e contropelo. Verso le 16:30 arriva finalmente la truccatrice, Jessica. E' feeling a prima vista, ci raccontiamo un po' di noi e comincia la fase più bella ed emozionante, quella del trucco, che lentamente ma inesorabilmente fa uscire Sonja: unghie, base e fondo tinta, correttore per la barba, ombretto, eyeliner, mascara, matita per labbra e rossetto. Poi i vestiti, parrucca e infine le scarpe. Una grande emozione per entrambe quando mi sono vista allo specchio! Per entrambe perché tutta la seduta di trucco (fino alle 18) si è svolta in grande empatia, con Jessica che sapeva raccogliere le mie emozioni e in un certo senso trasferirle nel trucco, dandomi un look sobrio ma elegante come la donna che è in me. Siccome non ero riuscita a trovare una compagnia per la serata, le chiedo se potesse farmi compagnia a cena, ma mi risponde di no poiché purtroppo era già impegnata. Ma era disponibile per un aperitivo in un bar, in compagnia però della madre, donna gentile ed aperta di mente. Non mi sono fatta problemi e sono uscita con loro, gustandomi tante emozioni: il fruscio dei collant tra le gambe, il rumore dei tacchi, il peso dei seni nel reggiseno, le delicate curve femminili che avevo assunto con il vestito ed adeguate forme sotto. Passo davanti al portiere dell'albergo che si sarà chiesto chi fossi io, ma semplicemente mi ha cortesemente salutato. Arriviamo al bar e ci sediamo, chiacchieriamo tranquillamente. Ogni tanto qualche donna più anziana mi guarda, e io ricambio lo sguardo con un bel sorriso. Le cameriere gentilissime mi servono senza problemi e imbarazzo. Alla fine dell'aperitivo mi congedo, non senza dispiacere da Jessica e dalla madre. Mi sento talmente bene e in pace che affronto una bella camminata lungo via Indipendenza fino alla piazza Maggiore, godendomi le vetrine e i monumenti, osservando la gente, poche donne sono come me, in abito o gonna e tacchi. Si fa ora di cena, mi sento sicura, i miei piedi un po' meno. Torno quindi in albergo, il portiere mi saluta sempre con cortesia e con un sorriso che sa di intesa, salgo in camera, cambio i tacchi con le ballerine. Scendo ed esploro i ristoranti in zona. Ne adocchio uno, mi avvicino al cameriere, chiedo un tavolo, lui molto cortesemente e scambiandomi per una straniera mi dice: "full". Ne trovo un altro vicino, chiedo, la cameriera gentile mi dice di attendere cinque minuti per un tavolo. Mi siedo, mangio un primo e un contorno di verdura. Le persone intorno al tavolo non mi notano, o se lo fanno, non lo danno a vedere. Alla fine della cena chiedo per il bagno, e mi rimetto delicatamente il rossetto consumato mangiando. Pago il conto, cameriera sempre molto cortese e saluto. Un'ultima passeggiata prima di tornare in albergo, ultimo saluto al portiere sempre più simpatico e complice, mi ritiro in camera e mi sdraio sul letto godendomi gli ultimi momenti di femminilità. Poi il triste rito della svestizione e dello strucco, ma con la consapevolezza e la gioia di essermi sentita piena di vita per qualche ora. Se passate a Bologna, vi consiglio caldamente di rivolgervi a Jessica per il makeup, è una compagna ed ascoltatrice oltre che una brava professionista ( posso fornire il contatto a chi interessata ).
Prima di partire, chiamo una ragazza di cui ho avuto il contatto per un makeup e mi dice che può venire addirittura in camera nell'albergo. Attendo con impazienza il giorno 17... si parte ed arrivo in orario in treno a Bologna verso le 14:30. Mi reco in albergo, mi faccio una doccia, mi depilo per bene le gambe e le mani, e mi rado a fondo la faccia, pelo e contropelo. Verso le 16:30 arriva finalmente la truccatrice, Jessica. E' feeling a prima vista, ci raccontiamo un po' di noi e comincia la fase più bella ed emozionante, quella del trucco, che lentamente ma inesorabilmente fa uscire Sonja: unghie, base e fondo tinta, correttore per la barba, ombretto, eyeliner, mascara, matita per labbra e rossetto. Poi i vestiti, parrucca e infine le scarpe. Una grande emozione per entrambe quando mi sono vista allo specchio! Per entrambe perché tutta la seduta di trucco (fino alle 18) si è svolta in grande empatia, con Jessica che sapeva raccogliere le mie emozioni e in un certo senso trasferirle nel trucco, dandomi un look sobrio ma elegante come la donna che è in me. Siccome non ero riuscita a trovare una compagnia per la serata, le chiedo se potesse farmi compagnia a cena, ma mi risponde di no poiché purtroppo era già impegnata. Ma era disponibile per un aperitivo in un bar, in compagnia però della madre, donna gentile ed aperta di mente. Non mi sono fatta problemi e sono uscita con loro, gustandomi tante emozioni: il fruscio dei collant tra le gambe, il rumore dei tacchi, il peso dei seni nel reggiseno, le delicate curve femminili che avevo assunto con il vestito ed adeguate forme sotto. Passo davanti al portiere dell'albergo che si sarà chiesto chi fossi io, ma semplicemente mi ha cortesemente salutato. Arriviamo al bar e ci sediamo, chiacchieriamo tranquillamente. Ogni tanto qualche donna più anziana mi guarda, e io ricambio lo sguardo con un bel sorriso. Le cameriere gentilissime mi servono senza problemi e imbarazzo. Alla fine dell'aperitivo mi congedo, non senza dispiacere da Jessica e dalla madre. Mi sento talmente bene e in pace che affronto una bella camminata lungo via Indipendenza fino alla piazza Maggiore, godendomi le vetrine e i monumenti, osservando la gente, poche donne sono come me, in abito o gonna e tacchi. Si fa ora di cena, mi sento sicura, i miei piedi un po' meno. Torno quindi in albergo, il portiere mi saluta sempre con cortesia e con un sorriso che sa di intesa, salgo in camera, cambio i tacchi con le ballerine. Scendo ed esploro i ristoranti in zona. Ne adocchio uno, mi avvicino al cameriere, chiedo un tavolo, lui molto cortesemente e scambiandomi per una straniera mi dice: "full". Ne trovo un altro vicino, chiedo, la cameriera gentile mi dice di attendere cinque minuti per un tavolo. Mi siedo, mangio un primo e un contorno di verdura. Le persone intorno al tavolo non mi notano, o se lo fanno, non lo danno a vedere. Alla fine della cena chiedo per il bagno, e mi rimetto delicatamente il rossetto consumato mangiando. Pago il conto, cameriera sempre molto cortese e saluto. Un'ultima passeggiata prima di tornare in albergo, ultimo saluto al portiere sempre più simpatico e complice, mi ritiro in camera e mi sdraio sul letto godendomi gli ultimi momenti di femminilità. Poi il triste rito della svestizione e dello strucco, ma con la consapevolezza e la gioia di essermi sentita piena di vita per qualche ora. Se passate a Bologna, vi consiglio caldamente di rivolgervi a Jessica per il makeup, è una compagna ed ascoltatrice oltre che una brava professionista ( posso fornire il contatto a chi interessata ).
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Re: Bologna... sola soletta
Bel racconto e bellissima esperienza veramente emozionante.
Una giornata memorabile immagino. Penso che questa tua esperienza sia il massimo per me da prendere spunto in futuro.
Al momento per diverse ragioni non me la sento di fare qualcosa del genere, un giorno spero tanto di si (pratico il crossdressing in casa segretamente).
Si trattava di una prima volta o in passato hai già fatto un uscita simile?
Fammi sapere
Sophie
Una giornata memorabile immagino. Penso che questa tua esperienza sia il massimo per me da prendere spunto in futuro.
Al momento per diverse ragioni non me la sento di fare qualcosa del genere, un giorno spero tanto di si (pratico il crossdressing in casa segretamente).
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I vestiti non hanno genere, quindi teoricamente posso indossare tutti i tacchi che voglio
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Re: Bologna... sola soletta
Brava Sonja e complimenti per l’intraprendenza
Sabina
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Io sono sempre stata come sono
anche quando non ero come sono
e non saprà nessuno come sono
perché non sono solo come sono
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Re: Bologna... sola soletta
Ciao Sophie, la scelta di uscire e di rivelarsi deve essere fatta gradualmente, almeno in mia opinione: è stata una lenta maturazione. Quando ho cominciato dopo i 40 a riscoprire il crossdressing ( dopo la fase adolescenziale attraverso la quale siamo passate tutte con la scoperta del nostro lato femminile ), mai avrei immaginato, nei primi tentativi con un paio di ballerine cinesi, i collant da discount della Pompea e i polpacci pelosi, che un giorno sarei uscita completamente enfemme! Il passo chiave, che ci dà la consapevolezza definitiva, è il makeup. Con il makeup, se fatto bene, la donna che è in te emerge prepotente ed acquisti consapevolezza e sicurezza per uscire. Nel mio caso infatti, l'uscita di Bologna non è stata la prima. La prima è stata vicino a Ferrara, dove mi sono recata presso l'unica attività commerciale in Italia ( avrai già capito quale ) che propone il servizio completo: makeup, vestizione ed uscita. Quel makeup, fatto in modo professionale, insieme alla compagnia di una persona esperta, mi ha dato la forza per uscire senza paure e timori. Da allora sono uscita fuori 5 volte, alcune da sola, altre in compagnia. Ma tutte sempre dopo essere stata truccata in modo professionale ( purtroppo non ho acquisito la manualità per farlo da sola, del resto non ho la possibilità di farlo in casa nella mia zona ). Quindi, prenditi i tuoi tempi e effettua il tuo percorso con calma e vedrai che i risultati arriveranno. Non reprimere la donna che è in te: fa parte di noi ed è importante per il nostro benessere fisico e psichico.Sophie23 ha scritto: ↑sabato 27 aprile 2024, 16:38 Bel racconto e bellissima esperienza veramente emozionante.
Una giornata memorabile immagino. Penso che questa tua esperienza sia il massimo per me da prendere spunto in futuro.
Al momento per diverse ragioni non me la sento di fare qualcosa del genere, un giorno spero tanto di si (pratico il crossdressing in casa segretamente).
Si trattava di una prima volta o in passato hai già fatto un uscita simile?
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Re: Bologna... sola soletta
Ti ringrazio molto! Spero che in futuro ci possano essere occasioni per un'uscita insieme quando ritornerò a Bologna ( ci passo spesso per lavoro).
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Re: Bologna... sola soletta
Capisco, molto interessante. è probabile che avrò bisogno anch'io di qualcuno che mi trucchi e almeno una volta provare il servizio completo. Al momento provo solo vestiti e scarpe (più le scarpe diciamo) e sarei già apposto così, però mi interesserebbe un giorno vedermi en femme.Sonja-40 ha scritto: ↑lunedì 29 aprile 2024, 23:15
Ciao Sophie, la scelta di uscire e di rivelarsi deve essere fatta gradualmente, almeno in mia opinione: è stata una lenta maturazione. Quando ho cominciato dopo i 40 a riscoprire il crossdressing ( dopo la fase adolescenziale attraverso la quale siamo passate tutte con la scoperta del nostro lato femminile ), mai avrei immaginato, nei primi tentativi con un paio di ballerine cinesi, i collant da discount della Pompea e i polpacci pelosi, che un giorno sarei uscita completamente enfemme! Il passo chiave, che ci dà la consapevolezza definitiva, è il makeup. Con il makeup, se fatto bene, la donna che è in te emerge prepotente ed acquisti consapevolezza e sicurezza per uscire. Nel mio caso infatti, l'uscita di Bologna non è stata la prima. La prima è stata vicino a Ferrara, dove mi sono recata presso l'unica attività commerciale in Italia ( avrai già capito quale ) che propone il servizio completo: makeup, vestizione ed uscita. Quel makeup, fatto in modo professionale, insieme alla compagnia di una persona esperta, mi ha dato la forza per uscire senza paure e timori. Da allora sono uscita fuori 5 volte, alcune da sola, altre in compagnia. Ma tutte sempre dopo essere stata truccata in modo professionale ( purtroppo non ho acquisito la manualità per farlo da sola, del resto non ho la possibilità di farlo in casa nella mia zona ). Quindi, prenditi i tuoi tempi e effettua il tuo percorso con calma e vedrai che i risultati arriveranno. Non reprimere la donna che è in te: fa parte di noi ed è importante per il nostro benessere fisico e psichico.
Quando finalmente potrò sperimentare ti scriverò per sapere in quali posti andare; io abito vicino a Bologna comunque :)
Grazie
Sophie
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Re: Bologna... sola soletta
Di nulla Sophie. In ogni caso nel centro di Bologna puoi passeggiare tranquilla, l'importante è avere un look normale, senza eccessi.Sophie23 ha scritto: ↑martedì 30 aprile 2024, 8:44
Capisco, molto interessante. è probabile che avrò bisogno anch'io di qualcuno che mi trucchi e almeno una volta provare il servizio completo. Al momento provo solo vestiti e scarpe (più le scarpe diciamo) e sarei già apposto così, però mi interesserebbe un giorno vedermi en femme.
Quando finalmente potrò sperimentare ti scriverò per sapere in quali posti andare; io abito vicino a Bologna comunque :)
Grazie
Sophie
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