Ma non è nemmeno con le imposizioni che ci si riesce. Si corre il rischio di ottenere l'effetto contrario, oltre che dimostrare di non conoscere l'animo umano e le evoluzioni del pensiero comune. Pensate forse che dopo la Rivoluzione Francese le cose si siano sistemate dopo un mese? E... no, non si è passati dalla monarchia alla repubblica in pochi giorni, né da Claudio Villa agli Stones.Martina To ha scritto:Non riesco a capire come si possa fare un salto in avanti sulla scala dell'evoluzione civile a piccoli passi. Proprio non ci arrivo.
Pensate al razzismo: M. L. King aveva espresso il suo sogno più di 50 anni fa e, nonostante la stragrande maggioranza delle persone abbia riconosciuto le sacrosante istanze civili delle minoranze etniche (cosa insegnatami dalle suore alle elementari, altro che retrograde), c'è sempre qualche rigurgito razzista.
Non solo, ma c'è pure un razzismo di ritorno causato proprio da imposizioni dall'alto, e mi riferisco al fenomeno dell'immigrazione. La cosa sta avvenendo pure nella mia città, da sempre considerata immune a rigurgiti razzisti, visto che fu proprio popolata dagli immigrati di tutte le etnie e religioni, secoli fa, e che detiene il singolare record di non avere MAI avuto un ghetto ebraico.
Questa cosa è sottolineata anche dalla stampa locale, la quale, oltre ad esternare perplessità per la dichiarazione del vice sindaco (casomai può essere anacronistico il pensiero che la famiglia tradizionale debba essere l'unico tipo di famiglia concepibile, non l'idea di famiglia tradizionale stessa) e maggior perplessità nei confronti del capo della comunità africana, il quale chiede l'abolizione del crocifisso e la soppressione del presepe a Natale ma non vuole trans, ricorda che quando ci sono di mezzo i bambini si corre il rischio di combinare disastri, sia pure con le migliori intenzioni.