Monica Poli ha scritto:A me interessa molto il punto di vista di Angela.
Le dice: "Il mio eccitamento consiste proprio nel continuare a sentirmi maschio sotto tutta quell'impalcatura esteriore, senza nessunissimo interesse a voler provare altre cose che competono alle donne".
Io penso che il punto critico stia qui.
Angela, come afferma, non ha nessunissimo interesse a voler provare altre cose. Questo significa che "le bastano" quelle che prova. In pratica è quello il suo confine.
Un confine che magari per altre persone, totalmente estranee, rappresenta già una terribile perversione di stampo omosessuale da evitare ad ogni costo. Perché, come si sa, tutto è relativo.
Fatto sta che il suo interesse a provare cose che competono alle donne si limita all'usare vestiti, trucchi, scarpe col tacco, e magari alle uscite tra la gente con quell’impalcatura.
Questo per dire che il "confine" di Angela è relativo alla sua persona, e che per altre persone quel suo personale confine è già una perversione omosessuale mentre altre ancora sarebbero disponibili, con le stesse modalità e per le stesse ragioni di Angela, a spostare quel confine ben più avanti. Perché questi confini non sono assoluti ma relativi e personali.
Ciò significa che non è possibile stabilire attraverso gli atti, i comportamenti e le azioni delle persone fino a che punto si è etero e da quale punto in poi si è "omo", né si può prendere come riferimento il proprio personale punto di vista e le proprie convinzioni.
Lo si può stabilire solo ed unicamente attraverso le proprie intime percezioni, attraverso i propri sentimenti e analizzando le proprie attrazioni.
HAI TRADOTTO IN PAROLE IL MIO PENSIERO