Le cause del travestitismo

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sylvix
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da sylvix »

dream62 ha scritto:Credo che la nostra parte femminile coincida quasi sempre con il lato bello del nostro carattere, perchè spesso riversiamo in essa tutte le buone speranze, la voglia di riscatto, di rivincita che non siamo riusciti a conquistare nei nostri panni natii.
Che poi culmina, nel mio caso, a denigrare e disprezzare la parte maschile.
Stefy
non è il caso mio, anche perchè mi travesto da una vita, dai tempi in cui il senso del domani era qualcosa di appena percettibile.
non ho un bel carattere, lo ammetto, ma non disprezzo i panni maschili, affatto, magari mi curo molto meno di un tempo fondamentalmente perchè sono arrivato un punto in cui posso permettermelo.
le conquiste ci sono state, da un punto di vista materiale e in parte anche sul piano morale; ma la vera sconfitta è quella contro il tempo, quando ti accorgi che gli anni passano in un eterno presente entropico svelando, sartrianamente, l'esistenza.
ma è la non-necessità di qualcosa che mi sconfigge: il vedere negozi pieni di cose che non mi servono, il visitare una miriade di posti che non m'appartengono, il leggere notizie che non mi toccano, inutili istanze in una perenne sommatoria di squallore.
gli interessi sono sempre meno, devastati dalle politiche del terrore: sono praticamente agli arresti domiciliari volontari.
in mezzo a questa palude, lo stare al femminile è ancora un sogno a occhi aperti, un irraggiungibile attuale, per ingannare il tempo e anche me stesso.
jeg taler ikke dansk!

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Monica Poli
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Monica Poli »

Un po' come una droga, cui sai di poter ricorrere quando la desideri e che non ti tradirà mai perché mai l'ha fatto.
E anche se sei consapevole che si tratta di una cosa sterile ed effimera che non ti aiuterà mai veramente, ti ci abbandoni comunque svelando la tua umana debolezza.
La femminilizzazione è la mia vacanza dall'essere uomo.

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gisella.31
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da gisella.31 »

E quindi,

nonostante la non ereditabilità (..almeno indimostrata finora)
le stime mostrano significativa prevalenza (2-4% dei maschi).

Non può essere un accidente
Non puó essere un caso fuori da ogni logica.

Centinaia di milioni di persone che perpretano questo "segreto" in pressochè tutte le culture e società.
Il "tabù" (i maschi non copiano l'aspetto femminile, anzi cercano di distinguersi) persiste nella storia (...chissà perchè) per essere messo in discussione da individui (con tutti i rischi annessi e connessi) che oggettivamente ne ricavano "solo" un piacevole aumento della concentrazione di qualche ormone (dopamina, adrenalina, ossitocina...) che la partita di calcio o l'hobby preferito non puó certo dare.
...Roba da matti

P.S. Quanto sopra non credo valga per chi si "sente donna" ma solo per chi "deve" travestirsi
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Kri
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Kri »

Personalmente io condivido il contenuto del primo post..descrive quella che è la mia evoluzione

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serenabi84
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da serenabi84 »

Ci ho messo un po' a leggere tutto (ultimamente la mia presenza sul forum è un po' altalenante), ma ecco alcune risposte.

@Nanà: Il documento che ho scaricato è del 2013. Non so se ci siano state revisioni successive. L'ho trovato facilmente cercando "DSM-V pdf" su google, o qualcosa di simile.

Ho letto uno scambio molto interessante fra Nanà e Claudio, commentato in maniera impeccabile da Veronica.
Riporto solo lo scambio (è più facile da quotare):
Monica Poli ha scritto:
Nanà ha scritto:
Monica Poli ha scritto:Comunque di tutto questo una delle cose che ho trovato più interessanti è il concetto secondo cui il fenomeno del travestitismo, del feticismo ecc. sarebbe da considerarsi un disturbo (patologico?) nel caso in cui sia in grado di disturbare l'individuo nella propria esistenza, creandogli problemi di rapporti interpersonali, esistenziali e di conflittualità con sé stesso.
Se invece l'individuo lo vive con serenità la propria particolarità, senza angosce e senza conflitti interiori non c'è motivo di considerarlo un disturbo, perché non disturba proprio nulla e nessuno a parte certi idioti.
si ma se lo facciamo di nascosto è ovvio che non disturba.
vacci a lavoro vestita da donna e vedi come disturba te testo e gli altri.

quindi è un disturbo in quanto ti costringe ad uno sdoppiamento.
e vivere uno sdoppiamento non è una passeggiata.

secondo me.. poi certo trovi l' equilibrio in tutto anche nei disturbi..
chiamiamoli disturbi equilibrati .
No, attenzione... Qui bisogna distinguere bene.
Se si parla di travestitismo inteso come desiderio e piacere di divertirsi a travestirsi da donna facendolo occasionalmente in casa propria od uscendo in solitaria o con amici è un conto.
Se si parla di necessità di esprimere un proprio "io" profondo attraverso indumenti ed accessori da donna e di bisogno di vivere una propria vita al femminile è un altro conto.
Nel secondo caso a mio avviso non si tratta più di travestitismo bensì un reale disturbo della personalità e di un problema importante di identità.
In questo scambio, e nella successiva risposta di Veronica, si riassume tutto il mio pensiero attuale:
Punto di partenza: Non è un disturbo se lo vivi serenamente. Ottima l'obiezione di Nanà, ed altrettanto ottima la risposta di Claudio: esistono due casi diversi da distinguere.
Il DSM-V, infatti, li tratta separatamente, parlando in un caso di "disordine da travestimento" e nell'altro di "disforia di genere". Si tratta di un modello semplificativo di massima, ma si da per scontato che esistono sfumature (un po' come quando studi i gas ideali in chimica, e poi scopri che le eccezioni sono più delle regole). C'è quindi il "bianco sporco", e soprattutto il "bianco porco" :)

Penso che abbiamo raggiunto un'ottima sintesi. Discussione davvero interessante e costruttiva!
Sabrina

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crossconsuelo
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da crossconsuelo »

serenabi84 ha scritto:Ci ho messo un po' a leggere tutto (ultimamente la mia presenza sul forum è un po' altalenante), ma ecco alcune risposte.

In questo scambio, e nella successiva risposta di Veronica, si riassume tutto il mio pensiero attuale:
Punto di partenza: Non è un disturbo se lo vivi serenamente. Ottima l'obiezione di Nanà, ed altrettanto ottima la risposta di Claudio: esistono due casi diversi da distinguere.
Il DSM-V, infatti, li tratta separatamente, parlando in un caso di "disordine da travestimento" e nell'altro di "disforia di genere". Si tratta di un modello semplificativo di massima, ma si da per scontato che esistono sfumature (un po' come quando studi i gas ideali in chimica, e poi scopri che le eccezioni sono più delle regole). C'è quindi il "bianco sporco", e soprattutto il "bianco porco" :)

Penso che abbiamo raggiunto un'ottima sintesi. Discussione davvero interessante e costruttiva!
Il Travestitismo in sé non è un disturbo, anzi io sono orgogliosa di essere Cd: il disturbo nasce perché mia moglie non mi accetta, al lavoro non posso andare en femme ecc. Se una persona riuscisse ad esprimere se stessa sempre allora ci sarebbe veramente la voglia di vivere: oramai la mia aspirazione principale non è più avere tanti soldi, ma potere esprimere la propria personalità sempre.
Consuelo Manero de Mèrida
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Quítame el pan si quieres
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Monica Poli
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Monica Poli »

serenabi84 ha scritto:Ci ho messo un po' a leggere tutto (ultimamente la mia presenza sul forum è un po' altalenante), ma ecco alcune risposte.

@Nanà: Il documento che ho scaricato è del 2013. Non so se ci siano state revisioni successive. L'ho trovato facilmente cercando "DSM-V pdf" su google, o qualcosa di simile.

Ho letto uno scambio molto interessante fra Nanà e Claudio, commentato in maniera impeccabile da Veronica.
Riporto solo lo scambio (è più facile da quotare):
Monica Poli ha scritto:
Nanà ha scritto:
Monica Poli ha scritto:Comunque di tutto questo una delle cose che ho trovato più interessanti è il concetto secondo cui il fenomeno del travestitismo, del feticismo ecc. sarebbe da considerarsi un disturbo (patologico?) nel caso in cui sia in grado di disturbare l'individuo nella propria esistenza, creandogli problemi di rapporti interpersonali, esistenziali e di conflittualità con sé stesso.
Se invece l'individuo lo vive con serenità la propria particolarità, senza angosce e senza conflitti interiori non c'è motivo di considerarlo un disturbo, perché non disturba proprio nulla e nessuno a parte certi idioti.
si ma se lo facciamo di nascosto è ovvio che non disturba.
vacci a lavoro vestita da donna e vedi come disturba te testo e gli altri.

quindi è un disturbo in quanto ti costringe ad uno sdoppiamento.
e vivere uno sdoppiamento non è una passeggiata.

secondo me.. poi certo trovi l' equilibrio in tutto anche nei disturbi..
chiamiamoli disturbi equilibrati .
No, attenzione... Qui bisogna distinguere bene.
Se si parla di travestitismo inteso come desiderio e piacere di divertirsi a travestirsi da donna facendolo occasionalmente in casa propria od uscendo in solitaria o con amici è un conto.
Se si parla di necessità di esprimere un proprio "io" profondo attraverso indumenti ed accessori da donna e di bisogno di vivere una propria vita al femminile è un altro conto.
Nel secondo caso a mio avviso non si tratta più di travestitismo bensì un reale disturbo della personalità e di un problema importante di identità.
In questo scambio, e nella successiva risposta di Veronica, si riassume tutto il mio pensiero attuale:
Punto di partenza: Non è un disturbo se lo vivi serenamente. Ottima l'obiezione di Nanà, ed altrettanto ottima la risposta di Claudio: esistono due casi diversi da distinguere.
Il DSM-V, infatti, li tratta separatamente, parlando in un caso di "disordine da travestimento" e nell'altro di "disforia di genere". Si tratta di un modello semplificativo di massima, ma si da per scontato che esistono sfumature (un po' come quando studi i gas ideali in chimica, e poi scopri che le eccezioni sono più delle regole). C'è quindi il "bianco sporco", e soprattutto il "bianco porco" :)

Penso che abbiamo raggiunto un'ottima sintesi. Discussione davvero interessante e costruttiva!
Il punto centrale è quello di comprendere se queste "sfumature" stiano all'interno di ciascun caso (travestitismo e
disforia di genere) oppure se stiano ad indicare un'evoluzione che dal travestitismo porta alla disforia di genere.
Se, come dice Serena, il DSM-V tratta separatamente i due casi, parlando in un caso di "disordine da travestimento" e nell'altro di "disforia di genere", a mio parere le "sfumature" hanno un senso solo quando si parla di travestitismo, poiché (lo sappiamo bene noi) questo si manifesta sotto diverse forme che dipendono da una miriade di fattori. Si va dall'uomo che soddisfa il proprio bisogno occasionalmente ed all'insaputa di tutti tra le mura di casa a quello che, libero da impegni familiari e soprattutto da inibizioni, vive la propria vita essenzialmente in versione femminile con in mezzo un'infinità di gradazioni.
Nel caso di disforia, secondo la mia opinione non ci possono essere sfumature poiché non esiste un disturbo "lieve" ec un disturbo "forte". O questo disturbo c'è oppure non c'è. Affermare di avere una disforia lieve è un po' come dire di essere incinte ma solo un po'.
Poiché sarebbe un caso assolutamente raro e quindi piuttosto improbabile quello di un uomo attratto dal travestitismo che sia anche disforico, è possibile che, come dice bene Veronica, una delle tante sfumature particolarmente "virulenta" di travestitismo possa essere scambiata per la manifestazione di una disforia di genere.
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gisella.31
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da gisella.31 »

Non so se vi capisco fino in fondo. Capisco bene che s'intende che:
o le due sfumature descrivono due "gaussiane" separate (per dire due popolazioni con mille sfumature e gradazioni diverse ma di fatto distinte anche se magari agli estremi tendono a sovrapporsi)
o si tratta di un percorso continuo in cui si evolve piú o meno rapidamente.

Me ne viene una domanda che veramente avevo già fatto in altro contesto (in cui peró ho ricevuto poche risposte), nel caso di DIG, o piú in generale nel caso di chi si sente profondamente donna: si sente l'eccitazione tipica del crossdresser (..al netto del diventare vecchiotti e dell'assuefazione)?

Ritengo infatti che una donna non si ecciti travestendosi (ma noi si) ...e ad evitare fraintendimenti piú o meno superficiali specifico meglio dicendo che una donna non si eccita mettendo la gonna ma potrebbe eccitarsi mettendo lingerie e pensando all’imminente “dopo”, noi siamo eccitati dall'indossare una gonna senza che “un’altra persona” entri in gioco.
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Monica Poli »

gisella.31 ha scritto:Non so se vi capisco fino in fondo. Capisco bene che s'intende che:
o le due sfumature descrivono due "gaussiane" separate (per dire due popolazioni con mille sfumature e gradazioni diverse ma di fatto distinte anche se magari agli estremi tendono a sovrapporsi)
o si tratta di un percorso continuo in cui si evolve piú o meno rapidamente.

Me ne viene una domanda che veramente avevo già fatto in altro contesto (in cui peró ho ricevuto poche risposte), nel caso di DIG, o piú in generale nel caso di chi si sente profondamente donna: si sente l'eccitazione tipica del crossdresser (..al netto del diventare vecchiotti e dell'assuefazione)?

Ritengo infatti che una donna non si ecciti travestendosi (ma noi si) ...e ad evitare fraintendimenti piú o meno superficiali specifico meglio dicendo che una donna non si eccita mettendo la gonna ma potrebbe eccitarsi mettendo lingerie e pensando all’imminente “dopo”, noi siamo eccitati dall'indossare una gonna senza che “un’altra persona” entri in gioco.
Hai centrato la questione.
Solitamente le persone cui è stata scoperta una disforia di genere affermano che non hanno mai provato eccitazione sessuale nell indossareaa indumenti femminili ma di farlo perché lo percepiscono come il loro abbigliamento naturale.
Ma ci sono alcune persone che, pur ricordando una sorta di eccitazione sessuale in età adolescenziale, affermano di avere una disforia di genere.
A questo punto ci sono solo due possibilità: o esiste una correlazione tra travestitismo e disforia, per cui il primo può evolvere nella seconda, oppure un disordine da travestimento è stato scambiato per disforia difendere.
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Prugna
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Re: Le cause del travestitismo

Messaggio da Prugna »

Non mi dilungo , che ne abbiamo parlato a iosa , e ciascuna partendo dalle proprie personali esperienze e/o pulsioni . Aggiungo , e suggerisco , di valutare il fenomeno anche come conseguenza di autoginefilia , teoria e termine non a caso vituperati nel dibattito fra le frange più estreme ed ideologizzate del pensiero LGBTQ , che ritengono degradante accomunare chi si sente affetto da DIG con chi pratica , ed in sè venera , un crossdressing eseguito in maniera perfezionistica armonizzando l' aspetto esteriore, e talvolta anche qualche carattere sessuale secondario , al sesso che si vuol rappresentare giungendo di fatto sulla linea di confine fra CD e DIG , e talvolta varcandola . Dolente . ma ci risiamo colle mille sfumature , che le tante/troppe sfaccettature della psiche non si scalettano col righello..

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