Hotel enfemme
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Re: Hotel enfemme
Fondamentalmente agli alberghi gli frega qualcosa solo se sembri una squillo in cerca per il resto ne hanno e ne vedono di tutti i colori e quindi una travestita o CD in piu' o meno non gli fa' nulla .Tornando a bomba sull'argomento iniziale il tizio del racconto abita in un paese Calabrese , sicuramente per lui i GAY sono quelli cha visto di sfuggita in TV su qualche servizio sul GAY Pride oppure le prostitute Brasiliane dello scandalo Marrazzo e onde evitare di trovarsi a gestire una situazione che secondo lui non avrebbe saputo gestire , magari ha pensato che questi arrivavano vestiti da Clown quindi immaginandosi le prese per i fondelli dei suoi amici al Bar , ha fatto questa figuraccia nazionale ....... Onestamente conoscendo come ragionano in certi paesi non me la sento di condannarlo, la cosa sarebbe potuta accadere anche in qualche paese del Nord , poi alla fine la cosa e' servita per portare alla luce nazionale un problema che oggettivamente potrebbe verificarsi ovunque e visto il risalto nazionale alla fine la prossima volta risponderanno semplicemente che non hanno posto oppure per imprevisti le camere non sono piu' disponibili evitandosi la Gogna Nazionale ...........
- strano72
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Re: Hotel enfemme
Sottoscrivo.LauraB ha scritto:Ribalto un attimo il punto di vista..
Io non andrei mai in un esercizio il cui l'esercente è un troglodita...
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Re: Hotel enfemme
Tutto stà nel modo in cui ci si comporta e ci si veste. Ho frequentato alberghi, ristoranti , discoteche vestita da donna e spesso con la mia compagna al seguito. E quasi sempre con altre travestite al seguito. Gonne corte, ma decenti, nessun esibizionismo provocatorio, comportamento rispettoso verso tutti. A volte abbiamo perfino potuto parlare e confrontarci con altri avventori e la cosa è stata perfino piacevole ed istruttiva. Spesso abbiamo perfino stupito persone che immaginavano un mondo trav pieno di perversione, vizio e volgarità.
Quindi credo che uscire en femme e andare ovunque si a importante per la nostra salute, la dignità dele movimento e per aiutare gli altri a comprendere la nostra realtà.
Che poi ci siano persone che non sono in grado di capire e tollerare il nostro modo di vivere, è un fatto con cui dobbiamo fare i conti. Se sono gli albergatori o baristi, commesse di abbigliamento o parrucchiere, non cambia niente. Fa parte del gioco.
Betty
Quindi credo che uscire en femme e andare ovunque si a importante per la nostra salute, la dignità dele movimento e per aiutare gli altri a comprendere la nostra realtà.
Che poi ci siano persone che non sono in grado di capire e tollerare il nostro modo di vivere, è un fatto con cui dobbiamo fare i conti. Se sono gli albergatori o baristi, commesse di abbigliamento o parrucchiere, non cambia niente. Fa parte del gioco.
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Utente bannato
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Re: Hotel enfemme
Care amiche, è un sacco di tempo che non intervengo: non perché Consuelo ha cambiato vita. I motivi sono molteplici e non sto a tediarvi anche perché non è il tema di questa discussione. Il problema è: entrare en femme in un locale. Vediamo cosa può succedere:
1) Uno o una (come si vuole) entra en femme, ma è agghindata talmente bene che non succede niente. Conosco qualche amica che passa da Male a Female indifferentemente. Anche se il gestore del bar è troglodita non accade nulla perché semplicemente non se ne accorge
2) Uno o una (come si vuole) entra en femme, ma pur avendo cercato di apparire donna il più possibile, non riesce (mio caso). Però è carnevale e, allora, entra in gioco il periodo favorevole. Tutto fila liscio (anzi qualche volta arriva anche il "complimento")
3) Uno o una (come si vuole) entra en femme, ma pur avendo cercato di apparire donna il più possibile, non riesce al 100% . E' però assieme a due amiche (donne bio), ebbene ho notato che "l'effetto branco", a volte è vincente. E' raro però capitare in una situazione simile: a me è capitato tre mesi fa in una piazza di Padova. Una mia amica ha preso un tavolino, subito dopo sono arrivata in compagnia dell'altra. Abbiamo atteso il cameriere, fatto le ordinazioni e consumato poi le bevande conversando normalmente. Il cameriere mi ha fissato, ma ha fatto il suo lavoro; ho notato solo un'occhiata insistente che proveniva da un altro tavolo (e forse un sogghigno). Niente più. Il mio abbigliamento era femminile, ma non appariscente (gonna, collant normali, stivali, camicetta e giacchetta).
Come si vede possono entrare in gioco altri fattori: estrema abilità dell'individuo, periodo favorevole, "effetto branco".
Tornando alla normalità, però posso assicurarvi, che in Italia siamo ancora molto indietro e personalmente avrei molte perplessità entrare sola i un locale perché si è sempre nel dubbio di cosa possa accadere.
D'Altra parte però è anche difficile trovare un locale (perlomeno nella mia zona) dove invece posso incontrare delle mie amiche en femme dove passare un pomeriggio insieme. Che dire? Speriamo nel futuro.
1) Uno o una (come si vuole) entra en femme, ma è agghindata talmente bene che non succede niente. Conosco qualche amica che passa da Male a Female indifferentemente. Anche se il gestore del bar è troglodita non accade nulla perché semplicemente non se ne accorge
2) Uno o una (come si vuole) entra en femme, ma pur avendo cercato di apparire donna il più possibile, non riesce (mio caso). Però è carnevale e, allora, entra in gioco il periodo favorevole. Tutto fila liscio (anzi qualche volta arriva anche il "complimento")
3) Uno o una (come si vuole) entra en femme, ma pur avendo cercato di apparire donna il più possibile, non riesce al 100% . E' però assieme a due amiche (donne bio), ebbene ho notato che "l'effetto branco", a volte è vincente. E' raro però capitare in una situazione simile: a me è capitato tre mesi fa in una piazza di Padova. Una mia amica ha preso un tavolino, subito dopo sono arrivata in compagnia dell'altra. Abbiamo atteso il cameriere, fatto le ordinazioni e consumato poi le bevande conversando normalmente. Il cameriere mi ha fissato, ma ha fatto il suo lavoro; ho notato solo un'occhiata insistente che proveniva da un altro tavolo (e forse un sogghigno). Niente più. Il mio abbigliamento era femminile, ma non appariscente (gonna, collant normali, stivali, camicetta e giacchetta).
Come si vede possono entrare in gioco altri fattori: estrema abilità dell'individuo, periodo favorevole, "effetto branco".
Tornando alla normalità, però posso assicurarvi, che in Italia siamo ancora molto indietro e personalmente avrei molte perplessità entrare sola i un locale perché si è sempre nel dubbio di cosa possa accadere.
D'Altra parte però è anche difficile trovare un locale (perlomeno nella mia zona) dove invece posso incontrare delle mie amiche en femme dove passare un pomeriggio insieme. Che dire? Speriamo nel futuro.
Consuelo Manero de Mèrida
Princesa de la Extremadura
Quítame el pan si quieres
quítame el aire, pero
no me quites tu risa.
https://www.youtube.com/channel/UCKyJVr ... DFORUYsHNw" onclick="window.open(this.href);return false;
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Re: Hotel enfemme
la puntualizzazione di Susy e' interessante,tanto che l'ho copiata e incollata,se il gestore ha allontanato i clienti solo per il fatto del loro modo di essere,be questo non fa piu' scalpore,in fatto di arretratezza di certi temi.Pero' volevo porre questo quesito,ripeto non e' un mio punto di vista,ma un punto di domanda,e se il gestore avesse allontanato i clienti perche il loro aspetto(penso femminile) non coincidesse su quello del documento? certo con un buon senso si sarebbe fatta passare la cosa,ma c'e' chi e' molto fiscale.(se fosse stato questo il motivo)
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Re: Hotel enfemme
sinceramente riguardo al post caricato da Susy, hanno perfettamente ragione ad aver preso le distanze da quell'albergatore, altro discorso è invece la questione di andare in locali pubblici: a mio parere chiunque è libero di andare dove vuole con una unica ed basilare limitazione: "la mia libertà finisce dove inizia la tua"
con questo voglio dire che in un luogo pubblico chiunque omo, lesbo, trans, CD, "normali" possono andarci mantenendo un comportamento consono ed educato sia da una parte che dall'altra
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Re: Hotel enfemme
Io non mi sento di consigliare o sconsigliare niente a nessuno.claudiapc ha scritto: .....
con questo voglio dire che in un luogo pubblico chiunque omo, lesbo, trans, CD, "normali" possono andarci mantenendo un comportamento consono ed educato sia da una parte che dall'altra
Però posso portare il mio contributo basato sull'esperienza di quasi un centinaio di uscite enfemme negli ultimi 4 anni. Comincia ad essere un numero significativo, direi.
Sono uscita da sola e in compagnia di donne bio, T* e uomini, di giorno e di sera, a Milano , Torino, Roma e in cittadine di provincia di Lombardia, Veneto, e Lazio.
Ho frequentato alberghi, ristoranti, pizzerie, bar e fast food.
Ho visitato mostre, musei, chiese e sono stata a teatro.
Ho fatto acquisti in grandi centri commerciali e negozietti di tutti i tipi.
Mi sono spostata in macchina, treno, metropolitana e tram.
Infine ho fatto pipì in tutti i bagni delle donne dei negozi qui descritti.
Non ho mai avuto problemi, nessuno si è mai rifiutato di servirmi o farmi entrare da qualche parte.
Nota che per quanto io faccia del mio meglio per apparire femminile, la mia carrozzeria maschile si nota eccome.
Conclusione?
Limitatamente alle zone del centro-nord che ho frequentato, mi sento di dire che una persona T* o CD ben curata nell'aspetto, con abbigliamento adeguato e con modi educati può andare dappertutto senza problemi.
Sono consapevole che prima o poi potrei incappare in qualche disavventura, ma se capitasse a questo punto direi che è un caso isolato e non la norma di un "paese arretrato".
Baci
Susanna
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Re: Hotel enfemme
Concordo con le osservazioni di Consuelo. Solo sull ultima frase io sono più ottimista, perlomeno per la zona di verona e provincia.
Alla fine non posso che confermare le impressioni di Susy, si puo andare proprio dappertutto...
Fermo restando che il comportamento consono è richiesto ad ogni persona, omo, bi, lesbo non sono generalmente riconoscibili in quanto tali, quindi non avrebbero alcun problema, sono i cd e T al massimo che potrebbero aver problemiclaudiapc ha scritto:in un luogo pubblico chiunque omo, lesbo, trans, CD, "normali" possono andarci mantenendo un comportamento consono ed educato sia da una parte che dall'altra
Alla fine non posso che confermare le impressioni di Susy, si puo andare proprio dappertutto...
Laura Bianchi
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Re: Hotel enfemme
questo è normale, per me vale lo stesso nella mia zona. Però il lago lo frequento, e da quando ho eliminato la parrucca qualche (parecchi) patema ce l ho. Sicuramente a verona giro assolutamente tranquilla.Federica ha scritto:Beata te, io vivendo in periferia e conoscendo persone e locali.....non starei rilassata ad entrare nei locali qui.
Con i miei capelli finora ho solo due incontri con conoscenti.. inutile dire che ho cambiato posto in un amen
PS gli occhiali da sole vanno sempre bene..
Laura Bianchi
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Re: Hotel enfemme
di hotel in giro per il mondo ne ho girati tantissimi, praticamente ci ho vissuto in certi periodi della mia vita.
eppure, a memoria, non ho mai notato travestiti, e difficilmente mi sfuggono questi dettagli.
la statitistica nel lungo termine, poi, condanna ogni possibilità di svista.
eppure, a memoria, non ho mai notato travestiti, e difficilmente mi sfuggono questi dettagli.
la statitistica nel lungo termine, poi, condanna ogni possibilità di svista.
jeg taler ikke dansk!