Il sogno

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maxima
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Re: Il sogno

Messaggio da maxima »

Altro che noia leggere il tuo racconto: è stato davvero emozionante; anch'io l'ho letto tutto d'un fiato e attendo il seguito... Naturalmente hai dimostrato di essere decisamente di un altro livello (non dico statura.. : Chessygrin : ). La tua determinazione e la tua sicurezza sono davvero invidiabili (come le tue gambe, del resto : Thumbup : ).
Non posso non ripensare a quella sera di inverno che, proprio trovandomi nella tua città, fui spinto a trascorrere gli scampoli di una serata in giro per i portici di piazza castello indossando un maxipull a mo' di vestitino, su un paio di collant coprenti neri, abbinati ai miei adorati tronchetti tacco 10... Il tutto rigorosamente con la mia faccia, senza trucco. Quindi direi en-homme. Ricordo le mie sensazioni quando entrai in un bar per un caffè... bellissimo. Non potei non pensare alle tue uscite in vero CD; dissi che forse era davvero l'aria di Torino... però era inverno, era mezzanotte e per le strade c'era poca gente... posso solo immaginare ciò che hai provato entrando fiero nel concessionario delle Rolls Royce da indossare sulle gambe!
Un grandissimo abbraccio,
Maxima

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virgolette
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Re: Il sogno

Messaggio da virgolette »

Grazie Ragazze,

non mi aspettavo tante testimonianze... ma fa davvero piacere.
Si, avete ragione: considero le calze Wolford come delle Rolls Royce e poterle acquistare in negozio, vestito a modo mio è stato sublime.
In questi giorni sto facendo il turno di pomeriggio ed il caldo è opprimente, per cui non vi prometto di pubblicare il seguito a breve, ma datemi qualche giorno e vi stupirò. Come dite ? da me vi aspettate qualsiasi cosa ? Non si può mai sapere.

Un abbraccio a tutte e a presto, magari con una o due foto scattate in casa per mostrare solo l'abbigliamento.
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Cucciola
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Re: Il sogno

Messaggio da Cucciola »

Ciao Davide
ho letto solo adesso il tuo racconto.

A parte trovarlo molto ben scritto e avvincente, per me che ti conosco ho percorso con te passo passo tutto il tragitto e ho goduto del tuo sorrisone trionfante, ancor di più della soddisfazione di sentire le risatine dei commercianti al tuo passaggio, infondo amico mio come si dice " Il riso abbonda sulla bocca degli stolti".

Aspetto il resto e magari anche qualche fotina.

Baci Cucciola
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Andrea
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Re: Il sogno

Messaggio da Andrea »

Sono di corsissima per impegni familiari e quindi saro' telegrafica ma ci tenevo a dirti che ho letto il racconto tutto di un fiato perche' lo aspettavo ed ero sicura che sarebbe stato bellissimo.

Sono felicissima per te: l'acquisto da Sary Calze rimarra' nello storico di xdress come un momento tra i piu' significativi!

Un bacione

Very
L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)

La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)

Eva

Re: Il sogno

Messaggio da Eva »

Una piccola sgambata per un uomo (data la tua falcata), un grande balzo per il pure crossdressing.

Celeste

Re: Il sogno

Messaggio da Celeste »

Anche a me è piaciuto molto il tuo racconto. Mi ispira libertà, volontà, coraggio, determinazione, simpatia, cura dei dettagli e attenzione verso i sogni.
Pur non avendo molta esperienza pratica con i vestiti femminili, il mio terzo paio di collant (comprato online perché sono ancora fifona) è stato proprio di quella marca, non sapevo che fosse famosa... quando hai parlato di questo negozio, hai fatto sognare anche me...
Tra quelli che ridono, forse sotto sotto ci sono anche quelli che provano un'ammirazione inconfessabile per la libertà dimostrata.

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Re: Il sogno

Messaggio da virgolette »

Federica ha scritto:Complimenti per l'uscita ....
Sai cosa mi ha stupito ? Per quel poco che ti conosco, pensavo avessi già fatto.uscite di questo tipo.

Eh gia, non ne dubito. Come te anche molti altri pensano che io esca ogni giorno e che sia solito fare di queste esibizioni, ma vi sbagliate.
Le occasioni di uscire in compagnia sono rarissime e quelle di uscire da solo ancora peggio, proprio per via del mio modo di intendere il crossdressing, che riesce molto più visibile e spiazzante, esponendomi a commenti e giudizi ancor più pesanti di quelli ai quali siete abituate (almeno quelle di voi che sono meno "passabili" ). Per via di questa forte visibilità e della pesante ostilità della gente, le sole uscite solitarie che mi sento di fare sono in pieno giorno in luoghi affollati, proprio per scongiurare pericolose situazioni nelle quali alcune di voi troppo coraggiose o incoscienti si sono venute a trovare.
Ma di giorno io lavoro (per fortuna) e quindi uscire diventa difficile mentre il sabato e la domenica li passo in compagnia della mia fidanzata, con la quale a volte esco, ma rigorosamente en homme, per non metterla in imbarazzo.


Penso di aver reso evidenti i motivi della estrema rarità delle mie uscite. Proprio a causa di questa rarità un'uscita di queste caratteristiche assume ancora più valore e merita non solo di essere ricordata ma anche raccontata e condivisa.
A breve la seconda parte.

Grazie per il vostro tempo ed i vostri commenti.

Davide
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Re: Il sogno

Messaggio da virgolette »

SECONDA PARTE: Viserbella
Ho trascorso un mese intero facendo il single, siccome mia madre è al mare; posso girare per casa in mutande, pranzare e cenare all'ora che mi pare e magari anche non cenare, senza dover fare discussioni.
Che meraviglia !
Bello anche poter stare con la mia fidanzata qualche ora in più senza l'incubo di doverci separare già la domenica mattina.
Ora però la vacanza è finita e domani devo andare a Viserbella a prendere mia madre per riportarla a casa.
Tra poco finisco la mia giornata di lavoro ed il piano d'azione è pronto:
mentre rientro a casa passo a far lavare la macchina, vado a casa e mi faccio una bella doccia, poi cena presto , pulizia accurata dei vetri dell'auto, verifica delle luci e dei livelli, pressione pneumatici e poi a letto, per riposare un po'.
Sveglia alle 2:30, voglio viaggiare col fresco. Ora con calma preparo il borsone, prendo l'asciugamano da spiaggia, tre costumi da bagno (slip da uomo), alcune minigonne, collant Philippe Matignon, Elledue, SiSi, Cabifi e WOLFORD, sandali e scarpe con tacco, magliette, schiuma da barba, rasoio, spugna, smalti e levasmalto, limetta.

C'è tutto.
Controllo di avere i documenti ed il telefono, chiudo casa e parto e sono solo le tre ed un quarto.
Mi avvio indossando maglietta e pantaloncini, le gonne le tengo per dopo.
Faccio il pieno e via, imbocco l'autostrada.

Ho fatto bene a partire così presto: il traffico è pochissimo ed il viaggio è tranquillo. Solo nei pressi di Modena prima ed Imola poi trovo qualche rallentamento, ma alle 11 sono già a Viserbella. La mia camera è pronta, saluto mamma che è in spiaggia, scarico l'auto e mi do una rinfrescata in albergo, poi scendo anch'io in spiaggia e mi tuffo, dopo più di un anno, nel mare che mi ha visto crescere.
Poche bracciate, giusto per tonificarmi e poi doccia dissalatrice e quattro passi sulla battigia per asciugarmi prima di andare al bar Adriatico a prendere l'aperitivo.
Pranzo in albergo, pomeriggio a letto a riposare perché 500 km sono sempre tanti e poi domani li devo rifare al ritorno. Cena in albergo e poi qualche passo con mia madre, che cammina a fatica dopo essersi rotta una caviglia proprio in questo albergo tre anni fa.
Sono le 22 passate e mia madre si ritira, ora posso iniziare la mia serata.
Le unghie le ho curate ieri sera prima di andare a letto, la doccia di oggi è ancora valida e non ho da fare altro che una veloce depilazione alle gambe, mi ci vuole un quarto d'ora.
Per fare la miglior figura decido di ripassare anche la barba e poi inizio la preparazione. A questo punto di solito inizio a sudare, ma stavolta ho pensato a tutto ed il condizionatore ha già portato la stanza a 25 gradi e quindi procedo senza problemi.
Prima un paio di salvapiedi invisibili ( come i fantasmini ma fatti in licra color carne) poi i collant WOLFORD 10 den in microfibra ad effetto cosmetico.
Li indosso con cura ma mi accorgo che sono davvero resistenti ed hanno un aspetto magnifico.
Ora minigonna a vita altissima aderente con 10 bottoni in denim blu.
T-shirt gialla (da uomo)
Decoltè blu in simil-scamosciato tacco 9
Cavigliera tennis in argento rodiato e brillantini.

Un veloce controllo allo specchio e sono pronto, prendo il borsello ed esco dalla camera.
Wow, ecco un altro momento speciale, mi sento bellissimo ed elegnte e scendo emozionato ma fiero i due piani di scale che portano all'atrio dell'albergo.
Non sono ancora le 22:30 e c'è molta gente in giro a passeggiare; è il 28 luglio ed è periodo di punta da queste parti.
Noto alcuni sguardi straniti ma mi sento al di sopra di qualsiasi critica, al contario di certi prosciutti che vedo passare in strada e una volta aperto il cancelletto, esco in strada.
Perbacco !!!!
Inizia a piovere !!!
Fantastico, penso, dopo una giornata con questo caldo, ci voleva proprio e m'incammino stacchettando leggiadro sui miei tacchi comodissimi, cercando di camminare come le indossatrici, un piede davanti all'altro. Non ho uno specchio e non riesco a rendermi conto se ci riesco, ma ce la metto tutta. Intorno a me le persone sono colte da frenesia, temendo un temporale e molti si affrettano a rientrare, ma io non ci penso proprio, anzi, continuerò a passeggiare anche se dovesse piovere a dirotto, sarebbe un'esperienza ancor più memorabile.
Ma non sarà così, le gocce si susseguono, fresche ma discrete e rarefatte dandomi un piacevole refrigerio come a voler festeggiare e suggellare la mia uscita.
Cammino lentamente, con la testa alta e le spalle dritte, ostentando un passo sicuro e con sguardo sereno indugio sulle vetrine, sugli abiti esposti e, perché no, su qualche bel paio di gambe che ogni tanto fa capolino da un bel vestito o da audaci shorts.
Tuttavia non vedo nemmeno una ragazza con la quale poter gareggiare o con la quale poter fare un bel selfie in coppia in minigonna.
Peccato, farò la mia passeggiata da solo, come sempre.
Di tanto in tanto abbasso lo sguardo per verificare se il mio passo è elegante quanto vorrei e se le calze sono intatte e mi stupisco quando un lampione illuminando le mie gambe mette in mostra una superficie uniforme e vellutata, assolutamente liscia e perfetta, tanto da desiderare di accarezzarla.
Sono davvero contento delle mie Wolford, valgono tutti i soldi che ho speso. I fantasmini che indosso al di sotto, messi per proteggere le Wolford da possibili pellicine o unghie affilate non si vedono per niente spuntare dalle decoltè e totalmente soddisfatto ed appagato proseguo la mia passeggiata, accompagnato da sguardi sorpresi, da urletti, da gomitate.
Come sappiamo i tacchi alti sono eleganti e sensuali, ma per comode che siano le scarpe, non conviene mai fare troppa strada per non rischiare di farsi venire le vesciche o perlomeno i piedi doloranti, per cui ad un certo punto decido che è ora di fare dietro front e dirgermi verso l'albergo
Stavolta però non farò solo inversione, decido di svoltare a destra ed inoltrarmi nell'abitato allontanandomi dal lungomare, evitando la confusione ma senza troppi rischi, data l'ora ed il posto.
Mano a mano che mi allontano dal rumore della folla mi riapproprio della "sfera personale" quello spazio immediatamente prossimo al mio corpo del quale poco fa ero perfino inconsapevole.
Ed ecco che insieme alle poche gocce che ancora cadono, percepisco la lieve brezza serale, il mio stato di grazia che mi rende al contempo euforico e pacifico, l'impercettibile carezza della minigonna sulla parte bassa delle natiche, l'occasionale sfregamento di un ginocchio contro l'altro, mediato però dalla superficie vellutata dei collant, che danno origine ad un suono che forse esiste solo nella mia mente ma che diventa musica ad ogni passo ed infine, con sorpresa, il rintocco dei tacchi, che scandisce ogni singolo passo e che prima non percepivo ma che ora come una danza accompagna quasi in sincronia il mio battito cardiaco.
Fantasia ?
Follia ?
Feticismo ?
Non lo so e non m'interessa, per me è solo gioia.
Un senso di gioia, benessere e libertà che vorrei poter assaporare ogni giorno ma che invece è raro e per questo ancora più prezioso.

Percorro alcune centinaia di metri e poi decido di tornare sul lungomare, per dare un senso a questa serata. Dare un senso per me significa essere visto, perchè come ho già detto ma amo ripetere se nessuno ti vede tu non esisti ed io esisto altroché e voglio che tutti mi vedano e capiscano che il mio diritto di esistere non è minore del loro.

Ora la folla si è un po' diradata e la mia passeggiata volge al termine, ma mi permetto il lusso di rallentare ancora, assporando ogni istante ed ogni dettaglio di questo momento magico e per me meraviglioso, prestando attenzione alla mia postura, all'incedere, all'equilibrio.
Ascolto il mare poco lontano, il brusìo delle persone, il chiasso generato dalla serata karaoke del vicino (troppo) bar Adriatico.
Sarei tentato di entrare e chiedere una birra, ma nel locale vedo gente che non mi piace e preferisco fermarmi all'albergo, sedermi nel confortevole e fresco dehor e guardare la gente che passa, con le gambe accavallate, le mani in grembo e la pace nel cuore.
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Re: Il sogno

Messaggio da ccinzia61 »

Grande Davide!!!!

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Re: Il sogno

Messaggio da Andrea »

Unico ed inimitabile!!!

Lo so, per la maggior parte la tua "epifania" è qualcosa di sconcertante ma se gli "stupiti" leggessero questo passo scritto con tale eleganza di stile e in grado di coinvolgere e trasmettere le emozioni sarebbero affascinati e magari verrebbe pure a loro la voglia di sperimentarlo!

Very

P.S. "Ora con calma preparo il borsone, prendo l'asciugamano da spiaggia, tre costumi da bagno (slip da uomo), alcune minigonne, collant Philippe Matigno, Elledue, SiSi, Cabifi e WOLFORD, sandali e scarpe con tacco, magliette, schiuma da barba, rasoio, spugna, smalti e levasmalto, limetta.
Philippe Matigno? Marca taroccata della più nobile Matignon? : Lol : : Lol : : Lol :
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