L'idiota

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AnnaSettantatre
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L'idiota

Messaggio da AnnaSettantatre »

E' l'alba.

La linea dell'orizzonte poggiata sui campi e' tinta di rosso scuro che poco sopra trascolora in azzurro, per poi cedere al blu della notte ancora trapuntato di stelle.

Il cane si ferma spesso ad annusare per terra, tutto preso in un mondo per me incomprensibile ma che a lui deve interessare tanto, visto la resistenza che oppone quando cerco di tirarlo via.

Ma non importa se non vuol venire: anch'io sono persa nel mio mondo in questa fredda mattina di gennaio, all'inizio di un nuovo anno.
***
L'idiota di Dostoevskij e' una persona buona, gentile e disponibile con tutti, una persona accogliente e forse in questo qualcuno ravviserebbe una caratteristica femminile, una dolcezza di carattere in virtu' della quale due donne bellissime finiscono per contenderselo, fino al tragico finale.

La mia idiozia no, e' diversa: e' fatta di lunghi silenzi, di abbandoni, di perentorieta' nell'esprimermi, a volte di sarcasmo.

La mia e' un'idiozia che ferisce gli altri, ed e' tanto piu' colpevole quanto piu' ferisce proprio quelle persone che con le migliori intenzioni mi vorrebbero aiutare.

Non ho mai pensato di smettere, se lo avessi fatto avrei buttato via tutto quando ho traslocato, e invece si puo' dire che un viaggio l'ho fatto solo per trasferire le mie cose femminili.

Qualcuno dira' che non ho buttato via nulla perche' sono tirchia, e siccome quel qualcuno mi conosce bene ed ogni tanto ha ragione non staro' a discutere: sì, magari non ho buttato nulla perche' sono tirchia.

Pero' e' ancora tutto li', e questo e' quel che conta.

Quelle che la retorica aziendale presenta come "sfide" spesso non sono altro che un eufemismo, un modo per farti lavorare il doppio pagandoti sempre la stessa cifra. Non bisognerebbe mai cascarci eppure ci si casca sempre, forse perche' una parte di noi spera che le cose andranno diversamente, che qualcosa ci verra' alla fine riconosciuto, e invece non e' vero: il riconoscimento non arriva mai.

Io ci sono cascata, anni fa, forse perche' non avevo di meglio da fare. Forse perche' speravo, illudendomi, che dedicandomi anima e corpo a qualcosa di "normale", qualcosa che potessi andare a raccontare in giro avrei dimenticato il resto, quel che in giro non potevo raccontare, chissa'.

Una collega a un certo punto mi ha detto "proprio tu che dicevi di non voler mischiare lavoro e vita privata, ora ci inviti alle grigliate a casa tua!". Quello che per lei era una contraddizione per me era invece perfettamente logico: era il segno che il lavoro era diventato la mia vita privata.

E' cosi' che nascono i grumi nell'anima: nella costante, inesorabile negazione di se' stessi, di quel che si e', di cio' di cui si ha bisogno.

Ed e' cosi' che si feriscono le persone intorno: con l'indifferenza, l'abbandono, la negazione di se'.

Non puo' essere sempre domenica, ma neppure dovrebbe essere sempre lunedi'.

Io l'ho cercato quel lunedi' perpetuo, perche' avevo paura.

Una grande, fottuta, inconfessabile paura.

Perche' quando dopo una vita ti riesce di mettere in piedi qualcosa, la sola prospettiva che possa crollare tutto ti mette una paura tale che negare se' stessi non pesa, anzi sembra quasi un naturale sacrificio in funzione di qualcosa di piu' alto, di piu' importante.

Io capisco quelle che non vogliono aprirsi con la moglie anche se io l'ho fatto: le capisco e non mi sento di biasimarle, perche' la paura e' una brutta bestia.

E' la stessa paura che mi prende alla gola quando penso ad uscire, intendendo con uscire non l'uscita in gruppo o nel locale amico ma quella da sola in mezzo alla gente, di giorno. Trovo tutte le scuse, le giustificazioni: che mi si nota perche' sono alta, che non sono passabile a sufficienza, che la voce mi tradisce ma la verita' e' una sola: e' che ho paura.

Manzoni fa' dire a don Abbondio che il coraggio se uno non ce l'ha, non se lo puo' dare: forse non e' vero, bisogna solo trovarlo, ma per trovare qualcosa la si deve cercare.

Sono un'idiota, e vi chiedo scusa.

Scusa a tutte le persone con cui non mi sono piu' fatta sentire, scusa per le cose che ho detto e scritto in passato che possono aver ferito i sentimenti di persone piu' sensibili di me, scusa per aver perso di vista le cose importanti a beneficio di quelle futili.

La quotidianita' e' un veleno sottile che ti cambia e pian piano ti uccide: ho paura che ormai sia tardi, ma spero di riuscire almeno nell'unica cosa che ormai conti.

Rimaner viva.
Ultima modifica di AnnaSettantatre il domenica 5 gennaio 2020, 13:32, modificato 1 volta in totale.
Enjoy life, every second, every minute, every day, the in between moments, rain, wind and sunshine, everything will be ok.

"La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia." (E. Flaiano)

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LellaB
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Re: L'idiota

Messaggio da LellaB »

Buongiorno Anna,
Spesso si ha paura anche a guardarsi dentro... il tuo racconto non fa di te un caso isolato. In realtà siamo soli, anche se ci circondiamo di amici, ci sposiamo, mettiamo al mondo figli, ma siamo soli, e qui lo dico da uomo. La solitudine l'abbiamo dentro e a volte ci impaurisce. Aprirsi agli altri fa paura, perché si teme che vengano fuori quelle cose inconfessabili che non diresti neanche sotto tortura.

È capitato anche a me di farmi prendere dal lavoro. Ho tirato fuori il meglio del mio egoismo per la carriera, trascurando la famiglia e gli amici, me stessa, giustificandomi dicendo che lo facevo per il benessere dei miei cari. In realtà lo facevo per appagare un ego smisurato, avevo trovato il terreno fertile, ero brava, l'azienda mi dava spazio, fiducia, visibilità, responsabilità. Sono arrivata ad un'altezza tale che di notte mi svegliavo con gli incubi, tanto le responsabilità erano pesanti, ed ero sola, fuori casa, in una terra dove molti non parlano inglese, ma ci devi interagire lo stesso.

Poi per fortuna quel periodo è finito. È tornato quel tempo libero che avevo cacciato via dalla mia vita, ho ricominciato a pensare, a farmi domande, come stai facendo tu. Domande profonde che una si fa solo quando non ha nulla da fare se non pensare.

Il brutto dell'invecchiare è che una comincia a guardarsi indietro, che le piaccia o no, e a domandarsi cosa ne ha fatto della sua vita. È così che nascono i grumi nell'anima, quando scopri che avresti potuto vivere diversamente, che ad alcuni bivi hai preso la strada sbagliata, accecata da qualche sole ingannatore che subito dopo è sparito lasciandoti nel buio più profondo con le tue paure. E allora bisogna continuare con l'inganno, trasformando i fallimenti in successi, beandosi di quello che abbiamo raggiunto, dimenticandosi i morti su cui abbiamo camminato.

La vita è una, non si torna indietro, giusta o sbagliata, è la nostra vita. Siamo arrivate fin qui e abbiamo ancora un pezzo sperabilmente lungo da fare, si sperabilmente lungo per darci il tempo di fare ciò che non abbiamo fatto, ma non per rimpiangere. L'inganno aiuta a vivere di ricordi, non di rimpianti...
Ti abbraccio forte
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

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roby_rm
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Re: L'idiota

Messaggio da roby_rm »

Ciao, Anna!
: Smile : mi è andata bene!
Quando ho visto il titolo pensavo che volessi parlare di me! : Smile :
Poi leggendo... ho visto che era come se stessi parlando di me!

Quindi, come prima cosa, benvenuta a bordo!

Credo che il caricare il lavoro di valenze che non gli appartengono sia molto comune. Forse, chi più chi meno, saremo qualche milione solo in Italia che ci siamo cascati, pensando alla "soddisfazione" della produttività e magari anche cercando compagnia ed amicizia sincera in un posto dove si va per guadagnare quanto serve per sopravvivere.

Insomma una furbata come innamorarsi di una prostituta incontrata solo al suo posto di lavoro! : Smile :

Ok. Ed ora affrontiamo il problema dei problemi! : Smile : sei intelligente. Almeno abbastanza da "capire" il gioco. Magari vorresti porci rimedio...
A questo punto si tratta solo di capire se vuoi porre rimedio alla tua intelligenza (non scherzo! Potrebbe essere una strategia. Puoi vedere gli spezzoni dell' "italiano medio" su you..be) o al fatto che stai facendo delle somme ed il totale ti lascia perplessa : Smile :

Nel primo caso non è molto difficile. Basta mandare a dormire il cervello. La soluzione migliore, anzi è proprio bruciarlo. Puoi scegliere i modi. Alcool, medicinali, erba... ed abituarti a pensieri profondi, del tipo (cito sempre dal film) " che mi frega se aumenta la benzina? Tanto io ho il diesel"
Il secondo caso è più faticoso, ed il cervello dovresti conservarlo ed usarlo: devi pensare e costruire con il pensiero.
Devi "capire" com'è il tuo mondo, come ci sei messa, darti i tuoi obbiettivi e perseguirli. Sembra difficile, ma vuol dire "solo" crearsi il proprio "stile", ed essere consci che non necessariamente coincide con quello corrente : Smile : Il tutto in una realtà che muta secondo per secondo. Magari dopo un po' ci fai l' abitudine e ti piace anche. Dimenticavo: in questo caso "organizzati" il minimo di cinismo necessario per sopravvivere. : Smile :

E adesso consentimi una sdottorata: in altri tempi, sofisticati in modo diverso dai nostri, la condizione propria della persona era considerata quella dell' otium, e quella più disdicevole, in cui entrare solo se e quando costretti era il non-otium o negotium... : Smile :

Mica una cosa facile trovare il tempo da dedicare a se stessi, riflettere e coccolarsi quando hai un impero da gestire e gli schiavi ti inventano il cristianesimo! : Smile :
Però con un po' di buona volontà ci sono riusciti, almeno per un po', e non davano ascolto a quelli che prima si inventano i miti e poi ci credono.
All' epoca però non avevano la TV che diceva loro quello che dovevano fare. Statte accuorta! : Smile :

Kiss
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I'm not so bad! They just draw me that way!

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CristinaV
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Re: L'idiota

Messaggio da CristinaV »

Ciao Anna, ultimamente hai scritto cose, come al solito tuo molto interessanti.
"Io sono così"
"...ma per trovare qualcosa la si deve cercare"
"...ho paura che ormai sia tardi.."
La paura, gli alibi che tutte più o meno ci facciamo, sono immobilismo velenoso.
Esiste tuttavia l'opzione non convenzionale, Vivere la propria vita, non quella che gli altri vogliono per noi.
Rompere gli schemi che crediamo giusti e nostri, ma che tali non sono veramente.
Quindi, visto che "tu sei così" alzati in piedi e cercati, inizia a viverti veramente, butta il sacchetto del pane, potresti inaspettatamente scoprire di avere un domani notevole e che ora ti rifiuti di vedere, ma è li. Basta afferrarlo, e tu lo sai, non sei affatto idiota, è solo una scusa.
Ricordati, comunque, che la persone amiche ti vogliono sempre un gran bene, e che nessuna porta è chiusa, basta appoggiarci una mano e spingerla delicatamente, noi tutte siamo li dietro.

Cristina
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virgolette
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Re: L'idiota

Messaggio da virgolette »

Buongiorno.

Guai a voi, non ci provate: in questo forum nessuna è idiota più di me !
Ho scritto nessunA, chissà perché ?

Cara Anna, care tutte, questo forum è stracolmo di persone che vivono una vita piena di conflitti e di paure, sono pochissimi quelli che hanno raggiunto un equilibrio e si godono la loro condizione con serenità ed armonia. Anna ha sempre avuto un buon equilibrio, ma non è mai stata serena, il suo equilibrio era un esercizio di fortissima volontà e di ferreo controllo. Nella sua vita niente le è mai sfuggito di mano, ma in questo percorso non si è accorta che in questo modo se ne stava perdendo un pezzo.

Ora mi rivolgo direttamente a te, Anna.
Ha ragione Cristina quando scrive che le persone che ti vogliono bene ti accettano COME SEI, anche se tu sei così. Ma non tutte le persone regiscono allo stesso modo quando tu tiri fuori il tuo sarcasmo ed il tuo cinismo, che saranno pure una buona arma di difesa, ma alcuni non li sopportano.
Credo che questo sia il succo, non vedo molte altre considerazioni da fare.
Tu chiedi scusa a noi, ma in realtà non ci hai mai volontariamente fatto del male, non ci hai mai mancato di rispetto, dopo aver scoperto di essere un diota ora l'ultimo passo è chiedere scusa a te stessa
No, non è vero: devi fare altri due passi; il primo è perdonarti e passare oltre, il secondo è ripartire e ricostruire una nuova vita colma di tutto quello che ti sei negata che però è semplicissimo: si chiama affetto.
Forse la più grande paura da affrontare e vincere, quella di affezionarsi a qualcuno, aver paura di perderlo e di soffrire, ma il gioco è quello, se non punti, non vinci.

Io so che non sei affatto idiota e che ce la farai e noi saremo fieri di aiutarti e dimostrarti il nostro affetto.

Ti abbraccio.

Davide
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Re: L'idiota

Messaggio da LauraB »

AnnaSettantatre ha scritto:una persona buona, gentile e disponibile con tutti, una persona accogliente e forse in questo qualcuno ravviserebbe una caratteristica femminile, una dolcezza di carattere in virtu' della quale due donne bellissime finiscono per contenderselo, fino al tragico finale.
una persona buona e gentile...

..................................................

Tutto quello che vuoi è dall'altra parte della paura..

ecco, se si vuole qualcosa, bisogna andare avanti, indipendentemente dagli ostacoli. Certo, ogni tanto ci si ferma, si fa una verifica, ma poi bisogna ripartire. E nelle pause ci stanno anche i momenti bassi o quelli ingannatori.
E non è mai troppo tardi, si tratta solo di fare il proprio percorso coi propri tempi.

Penso alla Zia Marcolfa, se lo ha fatto lei..
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Andrea
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Re: L'idiota

Messaggio da Andrea »

Non ho mai letto in te sarcasmo o volontà di ferire

Possono aver fatto male i tuoi silenzi ma non perché suonassero come indifferenza piuttosto perché non colmavano il vuoto che avevano creato.

Silenzi di cui bisognava avere rispetto: nessuno di noi può pretendere di impossessarsi di un altro se questa alterità ha bisogno di proteggersi e nascondersi. Magari per salvarsi.

Quale bellezza salverà il mondo? Dice l'Idiota.

La bellezza del nostro affetto, di relazioni che non hanno fine e che riprendono, di parole che riempiono e che danno senso.

Questa è l'idiozia che il mondo non capisce e questo è vivere fino in fondo

Very
L'identità è qualcosa a cui non si può sfuggire (Susan Faludi)

La verità è che i nomi ci scelgono ancora prima di pronunciarli (Giovanna Cristina Vivinetto)

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Re: L'idiota

Messaggio da Dedesignora »

Quando da ragazzo o letto L'Idiota mi ero così immedesimato da farmi venire le febbre!
Non l'ho più letto da allora, è ancora nella libreria e lo leggerò nuovamente.
Invidio la vostra lucidità nel esprimere i vostri stati d'animo, a me non riesce ... che sia un idiota, ha volte lo sospetto.

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Re: L'idiota

Messaggio da Exys20den »

AnnaSettantatre ha scritto: domenica 5 gennaio 2020, 8:29 L'idiota di Dostoevskij e' una persona buona, gentile e disponibile con tutti, una persona accogliente e forse in questo qualcuno ravviserebbe una caratteristica femminile, una dolcezza di carattere in virtu' della quale due donne bellissime finiscono per contenderselo, fino al tragico finale.
Stavo scorrendo la lista delle discussioni e il titolo mi ha colpito.

Ho subito pensato a l'Idiota di Dostoevskij, quel ronazo mi manca da leggere.
Dell'autore russo ho letto con grande passione "I fratelli Karamazov" e "Delitto e Castigo".
Ricordo Dimitri accettare su di sè il peso della colpevolezza solo per aver desiderato la morte del padre.
Sento ancora adesso il cuore battere in gola a Raskolnikov quando è nascosto dopo aver ucciso l'usuraia e la sorella.

Il romanziere russo occupa un posto di privilegio nei miei ricordi.



Spinto da questa curiosità, ho letto il tuo post.
Ritengo sia uno dei più belli che fin'ora ho trovato su questo forum.
Exys 20 denari
Adoro indossare i collant! : Wink :

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