Parole come pietre e regressione delle leggi

Moderatori: AnimaSalva, Valentina, CristinaV, vernica71, Melissa_chan, Alyssa, Roby, Irene

Avatar utente
Novella
Gurl
Gurl
Messaggi: 379
jedwabna poszewka na poduszkę 40x40
Iscritto il: sabato 24 dicembre 2016, 22:37
Località: Bari, Puglia
Età: 52
Contatta:

Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Novella »

Oggi son balzata dalla sedia a leggere questa raccapricciante storia britannica di revisione del Gender Recognition Act del 2004 (già questa sarebbe la notizia vera sottesa), di insulti online non perseguiti e della rimessa in discussione delle linee guida sulla repressione dei reati d'odio e sulla registrazione degli "incidenti" d'odio omo-transfobico.

Il link all'articolo del Guardian (UK)

Per chi di noi non conosce l'inglese mi sono permessa di eseguire una traduzione. Vogliate perdonare eventuali imprecisioni lessicali/grammaticali.
I poliziotti che hanno ammonito un uomo per tweet 'transfobici' hanno agito illegalmente.
L’Alta Corte ha stabilito che l’azione della polizia di Humberside ha avuto un ‘effetto intimidatorio’ sulla libertà di parola di Harry Miller.

L’Alta Corte ha sentenziato che gli agenti hanno interferito illegalmente con la libertà di espressione di un uomo, presentandosi sul suo posto di lavoro per contestargli presunti tweet transfobici.
Harry Miller, un ex poliziotto che ha fondato il movimento d’opinione Fair Cop, lamenta che le azioni della polizia di Humberside hanno avuto un “sostanziale effetto intimidatorio” sulla sua libertà di parola.

Miller, 54 anni, dal Lincolnshire, ha riferito che un agente lo ha ammonito che, pur non avendo commesso un reato, il suo tweet sarebbe stato registrato come “manifestazione di odio”.

In una sentenza dalle parole forti, il Giudice Julian Knowles stabilisce che le conseguenze dell’incursione della polizia sul posto di lavoro del Miller “a causa delle sue opinioni politiche, non deve essere sottovalutato”.

Egli sostiene: “in questo Paese non abbiamo mai avuto una Cheka, una Gestapo o una Stasi. Mai abbiamo vissuto in una società orwelliana”.

Ma gli attivisti per i diritti delle persone trans, hanno reagito con sgomento a parti della sentenza. Helen Belcher, co-fondatrice di Trans Media Watch, sostiene che le persone trans temono da ora una “stagione di caccia” nei loro confronti, come risultato di questa sentenza. Belcher ha aggiunto: “penso che ciò rinvigorirà l’opinione che i tribunali non comprendono le vite delle persone trans e non sono lì per proteggerle”.

Knowles ha respinto la parte del ricorso circa la liceità delle linee guida della Scuola di Polizia, sentenziando che esse “perseguono fini legittimi e non sproporzionati”. Le linee guida definiscono una manifestazione d’odio transfobico come “ogni evento non delittuoso che è percepito, dalla vittima o da terze persone, come motivato da ostilità o pregiudizio avverso una persona transgender o percepita come tale”.

Parlando fuori dall’aula del tribunale dopo la sentenza, Miller ha definito questo come “un momento cruciale per la libertà”.

Miller pubblicò una quantità di tweet tra novembre 2018 e gennaio 2019 che egli asseriva formare parte del dibattito sulle proposte di modifica del Gender Recognition Act del 2004 (Legge sul riconoscimento dei generi, NdT).

I tweet includevano: “io sono mammifero di nascita, ma il mio orientamento è pesce. Non sbagliate specie con me”. Miller twittò anche: “Le donne trans sono donne. Qualcuno sa dove è stata inizialmente proposta ed adottata questa nuova classificazione biologica?”. Più tardi ha scritto che le frasi erano “iperboli” (originale: “bollocks”, espressione che descrive i testicoli in linguaggio informale ed indica espressioni insensate o volgari per descrivere forte disaccordo, NdT).

Miller ritwittò inoltre uno scritto inserito da altri su Twitter, apparentemente diretto ad una donna trans, che usava il termine “stupido uomo”, facendo un riferimento irridente ai genitali di una donna trans.

Lo stesso giorno, Stephanie Hayden, una donna trans, ha vinto la sua causa contro una donna che l’aveva definita un “maiale con la parrucca”, ed aveva aperto account multipli su tweet per inviarle messangi transfobici. La Corte ha condannato Kate Scottow per uso continuato di comunicazioni in rete allo scopo di provocare disturbo/disagio ed ansietà ai magistrati del tribunale di St Albans.

Nel caso Miller, il giudice ha sentenziato che non c’era prova che i tweet del Miller “fossero intenzionali a causare offese pesanti”, aggiungendo che: “i tweet non erano diretti alla comunità transgender. Essi erano diretti in primo luogo ai followers su Twitter del ricorrente". I tweet erano leciti, egli ha sentenziato, e non c’era “il minimo rischio” che il Miller commettesse un reato penale continuando a scriverli.

Knowles ha rimarcato “la vitale importanza della libertà di parola”, affermando che essa include “non solo l’inoffensivo, ma l’irritante, il polemico, l’eccentrico, l’eretico, l’irriverente ed il provocatorio”.

Nel suo giudizio, Knowles sostiene: “Concludo che le azioni degli agenti abbiano ragionevolmente condotto il ricorrente a credere che egli fosse ammonito per non esercitare il suo diritto alla libertà di espressione sulla questione transgender per il timore di potenziali giudizi penali”.

Il giudice ha anche enfatizzato che egli non era “interessato al merito del dibattito transgender”, aggiungendo che “le problematiche sono ovviamente complesse”.

Il Vice Capo Delegato Bernie O’Reilly, direttore esecutivo della Scuola di Polizia, ha espresso soddisfazione per il fatto che la Corte ha riconosciuto che le linee guida sulla registrazione delle manifestazioni d’odio sono “sia legali, sia estremamente importanti nella protezione della popolazione”.

Egli ha aggiunto: “le nostre linee guida sono per la protezione delle persone in quanto tali, e sappiamo che questa è un’area in cui la gente può essere riluttante a denunciare i fatti”.

Cara English dell’associazione Gendered Intelligence ha dichiarato che le persone trans stanno affrontando una “retorica diabolica”. Ha salutato la condanna della Scorrow che, sostiene, “aiuterà a mettere fine agli abusi contro le persone trans”.

Riferendosi al caso Miller, Cara English richiama la necessità di un linguaggio misurato. “Se gli utenti contrari alle persone trans che vivono liberamente la loro vita, attenuassero il linguaggio immotivatamente incitante -specialmente su twitter- ciò potrebbe mitigare la tragica situazione in cui ci troviamo”.

Kirrin Medcalf, responsabile delle politiche di inclusione trans a Stonewall, ha sostenuto quanto le Linee Guida Operative sui Reati di Odio siano “vitali” perché una persona trans su otto è stata aggredita al lavoro. “La polizia deve essere in grado di registrare le incitazioni all’odio, quindi è importante che questa sentenza riaffermi che le linee guida sono legali”, ha dichiarato. “Come società, dobbiamo trovare le modalità per meglio assistere le due persone trans su cinque vittime di un reato o una manifestazione d’odio nell’ultimo anno”.

Il giudice ha concesso a Miller il permesso di appellarsi alla Corte Suprema contro la sua sentenza sulla parte riguardante la liceità delle linee guida della Scuola di Polizia.
Edit: errata-corrige: Ricognition/Recognition
Ultima modifica di Novella il domenica 16 febbraio 2020, 17:19, modificato 2 volte in totale.
~ N o v e l l a ~

Avatar utente
Melissa_chan
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 544
Iscritto il: lunedì 28 agosto 2017, 8:01
Località: Belluno
Età: 34

Donna

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Melissa_chan »

Siamo al punto in cui la libertà di offendere è anche tutelata.
Bene, a quando la fondazione del Fuoco Norreno?
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato

Avatar utente
Novella
Gurl
Gurl
Messaggi: 379
Iscritto il: sabato 24 dicembre 2016, 22:37
Località: Bari, Puglia
Età: 52
Contatta:

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Novella »

Melissa_chan ha scritto:Siamo al punto in cui la libertà di offendere è anche tutelata.
Bene, a quando la fondazione del Fuoco Norreno?
È sempre lo stesso schema: quelli che il giorno dopo che gli hai dato fiducia ti toglieranno la parola, nel frattempo invocano la libertà di parola per salire sul trono e dar corso al loro disegno.

Ricetta antica eppure sembra sempre nuova. O è corta la memoria dell'essere umano?

Vogliono togliere diritti conquistati? Ecco che bisogna riprenderseli, che poi i diritti non sono mai per sempre, ma soggetti alle burrasche della Storia.
~ N o v e l l a ~

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5868
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da LauraB »

Come ogni articolo, da prendere con le molle.

Bisogna sempre distinguere tra libertà di espressione e rispetto verso gli altri, tutti.

Il primo passo da fare è sempre provare a capire la persona con cui ci si confronta. La distanza, la paura, l ignoranza, generano incomprensioni. Se poi qualcuno è gia di suo maleducato, i risultati sono gia scritti.

Le leggi possono essere giuste, o da migliorare, ma al di là delle leggi la fratellanza dovrebbe avere la meglio. Cosi come le forme di estremismi vanno sempre combattute e chi le professa va isolato.

In italia, ma un po in tutto il mondo non è che il mondo lgbt viva alla grande, e intorno a noi c è molta disinformazione, indifferenza negativa, le stesse istituzioni non aiutano abbastanza o non aiutano per niente. Qualcuna addirittura rema contro.

Lo stesso mondo T non vive di normale accettazione e visibilità. I programmi tipo quelli di Ferilli vanno in onda a orari difficili, questa è la realtà.

Come arcigay e gruppo T per una realtà locale di grande tiratura, noi non esistiamo. Cosi non funziona. far finta che delle persone non esistono è come mettere la polvere sotto il tappeto.

L unica via è la conoscenza, il rispetto, il dialogo.
Laura Bianchi

Avatar utente
Alyssa
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 1557
Iscritto il: lunedì 16 novembre 2015, 13:29
Località: Provincia di Torino
Età: 45
Contatta:

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Alyssa »

Melissa_chan ha scritto:Siamo al punto in cui la libertà di offendere è anche tutelata.
Bene, a quando la fondazione del Fuoco Norreno?
In realtà l'articolo riporta anche due sentenze a favore di due persone trans che hanno ricevuto insulti (sempre via Twitter).

Libertà di pensiero e libertà d'espressione vanno a braccetto, il pensiero, senza l'espressione è come se non esistesse.
Reprimere con leggi ad hoc chi esprime un pensiero, per quanto sbagliato possa essere o sembrare, è dannoso, pericoloso e controproducente.
C'è differenza tra ironizzare, fare del sarcasmo o anche ridicolizzare una dichiarazione, una teoria, un'idea filosofica o religiosa ed insultare la persona (o il gruppo di persone) che la sostiene.
E non può essere ovviamente in base a quanto quest'ultima si senta offesa che si può stabilire se sia opportuno intervenire legalmente o no, la legge dovrebbe garantire la libertà di tutti.
Di dire una caxxata e di poter rispondere che è stata detta una caxxata, magari argomentando e sviluppando un'idea.

Ma davvero vogliamo arrivare a vivere in un mondo alla 1984 in cui qualcuno dall'alto imponga cosa si può o non può dire?

Non è la prima volta che mi capita di leggere articoli riguardo il Gender Recognition Act, e l'unica cosa che ho capito finora è che è una legge con molte lacune, probabilmente buona nelle intenzioni, un po' meno quando si "scende" nel mondo reale;
le tesi di chi vorrebbe modificarla in un senso o nell'altro sono spesso poco "ragionate" per cui i dibattiti, quando non troncati semplicemente con accuse di omofobia, transfobia, sessismo o nazismo, finiscono sul sarcastico, lo scherno o il ridicolo.

Ma, c'è un grosso MA: non essendo cittadina britannica, il problema per me non sussiste : Chessygrin :

Morale della favola: fate sempre molta ATTENZIONE, informatevi, leggete, approfondite e ascoltate entrambe le campane prima di saltare sul carro degli indignati (che è sempre troppo affollato).
Immagine
Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
Immagine

Avatar utente
Michela
Lady
Lady
Messaggi: 503
Iscritto il: lunedì 15 ottobre 2018, 21:02
Località: Rimini
Età: 53
Contatta:

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Michela »

È proprio di due giorni fa la notizia di un aggressione di un ragazzo gay in una discoteca di Cesenatico .
Ha riportato la frattura delle ossa nasali e il fatto che è stato denunciato dall’arcigay è riportato su tutti i giornali locali.
L’aggressione sembra essere solo motivata da discriminazione circa l’orientamento sessuale.

Avatar utente
Roby
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 3950
Iscritto il: venerdì 10 ottobre 2014, 7:14
Località: Lombardia
Età: 58
Contatta:

Organizzatrice Eventi

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Roby »

Difficile commentare non conoscendo nei dettagli il Gender Recognition Act, i fatti di cui si parla (il contenuto dei tweet incriminati) ed anche i poteri conferiti alla polizia : in effetti sembrerebbe strano che la polizia si presenti sul posto di lavoro di una persona per "ammonire" rispetto ad un'azione che non è reato. Boh.
Certo è che dal modo anglosassone leggiamo di estremisimi da ambo il lati: per esempio il fenomeno TERF, ma anche alcune azioni un po' estreme da parte di persone T*. Forse la legge in questione ha dei buchi, non so, forse qualcuno sfrutta questi buchi per portarla all'estremo fino a situazioni paradossali.
Mi auguro che nel nostro paese, in cui siamo abituati a muoverci anche con un certo pragmatismo, tra leggi imperfette, non si cada in polemiche estremiste ed in fondo inutili per tutti, e ci si concentri veramente sulle cose importanti, tra cui i diritti di tutti, in particolare delle persone LGBT.
E' sbagliato pensare che non abbiamo bisogno di protezione e di leggi specifiche: la costituzione di certo dice che tutti i cittadini sono uguali e godono degli stessi diritti, ma nella pratica troppo spesso è difficile se non impossibile esercitare tali diritti, e quindi benvengano leggi e protezioni dedicate, per correggere la realtà di una società che non è ancora del tutto accogliente verso le persone LGBT.
Viva Laura e le persone attiviste come lei che fanno prima di tutto informazione e si battono per ottenere rispetto e diritti.
baci
Roberta

PS giusto per fare un esempio che non c'entra niente, in paesi dove tutto è regolamentato, ci sono battaglie su battaglie per i bagni pubblici in cui le persone T* possono accedere.
In alcuni stati degli USA andare in un bagno dedicato all'altro sesso (in senso biologico) può essere addirittura un reato penale.
In Italia per fortuna, la legge non copre questo aspetto: l'esperienza di molte di noi dice che se si fanno le cose con dovuto modo, rispetto e discrezione, una persona T* in direzione M to F non desta nessuno scalpore nei bagni delle donne. Questo è un esempio in cui il semplice buon senso si applica in aree non coperte da una legge specifica; e francamente spero che resti così.
La Roby

Moderatrice di X-Dress

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5868
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da LauraB »

Alyssa ha scritto:Ma davvero vogliamo arrivare a vivere in un mondo alla 1984 in cui qualcuno dall'alto imponga cosa si può o non può dire?
Quoto a livello teorico, nella pratica è piu difficile. Sarebbe bello se ci fosse confronto e soprattutto salis in zucca per dire o stare zitti quando serve. Scrivere che offendere o diffamare è vietato, tuttavia mi sembra corretto (e ovvio). Le leggi servono, per un vivere civile, per dirimere situazioni dove altrimenti ci sarebbe la legge del piu forte.
molte leggi poi non arrivano dall'alto, ma sono richieste che partono dal basso, dalle associazioni: penso ai malati e loro familiari, dove qualcuno è riuscito infelicissimamente a coniare il temine "lobby dei malati di cancro": penso agli orfani di femmicicidi; e penso ovviamente alle nostre associazioni.
Laura Bianchi

Avatar utente
Melissa_chan
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 544
Iscritto il: lunedì 28 agosto 2017, 8:01
Località: Belluno
Età: 34

Donna

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Melissa_chan »

Non lo so Alyssa, io ho fatto un semplice ragionamento su questa storia.
Ossia, mi sembra strano che 2 poliziotti si prendano la briga di scomodarsi per 2 tweet, sono portata a pensare che ci sia anche altro dietro e che quei due poliziotti, sapendo il passato della persona in questione, abbiano agito per evitare altre manifestazioni.
Poi il signor Miller è stato molto veloce a mettere di mezzo un giudice quando poteva andare a lamentarsi con il superiore dei due poliziotti, a me sembra il classico caso di quello che scaglia il sasso e poi si va a nascondere dietro le gonne della maestra, o del maestro, perchè no? : Chessygrin :
Non giudicarmi dal corpo che vedi, piuttosto considera cosa abbiamo fatto insieme, come lo abbiamo fatto e cosa ti ha trasmesso; a quel punto ti accorgerai che nulla è cambiato

Avatar utente
Novella
Gurl
Gurl
Messaggi: 379
Iscritto il: sabato 24 dicembre 2016, 22:37
Località: Bari, Puglia
Età: 52
Contatta:

Re: Parole come pietre e regressione delle leggi

Messaggio da Novella »

Melissa_chan ha scritto:Non lo so Alyssa, io ho fatto un semplice ragionamento su questa storia.
Ossia, mi sembra strano che 2 poliziotti si prendano la briga di scomodarsi per 2 tweet, sono portata a pensare che ci sia anche altro dietro e che quei due poliziotti, sapendo il passato della persona in questione, abbiano agito per evitare altre manifestazioni.
Poi il signor Miller è stato molto veloce a mettere di mezzo un giudice quando poteva andare a lamentarsi con il superiore dei due poliziotti, a me sembra il classico caso di quello che scaglia il sasso e poi si va a nascondere dietro le gonne della maestra, o del maestro, perchè no? : Chessygrin :
Infatti sono colleghi del soggetto, che sanno evidentemente che l'associazione Fair Cop (Polizia Giusta, immagino) è in realtà una formazione politica o parapolitica. Se così fosse ci sarebbe il problema di immagine dell'intero corpo. In effetti questi provocatori amano accendere la miccia perché si parli di loro (a proposito, non è difficile, anche qui, mappare l'organigramma delle formazioni di odiatori seriali).
Per molte di queste provocazioni conviene ignorare solo per non dargli visibilità, sempre che non sfocino in istigazioni a delinquere, ma quando c'è una sentenza bisogna capire il perché ed il contesto e quali sono le possibile influenze. Infatti IMHO l'indipendenza die tre poteri dello Stato non sarà mai perfetta, da nessuna parte ed in nessuna epoca, ma piuttosto qualcosa a cui tendere.
Roby ha scritto:Difficile commentare non conoscendo nei dettagli il Gender Recognition Act, i fatti di cui si parla (il contenuto dei tweet incriminati) ed anche i poteri conferiti alla polizia : in effetti sembrerebbe strano che la polizia si presenti sul posto di lavoro di una persona per "ammonire" rispetto ad un'azione che non è reato.
Vero che da noi si viene convocati e non raggiunti sul posto di lavoro, ma chissà come funziona quando non avviene una notifica (o si fa i furbi ad ignorarla).


Riguardo all'appunto di Alyssa: innanzi tutto devo ringraziarti, anche sul piano personale, per aver ricordato il bicchiere mezzo pieno (io dimentico troppo spesso questo aspetto in tutto).

Le due sentenze a favore "della causa", vedono soccombenti una donna odiatrice da tastiera con un insulto specifico ed inequivocabile, ed un'altra fanatica che arrivava a tentare di intimidire i giudici via internet (con commenti social). I reati erano chiari e definiti.

Sappiamo bene che le campagne d'odio funzionano meglio sul filo del rasoio, quella linea equivoca del politicamente scorretto ma legale o quasi legale. Ci giocano da decenni, i network dell'odio.

Ecco che paragonare le persone trans a poveri pazzi che pretendono di essere ciò che non sono, invocando la metafora dell'appartenenza ad una specie diversa o addirittura alla categoria degli oggetti, in maniera irridente può sembrare l'espressione di un'opinione lecita anche se irriverente. Ed è giusto che non ci sia punibilità sulla base di ciò che la vittima sente, altrimenti la discrezionalità si allargherebbe a dismisura e sarebbe compresso il diritto di difesa (sarebbe proprio impossibile difendersi).

Ma è questo il caso? Se organizzazioni scientifiche come L'OMS escludono dall'insieme delle patologie psichiatriche la transessualità, l'omosessualità e le identificazioni di genere in uno non biologico, posso io continuare a chiamarli poveri pazzi per mezzo di una metafora irridente solo perché, su nessuna base scientifica, mi dico in disaccordo? Posso farlo parlando ad una platea che sto istigando con queste argomentazioni?

Riteniamo giusto convocare per un ammonizione o andare a fargliela sul posto di lavoro, un capo religioso che predica odio nel suo luogo di culto (e sottolineo quindi ad un platea ristretta, come nel caso Miller, ma istigabile comunque), su nessuna base scientifica ma sulla base di libri scritti da non-si-sa-chi, mille o duemila anni fa? Sì, ed infatti si fa regolarmente e si evitano diversi incidenti di sangue. In quel caso però si fa perché la maggioranza è più sensibile all'argomento e, per una mera questione statistica, considera più probabile che membri di essa finiscano vittime di quell'odio.
~ N o v e l l a ~

Rispondi