Cosa vuol dire essere trans non medicalizzati. Ed essere costretti a una vita da funamboli

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Nathan
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Cosa vuol dire essere trans non medicalizzati. Ed essere costretti a una vita da funamboli

Messaggio da Nathan »

Sperando che sia di interesse, un mio articolo per Il Fatto Quotidiano sulla condizione transgender "non med" e le sue rivendicazioni

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... i/5094045/

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Roby
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Re: Cosa vuol dire essere trans non medicalizzati. Ed essere costretti a una vita da funamboli

Messaggio da Roby »

Ciao Nathan, articolo interessante, anche se ho la sensazione che per motivi di spazio sia stato molto "compresso".
Vorrei farti una domanda specifica sulla frase *per la legge italiana e per la burocrazia una persona transgender esiste come tale solo se all’interno del percorso medico/legale"
Sembra che non med coincida con al di fuori di percorso legale.
Ma, e questa è la domanda, una persona non medicalizzata con un significativo periodo di vita nel genere prescelto e con una robusta relazione di uno psicologo, potrebbe fare istanza in Italia per il cambiamento anagrafico del nome e del genere? Insomma legalizzare la propria transizione? Esistono, precedenti del genere?
Grazie in anticipo, un abbraccio
Roberta

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La Roby

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Re: Cosa vuol dire essere trans non medicalizzati. Ed essere costretti a una vita da funamboli

Messaggio da LauraB »

Da circa un anno si è creata la rete T Nazionale arcigay, che proprio in questi giorni sta trattando questo tema.
trattandosi di formazione interna è richiesta la tessera.
Allo stato attuale una transizione legale richiede la medicalizzazione, e dei passaggi diciamo da "non ritorno".
La legge è un po vecchiotta, ha 40 anni, nel frattempo molte cose sono cambiate, e si spera che ci possa essere una nuova legge meno restrittiva per le persone.
Molti aspetti piu che dalla legge discendono da sentenze di cassazione, io stessa ho sentito cose "brutte" su certi passaggi prima del 2015.
Oggi si puo transizionare legalmente senza fare le operazioni.
Ma alcuni passaggi restano obbligati.
Per cui pur potendo transizionare senza operazioni, chi non si medicalizza resta in un limbo giuridico, ma questo meglio lo spieghi nathan, che lo vive.


PS sempre come rete T nazionale a breve usciremo con un "corso" sulla terminologia Lgbt, sui linguaggi di genere e dintorni.
Laura Bianchi

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Nathan
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Re: Cosa vuol dire essere trans non medicalizzati. Ed essere costretti a una vita da funamboli

Messaggio da Nathan »

Roby ha scritto: mercoledì 27 gennaio 2021, 19:47 Ciao Nathan, articolo interessante, anche se ho la sensazione che per motivi di spazio sia stato molto "compresso".
Vorrei farti una domanda specifica sulla frase *per la legge italiana e per la burocrazia una persona transgender esiste come tale solo se all’interno del percorso medico/legale"
Sembra che non med coincida con al di fuori di percorso legale.
Ma, e questa è la domanda, una persona non medicalizzata con un significativo periodo di vita nel genere prescelto e con una robusta relazione di uno psicologo, potrebbe fare istanza in Italia per il cambiamento anagrafico del nome e del genere? Insomma legalizzare la propria transizione? Esistono, precedenti del genere?
Grazie in anticipo, un abbraccio
Roberta

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In realtà ci sono persone med che, per scelta consapevole o per ignoranza, sono al di fuori del percorso medico-legale.
Una persona non med lo è invece di sicuro.

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