07:38

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Anna
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07:38

Messaggio da Anna »

06:30
Il rumore del caffè che sale dalla moca e il tramestio tra gli scaffali della colazione sono gli unici rumori dell’universo sonoro del condominio. Oggi il sole sorgerà alle 07:38, manca ancora un po’ all’inversione di tendenza, ancora qualche settimana e il giorno comincerà di nuovo a rosicchiare minuti alla notte anticipando via via il momento dell’alba.
Sono particolarmente sensibile a queste variazioni dei cicli luce-buio nel corso dell’anno. In realtà lo sono a quasi tutte le variazioni della realtà fisica che mi circonda. Pioggia, vento, temperatura, luce solare, luminosità degli ambienti. Non sono meteoropatica, queste modificazioni non incidono sul mio umore, ma è come se il mio organismo modulasse di continuo i suoi parametri seguendo queste variazioni.
Ho comperato da poche settimane delle scarpe nuove, quelle vecchie hanno ceduto dopo anni di servizio. A poco è valso il tentativo di bloccare con il mastice la breccia che si è aperta tra la suola e l’avampiede sinistro. In realtà era il secondo tentativo di riparazione, il primo me le aveva restituite per due mesi buoni prima della resa definitiva.
Sistemo le stringhe in un doppio nodo in modo da accorciare il fiocco ed evitare che dia fastidio durante la corsa.
Un essere umano corre alla velocità media di circa dodici chilometri orari.
E allora corro, corro come se fosse una preghiera laica. Questa mattina ho bisogno di lasciare i pensieri all’asfalto di questa città, di lasciarli sciogliere nei cicli ripetuti di inspirazione ed espirazione, di lasciarli volare via con il vapore che esce dalla bocca.
È da circa un mese che frequento il forum, penso alle persone che ho conosciuto, a questo senso di inaspettata familiarità, al desiderio di raccontarvi e di raccontarmi. Penso a mia moglie al caldo sotto le coperte e a questa nostra nuova stagione. Penso alle ferite rimarginate e a quelle che rimarranno aperte. Ho avuto un’esistenza molto dura, ho perso tanto e ho avuto tanto, non amo molto parlarne, semplicemente è andata così. In giorni come questo mi sembra di vederla per intero la mia traiettoria, snodo per snodo, fino a questa inaspettata felicità.

07:20
Ordino il secondo caffè della giornata in questo bar nei pressi del Colosseo. Il bar è nelle vicinanze del Ludus Magnus, è uno dei posti di questa città che amo di più. Su questo fazzoletto di terra, collocato nell’incavo tra il Celio e l’Esquilino, si trovava una delle più importanti palestre gladiatorie dell’antica Roma.
Oggi di quel passato rimangono questi muriccioli in laterizio risalenti ai lavori fatti sotto Traiano. Lui, Marco Ulpia Nerva Traiano, il soldato, l’Optimus princeps, il clemente. Immagino il suo sguardo lontano e alto fissato nel busto di marmo che si trova ai musei Capitolini, la bocca piegata in un sorriso appena accennato. Penso che non abbia mai smesso di guardare a questa città, alle nostre vicende e alterne fortune; è un pensiero che mi conforta.
Mi piacciono i bar aperti di mattina presto. In attesa che arrivi il caffè chiedo di poter usare il bagno. Ci rimango per pochi minuti, il tempo di cambiarmi la maglietta zuppa e di infilarmi una felpa grigia. Questa felpa è un po’ come me, lisa nei punti di maggiore attrito ma ancora qui.
Mi do una sciacquata al viso, tiro via dal rotolone poggiato di lato al lavandino una striscia di carta assorbente, mi asciugo il viso guardandomi in un minuscolo specchio. Mi torna in mente un ricordo di molti anni fa.
Ero a Bologna per lavoro, passai la serata in un locale dove facevano musica dal vivo. Nella camera d’albergo mi ero preparata con cura e con addosso il senso di leggerezza della trasferta. Nulla di che, jeans neri skinny, anfibi, una maglia beige con i miei amati colli a barca e appena un po’ di rossetto. L’immagine colta allora nello specchio dietro al bancone mi diede un senso di gioia, di riconoscimento intimo della mia natura.
Ora è questa mattina, la felpa grigia lisa al posto della maglia beige con il collo a barca. Nel minuscolo specchio di questo bagno mi è sembrato di cogliere, a dieci anni di distanza, un’immagine analoga nella sostanza. Ho come idea di un cerchio che si chiude e di cose che tornano al posto a cui sono sempre appartenute.

07:38
Il primo sole disegna sottili linee di luce tra il metallo del tavolino e l’ellisse esterna dell’anfiteatro Flavio.
Il sudore si è asciugato lasciando il posto ad un senso di calore diffuso, il caffè è buono davvero.
Non amo molto la festa di capodanno, non amo le aspettative che si concentrano in un punto che si vorrebbe di passaggio, di svolta. Penso che quindi userò questa mattina di trenta dicembre come mio personalissimo capodanno, e per farvi gli auguri dal tavolino di questo piccolo bar.

Anna
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marina65

Re: 07:38

Messaggio da marina65 »

Bel racconto Anna quel posto e' in effetti abbastanza sconosciuto anche se si trova a pochi passi dal Colosseo , fra l'altro la via limitrofa Via S.Giovanni in Laterano e' anche conosciuta come la Gay Street Romana , dove a suo tempo ci fu' pure il lancio di qualche Molotov da parte di estremisti non molto d'accordo sulle frequentazioni della zona .
Ultima modifica di marina65 il giovedì 30 dicembre 2021, 20:20, modificato 2 volte in totale.

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Re: 07:38

Messaggio da Anna »

marina65 ha scritto: giovedì 30 dicembre 2021, 12:19 Bel racconto Anna quel posto e' in effetti abbastanza sconosciuto anche se si trova a pochi passi dal Colosseo...
Marina grazie! Si soffre dell’ombra del gigante. Per me è un circuito un po’ lungo ma quando ho tempo amo molto farlo.
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Re: 07:38

Messaggio da Alice80 »

Bel racconto Anna! Il bar aperto di prima mattina e la colazione prima dell’alba mi ha fatto tornare in mente la routine dei viaggi di lavoro che, fino a qualche anno fa, erano per me molto frequenti.
Era un momento tutto mio in cui mi coccolavo con la colazione al mio bar preferito e non avevo altri pensieri se non quello di scegliere cosa mangiare col cappuccino.
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Re: 07:38

Messaggio da Marinatravoi »

Cara Anna, che bello leggere i tuoi racconti di vissuto quotidiano, il tuo lasciare i pensieri all' asfalto mentre corri...concentrata sul tuo respiro...e certo, una felpa grigia lisa al posto di una maglia beige non può cambiare la sostanza della tua natura di femmina dolce e sensibile quale tu sei.

A proposito, anche io corro, ma i 12 km orari, ovvero 5 minuti a km non gliela fo più da almeno 5 anni...
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Re: 07:38

Messaggio da Anna »

Alice80 ha scritto: giovedì 30 dicembre 2021, 19:44 Bel racconto Anna! Il bar aperto di prima mattina e la colazione prima dell’alba mi ha fatto tornare in mente la routine dei viaggi di lavoro che, fino a qualche anno fa, erano per me molto frequenti.
Era un momento tutto mio in cui mi coccolavo con la colazione al mio bar preferito e non avevo altri pensieri se non quello di scegliere cosa mangiare col cappuccino.
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Alice grazie! È un’ora magica quella, le città che si svegliano, il caffè, le paste fresche. sempre amata anche io.
Un abbraccio.
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Re: 07:38

Messaggio da Anna »

Marinatravoi ha scritto: giovedì 30 dicembre 2021, 21:16 Cara Anna, che bello leggere i tuoi racconti di vissuto quotidiano, il tuo lasciare i pensieri all' asfalto mentre corri...concentrata sul tuo respiro...e certo, una felpa grigia lisa al posto di una maglia beige non può cambiare la sostanza della tua natura di femmina dolce e sensibile quale tu sei.
A proposito, anche io corro, ma i 12 km orari, ovvero 5 minuti a km non gliela fo più da almeno 5 anni...
Marina ciao grazie! I dodici km orari oramai anche per me sono un ricordo. Tranne qualche allungo me ne vado piano piano.
Un abbraccio!
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Re: 07:38

Messaggio da LorenaTizianaV »

Devo sempre rileggere i tuoi racconti più volte e nel risponderti ho la sensazione di sporcarli.
Quando li leggo, riesco sempre ad essere li vicino; sento i profumi e le emozioni di quello che descrivi.
Grazie.

(anche per me i 5 minuti sono ormai un miraggio).

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Re: 07:38

Messaggio da sylvix »

il treno parte alle 7.40, ma con il proverbiale ritardo delle ferrovie e l'ausilio della metro...
buon anno!
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Re: 07:38

Messaggio da Anna »

sylvix ha scritto: giovedì 30 dicembre 2021, 22:11 il treno parte alle 7.40, ma con il proverbiale ritardo delle ferrovie e l'ausilio della metro...
buon anno!
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