Solo un caso?

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Steffi Ritzka
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Solo un caso?

Messaggio da Steffi Ritzka »

Non credo sia stato per caso, che l'invenzione di un capo di abbigliamento così femminile sia stata realizzata da un uomo...
Ci volevano la passione e la voglia di vedere le gambe di una donna fasciate in un modo così sensuale... sia per chi le guarda sia per chi le indossa....
Certamente ci sono stati dei vantaggi economici non indifferenti per Allan Grant sr. e la sua azienda, la Glen Raven, quando nel 1959 si inventò il capo di abbigliamento che più di ogni altro segnò una svolta nel guardaroba femminile.
La produzione industriale a larga scala, permise di contenere i prezzi e di offrire l'opportunità anche alle donne dei ceti più bassi di indossare le calze velate, che fino a quel momento potevano essere acquistate solo dalle classi più ricche.
La distribuzione a quel punto decollò, ma ebbe una battuta d'arresto verso la fine degli anni 60, quando la rivoluzione culturale sessantottina, vide i movimenti femministi contestare i capi d'abbigliamento prettamente femminili come la gonna e appunto i collant.
Venivano preferiti i pantaloni da sempre simbolo del vestire al maschile, per rivendicare una parità, ancora oggi non completamente raggiunta.
Comunque già a partire da primi anni 70 la distribuzione riprese, grazie anche alla possibilità di ampliare la gamma dei colori disponibili, che fino ad allora erano soltanto alcune tonalità del color carne.
Fino ad ad arrivare alla diversificazione della grana della maglia, la "denaratura", per avere calze leggere o pesanti.
Fino agli inizi degli anni 90 il collant è stato il punto di riferimento del guardaroba femminile per poi diminuire di importanza a causa dei vari cambiamenti di stile nel look femminile, ciò ha determinato un calo della richiesta e di conseguenza della produzione...
L'Italia fino agli inizi degli anni 90 era il maggior produttore di collant, poi con il calo delle richieste le maggiori fabbriche tra cui Goldenlady e Omsa spostarono la produzione all'estero...
Ciononostante resta un simbolo di femminilità e di fascino per tutte le donne del mondo...anche se, e la storia lo racconta, ogni tanto, vuoi per protesta, vuoi per cambio delle mode, le lasciano nel cassetto...
Ma per noi, ancora di più delle donne, sono un elemento al quale non si può proprio rinunciare.
Probabilmente se ci fosse un'indagine di mercato accurata si scoprirebbe che oggi ci sono più uomini che donne ad indossarle... e stando così le cose diventerebbero un indumento unisex... finalmente!
Pensate ancora che sia stato solo per caso, che le abbia inventate un uomo?
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sylvix
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Re: Solo un caso?

Messaggio da sylvix »

nulla di quello che accade è per puro e semplice caso.
etologicamente l'animale femmina è quasi sempre sciatto e insignificante rispetto al maschio preponderante, ma il moderno che affonda le radici patriarcali nell'ebraismo antico blabla blabla blabla, ha fatto si che l'uomo, tra le tante, avesse anche il controllo estetico della donna, girando semplicemente la frittata a proprio vezzo.
come ho scritto l'altro giorno: è la perversione maschile che idealizza, automatizza, strumentalizza e monetizza (in nome dell'emancipazione che non c'è).
l'italia imprenditoriale degli anni 90 post tangentopoli si risvegliò con la consapevolezza che pantalone non sarebbe più tornato e, con una classe dirigente defecata dal ventennio precedente, inetta&corrotta, l'argomento tasse (e come non pagarle) sarebbe diventato il leitmotiv degli anni a venire.
l'argomento, nella sua interezza, è degno di un saggio, ma voglia e tempo mi fanno desistere dallo scrivere altro. : Sailor :
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Steffi Ritzka
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Re: Solo un caso?

Messaggio da Steffi Ritzka »

[quote=sylvix post_id=139964
l'argomento, nella sua interezza, è degno di un saggio, ma voglia e tempo mi fanno desistere dallo scrivere altro. : Sailor :
[/quote]
Spero che prima o poi tu possa trovare il tempo è un pizzico di voglia per continuare con l'argomento...
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Re: Solo un caso?

Messaggio da LorenaTizianaV »

Molto Interessante sia la storia narrata da Steffi che l' analisi di Silvix.
Ma mi sovviene una domanda. Io ricordo che non andavo ancora a scuola e tiravo già i gambaletti oltre al ginocchio per imitare le calze delle femmine. Penso fosse il 1969. Cosa ne sapevo di moda e delle dinamiche commerciali che ci stanno dietro? Cosa mi spingeva a compiere quel gesto?
Concordo con Steffi. Un capo del genere poteva inventarlo solo un uomo .
Lorena


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Re: Solo un caso?

Messaggio da Steffi Ritzka »

LorenaTizianaV ha scritto: domenica 16 gennaio 2022, 1:47 Molto Interessante sia la storia narrata da Steffi che l' analisi di Silvix.
Ma mi sovviene una domanda. Io ricordo che non andavo ancora a scuola e tiravo già i gambaletti oltre al ginocchio per imitare le calze delle femmine. Penso fosse il 1969. Cosa ne sapevo di moda e delle dinamiche commerciali che ci stanno dietro? Cosa mi spingeva a compiere quel gesto? Immagine
Concordo con Steffi. Un capo del genere poteva inventarlo solo un uomo Immagine.
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Ciao Lorena
Lo stesso è stato per me nei primi anni 70, entrambe abbiamo subito il fascino di questo indumento e della sensazione che provoca indissandolo e l'effetto visivo delle nostre gambe avvolte in questo modo...
Se non fosse stato un indumento femminile lo avremmo scelto comunque? Probabilmente no e forse è questo il senso che credo di interpretare dalla tua domanda...
Resta il fatto che lo è e ciò lo rende più attraente...ed essenziale... a differenza delle donne che avendolo in regalo, a volte non sembrano apprezzarne l'unicità...
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Re: Solo un caso?

Messaggio da CristinaV »

Pensiero contro corrente.
Non è che le donne, non più relegate al ruolo di mogli / compagne di chi ha un reddito, si sono stufate di "dover essere" le bamboline agghindate e preferiscono vestirsi comode?
In questo caso le calze rappresenterbbero un'imposizione rifiutata anzichè un regalo non apprezzato.
La mia esistenza, si rifà a quei buoni vecchi jeans: Chi mi ama mi segua.

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Re: Solo un caso?

Messaggio da LorenaTizianaV »

"entrambe abbiamo subito il fascino di questo indumento e della sensazione che provoca indissandolo e l'effetto visivo delle nostre gambe avvolte in questo modo...
Se non fosse stato un indumento femminile lo avremmo scelto comunque? Probabilmente no" (concordo).

Durante tutti questi anni passati, spesso mi sono chiesta quale fosse stata la scintilla iniziale che in tenera età mi ha colpito. Non ho mai trovato la risposta. Ma ormai tant'è. Si vede che il mio karma mi doveva portare qui.
Ormai cerco il lato positivo! Ho vissuto e vivo emozioni sconosciute ai più e ho conosciuto voi con cui posso condividerle. (e finisco perché sto uscendo dal tema).
Lorena

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Re: Solo un caso?

Messaggio da Steffi Ritzka »

CristinaV ha scritto: domenica 16 gennaio 2022, 11:13 Pensiero contro corrente.
Non è che le donne, non più relegate al ruolo di mogli / compagne di chi ha un reddito, si sono stufate di "dover essere" le bamboline agghindate e preferiscono vestirsi comode?
In questo caso le calze rappresenterbbero un'imposizione rifiutata anzichè un regalo non apprezzato.
Ciao Cristina
Il mio lato femminile e femminista non può fare altro che concordare col tuo pensiero, sostengo da sempre la volontà delle donne di uscire dal cliché che le pretende sempre perfette come bambole...
Tuttavia non amo gli eccessi, e talvolta vedo donne che umiliano la loro femminilità per apparire emancipate e sicure di sé, invece di farne un punto di forza, perché lo è, a mio modesto avviso....
Tornando all'oggetto di discussione, trovo i collant decisamente più confortevoli dei calzini maschili che, se non fossi ciò che sono... dovrei indossare😁
Quindi le scelgo per tutti i giorni... proprio per vestirmi comoda....
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Re: Solo un caso?

Messaggio da sylvix »

Steffi Ritzka ha scritto: domenica 16 gennaio 2022, 10:51 Se non fosse stato un indumento femminile lo avremmo scelto comunque? Probabilmente no e forse è questo il senso che credo di interpretare dalla tua domanda...
sicuramente no, e questo è il motivo per cui le donne vere tendono a non portarlo, esistendo oggi cose più funzionali.
come l'uomo -a meno che non sia pirla- in condizioni normali tende a non mettere cose superate e inutili come la cravatta o i gemelli.
la simbologia dell'oggetto rimane valida -nel caso specifico- in funzione della seduzione, ma ogni retaggio storico a corto raggio, si scontra con la non assolutezza contemporanea che ne invalida i presupposti originari.

ps
personalmente sono insensibile alle calze, di cui, preferendo la pelle nuda, non me ne frega nulla.
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Re: Solo un caso?

Messaggio da Stefy17 »

Non so se sia stato un caso, però è stata sicuramente un ottima intuizione, io i collant gli indosso perché mi piacciono, e mi piace vedermeli addosso e gli trovo comodi e sensuali. In più dovendo andare al lavoro in bici elettrica, mi riparano abbastanza pure dal freddo

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