Ah le bancarelle!

[Anna]

Anni addietro mi capitò di entrare in possesso di una intera libreria in una casa da svuotare. Dopo la prima cernita fatta da me ed i miei familiari; erano avanzati ancora molti scatoloni di libri (io non avevo più spazio ed erano per lo più di carattere storico politico del dopo guerra). Ho impiegato alcuni mesi, ma in base all'argomento, ho trovato una casa a tutti loro. Penso che in quell'occasione nessun libro sia andato al macero anche nel rispetto della persona che li aveva custoditi per una vita.
Lorena

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Lorena ciao, non posso che sottoscrivere le tue parole. Il rispetto per chi li aveva custoditi e amati, un segno di riguardo per chi è venuto prima di noi in una sorta di ideale staffetta. La cura delle cose come antidoto alla sciatteria bulimica all you can eat.

embraces

[Roby_60]

Per Nannarella* e le altre romane appassionate di lettura copio il messaggio di ieri di Fabiana Dragone
"Ora è veramente giunto il momento, il 31 marzo mio padre chiuderà definitivamente la sua storica attività. Chi può anche solo condividendo ci aiuti a svuotare il più possibile il negozio. Grazie a tutti .
ANGELO DRAGONE CIRCONVALLAZIONE TRIONFALE 43 ROMA
Con dispiacere ma non riusciamo a muoverci con le spedizioni. Grazie cmq per l'interesse anche a coloro che non sono di Roma
P.s. vi chiedo un unico favore, mio padre ha un principio di alzheimer , qualche cliente non consueto se ne è approfittato....ecco , tutto qui"

Domanda per Anna: se per coincidenza dovessimo capitare in libreria nello stesso momento, cos'è che ci rfarebbe riconoscere?

* spero non Ti spiaccia se Ti chiamo così.

[sylvix]

che peccato, questi negozi stanno morendo ovunque.
segno dell'umanità che svanisce nel cloud, la loffa, di cui non rimarrà traccia.

[Anna]

Per Nannarella* e le altre romane appassionate di lettura copio il messaggio di ieri di Fabiana Dragone
"Ora è veramente giunto il momento, il 31 marzo mio padre chiuderà definitivamente la sua storica attività. Chi può anche solo condividendo ci aiuti a svuotare il più possibile il negozio. Grazie a tutti .
ANGELO DRAGONE CIRCONVALLAZIONE TRIONFALE 43 ROMA
Con dispiacere ma non riusciamo a muoverci con le spedizioni. Grazie cmq per l'interesse anche a coloro che non sono di Roma
P.s. vi chiedo un unico favore, mio padre ha un principio di alzheimer , qualche cliente non consueto se ne è approfittato....ecco , tutto qui"

Domanda per Anna: se per coincidenza dovessimo capitare in libreria nello stesso momento, cos'è che ci rfarebbe riconoscere?

* spero non Ti spiaccia se Ti chiamo così.

Noooo che peccato, lo conosco, che tristezza e che tristezza il messaggio della figlia. Riconoscermi in libreria è facilissimo, di solito dopo un po’ giro con una piletta di libri in braccio. Più o meno mi succede come quando al supermercato entri senza prendere il carrello pensando che tanto devi comperare poche cose e poi ti ritrovi a fare l’equilibrista!

P.S. certo che non mi dispiace Nannarella, come potrebbe!

[Anna]

che peccato, questi negozi stanno morendo ovunque.
segno dell'umanità che svanisce nel cloud, la loffa, di cui non rimarrà traccia.

Vestigia

[virgolette]

Nel ventunesimo secolo la scolarizzazione ha raggiunto ( in europa e negli stati uniti ) un valore prossimo al 90%, mai raggiunto prima eppure mai come ora la gente è ignorante, stupida, superficiale ed egoista.
La chiusura di queste attività ne è la tragica conseguenza e dimostrazione.
Studiare serve solo se impari qualcosa.
A scuola si dovrebbe imparare a vivere, si dovrebbe imparare molte delle cose che non s'imparano in famiglia, ma oggi abbiamo raggiunto un risultato oltre ogni aspettativa: non s'impara un cazzo in famiglia e neppure a scuola.
Il fatto che non s'impara un cazzo in famiglia è colpa di genitori della mia generazione, che già non avevano capito un cazzo quarant'anni fa, mentre se non s'impara un cazzo a scuola si deve soprattutto al fatto che i professori non vengono selezionati in base alle loro qualità ma in base a graduatorie prive di qualsiasi senso.

Per fortuna gli uomini hanno un tempo limitato e questi idioti, prima o poi, moriranno.
Vedremo come se la caveranno i prossimi idioti.

Dal canto mio devo ammettere che leggo pochissimo. Anni fa leggevo molte riviste tecniche di acustica e scienza "spicciola" (scienze Digest), ora ho quasi smesso, annoiato e disturbato dalle strategie editoriali.
Sono però tornato a comprare MUSICA.
Io non "scarico" i files MP3 o simili, mi ripugna.
Mi ripugna perché penso che chi scrive, compone, canta e poi pubblica le sue opere ha diritto ad una remunerazione.
Io non compro merda, compro quello che mi piace ma lo pago il giusto.
Chi compone bella musica ha diritto ad una ricompensa.
Io compro dischi.
Li compro per ascoltarli col mio impianto Hi-Fi audiovideo ad altissima dinamica e quando ascolto musica spesso le pareti di casa mia tremano.
La musica è arte, emozione, racconto. Non molto diversa dai libri.
Ciò che deve accomunare chi ne fruisce è il RISPETTO, del mezzo e dell'autore.
Un libro non si butta, al massimo si regala.
Chi ha scritto quel libro ci ha impiegato settimane, forse mesi, forse anni della sua vita e questo impegno ESIGE RISPETTO.

Meditate, gente, meditate.

Grazie Anna, come sempre; è sempre più chiaro che non sei una qualunque.

[Roby_60]

Riconoscermi in libreria è facilissimo, di solito dopo un po’ giro con una piletta di libri in braccio. Più o meno mi succede come quando al supermercato entri senza prendere il carrello pensando che tanto devi comperare poche cose e poi ti ritrovi a fare l’equilibrista!

Uhm

Penso che d'ora in poi dovremmo prestare più attenzione vagabondando in libreria, perchè l'immagine di una persona nascosta da una traballante "piletta di libri" potrebbe non essere riflessa da uno specchio ma essere "l'altra" persona (Tu od io) in carne ed ossa (ed altro..)....
Il sinistro sarebbe inevitabile ed a poco varrebbero le regole della precedenza stradale.
Immagino che, dopo lo scontro, vedendo libri dell'altra persona, ognuna scoprirebbero dei Tesori sfuggiti all'attenzione....
Buona giornata
R.

PS Ti ricordi "remainders" a piazza san silvestro ? Acquistavo (specie per regalarli) libri in quantità industriali..

[sylvix]

negli usa è diverso (e infatti i centri commerciali stanno sparendo così come tante cagate altrove ancora in voga), ma in europa il negozietto che -t'inculava garbatamente su tutto- era la vera parrocchia, il confessore e lo sputtanatore, il centro operativo e il mentore, la vera voce del popolo.
lo scemo del quartiere era alla fine accolto e protetto, così come il finocchio o quello che aveva preso le corna dalla moglie.
la comunità proteggeva chi operava nel bene, in tutti i sensi; potevi allora dormire con le chiavi sulla porta, in sicurezza.
ho sempre vissuto in aree residenziali e -in verità- non ho mai legato con queste logiche, ma con il senno del poi, capisco quanto fossero fondamentali e radicate nella tessitura psicosociale.
le scuole hanno sempre scricchiolato, non s'imparava un cazzo neppure ai miei tempi, ma almeno 2+2 faceva 4.
la loffa, il cloud, sta inghiottendo l'identità dell'individuo, relegando le più elementari verità a fenomeno circostanziale.
la situazione surreale che si sta creando, ricorda molto Il dittatore dello stato libero di bananas del buon woody allen: da domani chi ha meno di 16 anni... avrà 16 anni!
da domani... okkio!
la loffa non ha memoria, la loffa cambia continuamente struttura, si allarga e poi svanisce.
accadrà presto, meditate!

[Anna]

Riconoscermi in libreria è facilissimo, di solito dopo un po’ giro con una piletta di libri in braccio. Più o meno mi succede come quando al supermercato entri senza prendere il carrello pensando che tanto devi comperare poche cose e poi ti ritrovi a fare l’equilibrista!

Uhm

Penso che d'ora in poi dovremmo prestare più attenzione vagabondando in libreria, perchè l'immagine di una persona nascosta da una traballante "piletta di libri" potrebbe non essere riflessa da uno specchio ma essere "l'altra" persona (Tu od io) in carne ed ossa (ed altro..)....
Il sinistro sarebbe inevitabile ed a poco varrebbero le regole della precedenza stradale.
Immagino che, dopo lo scontro, vedendo libri dell'altra persona, ognuna scoprirebbero dei Tesori sfuggiti all'attenzione....
Buona giornata
R.

PS Ti ricordi "remainders" a piazza san silvestro ? Acquistavo (specie per regalarli) libri in quantità industriali..

Piazza San Silvestro 27, ora c’è IKEA progettazione cucine, pop-up Store. Così vanno le cose...
P.S. Il sinistro sarebbe inevitabile e ne nascerebbero ibridazioni mica da nulla!!!

[Anna]

...Io compro dischi.
Li compro per ascoltarli col mio impianto Hi-Fi audiovideo ad altissima dinamica e quando ascolto musica spesso le pareti di casa mia tremano.
La musica è arte, emozione, racconto. Non molto diversa dai libri.
Ciò che deve accomunare chi ne fruisce è il RISPETTO, del mezzo e dell'autore.
Un libro non si butta, al massimo si regala.
Chi ha scritto quel libro ci ha impiegato settimane, forse mesi, forse anni della sua vita e questo impegno ESIGE RISPETTO.

Meditate, gente, meditate.

Grazie Anna, come sempre; è sempre più chiaro che non sei una qualunque.

Rispetto, del mezzo e dell’autore e, aggiungo, delle cose in generale. È un gesto di grande grazia, penso, ascoltare un disco o leggere un libro trattandoli con cura. Non considerandoli merce a perdere. È bello e potente il lavoro paziente raccontato da @Lorena, di selezione e salvataggio di libri altrimenti destinati al macero. È bello immaginarti, @Davide, mentre maneggi con cura un disco appena comperato, preparandoti ad ascoltarlo con la dovuta attenzione e rispetto per il tempo, l’arte, e la vita di chi quella musica l’ha pensata. È bello quando @Roby racconta di una piccola libreria in dismissione, di questo minuscolo punto di luce, di queste labili zone di resistenza al dissolvimento; e bella e struggente è la definizione di @Silvyx dell’umanità che si dissolve. Mi è venuto in mente, leggendovi, un vecchio video in cui Nick Cave canta (I’ll live you, Till the End of the world). La canzone era parte della colonna sonora di (Fino alla fine del mondo, di Wim Wenders). Nel video, frammenti di film si alternano all’inquadratura di Nick Cave sul palco, libero e sventato. C’è uno spezzone di circa dieci secondi nel video:(2’02’’-2’12”) in cui mentre il volto sgranato della bellissima Solveig Dommartin viene messo a fuoco la voce di Nick Cave recita:

...I said,
Thank you girl,
Thank you girl,
I'll love you till the end of the world...
.
Mi è sembrato, per qualche istante, di cogliere l’esistenza di una qualche forza in grado non dico arginare quanto, piuttosto, di andare oltre il dissolvimento.



Grazie a te Davide.

Anna.