Le distinzioni
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Re: Le distinzioni
Che bello leggere così tanti e diversi modi di esprimere la 'cosa' che ci accomuna. Ringrazio ogni sorella per ogni parola e frase su questo portale, dalle più animaeccore alle più cerebrali, dalle analitiche alle epigrammatiche-folgoranti. Quante belle storie vengono rese pubbliche qui - e molte di più, immagino, nelle comunicazioni più private. Mi è piaciuto veramente quello che hai scritto nell'ultimo post, Io,(e) Giulia, grazie grazie.
Allora, il mio misero contributo:
Ho chiesto a mio figlio, bello sveglio nei suoi 21 anni. Mi ha dato la seguente - corrente, non accademica - definizione di Boomer: 'persona nata nei primi anni '60, come te, papà, che nel tentativo di utilizzare i social media come un nativo digitale si mette spesso in situazioni al limite del pericolo o del ridicolo, in quanto irrimediabilmente naif per eccesso o per difetto di informazioni comunicate rispetto alla appropriatezza enunciativa dei social stessi'. Ho creato un mostro.
Interessante, e spero che qualcuno avrà voglia di commentare, quello che mi ha detto il mio psicoterapeuta apprendendo che amo vestirmi da donna: 'da bravo attore, lei si rappresenta ciò che non ha, vale a dire un principio femminile stabile nella sua vita'. Bah.
Il mondo è a macchie di leopardo. Un ragazzo gay di 16 anni, figlio di amici, ha fatto outing a scuola durante un'assemblea di classe. E' partito un applauso e il suo compagno di banco gli ha detto 'l'importante è che tu non sia Juventino'. Altri sedicenni potrebbero pestarci se ci incontrano enfemme, a Milano come 'nel profondo sud' come a Monteriggioni o Udine. Potrebbero pestarci anche se siamo bianchi/neri, poveri/ricchi, se credono che abbiamo guardato la loro ragazza o siamo passati davanti in fila. Le identità fragili si definiscono rigidamente, spesso solo 'contro' altre identità, e questo è vero a 18 come a 70 anni.
Dobbiamo continuare a credere che, a dispetto di tutte le distinzioni, esiste solo un grande 'noi', e nessun 'loro'.
Allora, il mio misero contributo:
Ho chiesto a mio figlio, bello sveglio nei suoi 21 anni. Mi ha dato la seguente - corrente, non accademica - definizione di Boomer: 'persona nata nei primi anni '60, come te, papà, che nel tentativo di utilizzare i social media come un nativo digitale si mette spesso in situazioni al limite del pericolo o del ridicolo, in quanto irrimediabilmente naif per eccesso o per difetto di informazioni comunicate rispetto alla appropriatezza enunciativa dei social stessi'. Ho creato un mostro.
Interessante, e spero che qualcuno avrà voglia di commentare, quello che mi ha detto il mio psicoterapeuta apprendendo che amo vestirmi da donna: 'da bravo attore, lei si rappresenta ciò che non ha, vale a dire un principio femminile stabile nella sua vita'. Bah.
Il mondo è a macchie di leopardo. Un ragazzo gay di 16 anni, figlio di amici, ha fatto outing a scuola durante un'assemblea di classe. E' partito un applauso e il suo compagno di banco gli ha detto 'l'importante è che tu non sia Juventino'. Altri sedicenni potrebbero pestarci se ci incontrano enfemme, a Milano come 'nel profondo sud' come a Monteriggioni o Udine. Potrebbero pestarci anche se siamo bianchi/neri, poveri/ricchi, se credono che abbiamo guardato la loro ragazza o siamo passati davanti in fila. Le identità fragili si definiscono rigidamente, spesso solo 'contro' altre identità, e questo è vero a 18 come a 70 anni.
Dobbiamo continuare a credere che, a dispetto di tutte le distinzioni, esiste solo un grande 'noi', e nessun 'loro'.
'Ballate, ballate, altrimenti siamo perduti' (Pina Bausch)
Re: Le distinzioni
Grazie mille Giulia, Virgo per queste ulteriori testimonianze e sono contenta che questo tema dei boomer vi piaccia. È proprio vero che “la storia siamo noi”.
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Re: Le distinzioni
Mah, o intende che hai avuto problemi con tua madre o comunque con tua moglie se sei ancora sposato. Un classico da parte loro, se insisti un po' sul tema, ti porterà a parlare del complesso di Edipo
Per il resto io penso che etichettare e quindi sentirsi incasellati precisamente, aiuta sempre la propria autostima e porta un senso di maggior sicurezza, ma come al solito la cosa migliore sarebbe sempre quella di riuscire a godere di quello che fai con almeno qualcuno che condivide o é al corrente del perché lo fai.
Re: Le distinzioni
Bel tema e occasione perfetta per mettere in moto la macchina del tempo, e spulciare il catalogo degli eventi, cose e fatti, di uomini e le bestie dei nostri passati a scelta. E già, navigare nella società in fondo malvagia, corrotta, comica e bugiarda, a tratti disfatta e disperata, regala a nostra cattiva coscienza vasto registro di casi umani, di etichette, disordini e trasgressioni, degno del più istruttivo filone moralista della tradizione teatrale degli antichi. Sul caso nostro è particolarmente facile partorire demoni irriverenti che corrodono il tessuto sano della società. Siamo noi per antonomasia la somma dei gesti esilaranti e blasfemi nati dalla nostra bislacca fantasia, che genera essenzialmente indegni spettacoli, l’esatto contrario del sano ordine prestabilito dal Dio. Ecco perché per secoli siamo state parte degli orribili segreti familiari, esempi autentici degli errori della natura o degli Dei, marchette imbottite di cocaina nascoste tra le mura domestiche o allontanate coll’ostracismo generale alle sicure distanze da non nuocere, pervertiti, froci, rotti in culo, insomma diversi o diverse, e grazie al Dio non parte della nostra famiglia…E’ una lunga, grottesca storia, amara e terribile, che si srotola verso un finale che non prevede un bis con applausi, almeno non ancora, e ne è la testimonianza anche questo forum, enciclopedia di difese che col costanza accumuliamo qui in buona fede. Inutile illuderci, siamo ancora lontane dall’essere accettate così come abbiamo deciso di apparire, talvolta nascoste a noi stesse, siamo ancora casi, sarabanda di fatti di ripugnante volgarità, corrente sotterranea, infernale, che va arginata visto che non si riesce ad estirparla. Ed ecco che siamo pronte, anzi decise, di vestire l’ironia, dispetto e talvolta aggressiva spudoratezza, non per far valere il proprio credo, ma per mera necessità di confermare l’esistenza. Ci si impara alla fine a conoscere tutti i registri del “socially correct” per ottenere il posto sul palco, ma nel nostro caso non è la nostalgia di un mondo ideale e perduto che dobbiamo richiamare, ma cercare l’accettabile passaggio verso l’attualità, magari svelando gli aspetti e le manie più incredibili del nostro sottobosco, e crescere al disincanto di una cultura che fa solo finta di esserci casa e amica. Ed è in questa storia, cominciata da Steffi Ritzka con innocua costatazione di tante etichette che ci affibbiano, che ho trovato le tessere per comporre il mosaico, struggente e tragicamente tangibile con sua ferocia e crudeltà, ma anche bizzarro e buffo, fedele alla migliore tradizione della comedia dell’arte.
Perdonatemi care, cercherò una gamma di colori più vivaci per il futuro…
Perdonatemi care, cercherò una gamma di colori più vivaci per il futuro…
Re: Le distinzioni
Le riflessioni di Sylvix le leggo sempre con grande gusto, per la maniera ironica e tagliente e per la qualità del suo pensiero. Peccato per la lontananza...
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Re: Le distinzioni
La mia stima per Sylvix si deve alla sua ASSOLUTA onestà.
Mi sembra di essere l'unico, assieme a lei, quì dentro, ad avere il coraggio di dire le cose come stanno.
Un abbraccio ad Ale, per il suo prezioso contributo al forum, per la sua leggerezza e per la profondità delle sue riflessioni che spesso mi è difficile comprendere a fondo.
Mi scuso.
P.S.
non mi incasellerete mai, perchè partite da un falso presupposto: io non ambisco a sembrare donna.
Mi sembra di essere l'unico, assieme a lei, quì dentro, ad avere il coraggio di dire le cose come stanno.
Un abbraccio ad Ale, per il suo prezioso contributo al forum, per la sua leggerezza e per la profondità delle sue riflessioni che spesso mi è difficile comprendere a fondo.
Mi scuso.
P.S.
non mi incasellerete mai, perchè partite da un falso presupposto: io non ambisco a sembrare donna.
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- Marinatravoi
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Re: Le distinzioni
In realtà, proprio perché non ambisci a sembrare donna tu sei tecnicamente un crossdresser puro...quindi sei incasellato anche tu!virgolette ha scritto: ↑lunedì 24 ottobre 2022, 23:19
non mi incasellerete mai, perchè partite da un falso presupposto: io non ambisco a sembrare donna.
Marina
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Re: Le distinzioni
le verità sono molteplici, alcune condivise in senso orizzontale, altre intime, sovrapposte e incondivisibili, perpendicolari all'anima; con la logica si può portare fuori qualunque strato, ma la realtà (triste) interiore rimane, il falso di base (il non essere femmina), da cui si derivano tutte le successive verità(aleatorie).Marinatravoi ha scritto: ↑martedì 25 ottobre 2022, 16:28In realtà, proprio perché non ambisci a sembrare donna tu sei tecnicamente un crossdresser puro...quindi sei incasellato anche tu!virgolette ha scritto: ↑lunedì 24 ottobre 2022, 23:19 non mi incasellerete mai, perchè partite da un falso presupposto: io non ambisco a sembrare donna.
la decomposizione (democritea) di cui al mio primo intervento, risede proprio nell'insofferenza del soggetto verso una condizione distopica, tanto necessaria quanto esiziale.
non è negando o affermando un'identità falsa in partenza (e quindi senza basi) che si risolve la questione,
non è cercando una casella consona all'indole(come il moscone che va sulla merda) che si risolve la questione.
il problema della decomposizione, peraltro, affligge l'intera società moderna, in ogni campo, in ogni angolo del mondo, a ogni livello.
come un frutto, la società deve marcire perchè i nuovi semi possano germogliare, siamo solo all'inizio dell'autunno.
jeg taler ikke dansk!
- Marinatravoi
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Re: Le distinzioni
il problema della decomposizione, peraltro, affligge l'intera società moderna, in ogni campo, in ogni angolo del mondo, a ogni livello.
come un frutto, la società deve marcire perchè i nuovi semi possano germogliare, siamo solo all'inizio dell'autunno.
[/quote]
Voglio cogliere in quest'ultimo pensiero un messaggio di speranza...come diceva un grande, dalla merda nascono i fior...
Marina