Le distinzioni

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Steffi Ritzka
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Le distinzioni

Messaggio da Steffi Ritzka »

In una Società che ha la mania di mettere etichette ovunque, nemmeno il nostro mondo poteva sfuggire, anche qui ci sono categorie e sotto categorie... come scusa anche qui?... eh sì!.
Insomma mi travesto da donna allora sono un travestito!

No, aspetta non è proprio così, secondo la lingua italiana uno che si traveste è un travestito, ma per definirlo bisogna sapere il tuo orientamento sessuale... se ti piacciono le donne sei un crossdresser se ti piacciono gli uomini o entrambi allora sei una trav... poi bisogna vedere.... se ti senti donna allora non sei più una trav ma sei una trans e poi anche in questo caso bisogna precisare non è così facile, Bisognerebbe capire se vuoi cambiare sesso oppure no , anche questo fa la sua differenza, così come l'orientamento sessuale... Che poi pensandoci bene uno che si veste da donna e gli piacciono le donne teoricamente è un omosessuale mentre invece lo stesso che si veste da donna e gli piacciono gli uomini è teoricamente un eterosessuale, tutto il contrario di quello che sembra... ed è singolare che chi non appartiene a questo mondo ignori completamente questa distinzione, per loro siamo tutti uguali, altrimenti detti omosessuali o froci...

Guarda un po' la stessa opinione che hanno gli omofobi, strano vero? La visione semplicistica è decisamente figlia dell'ignoranza, bisogna farne parte di questo mondo per capire. Però è anche vero che le distinzioni creano divieti, paletti delimitazioni e disuguaglianza...

Prendiamo il mio caso, mi travesto da sempre, ed ho un orientamento sessuale rivolto alle donne, questo secondo logica, fa di me un crossdresser tuttavia mi sento più affine ad una trans, perché la mia indole è femminile, anche se non desidero la transizione...M resta il fatto che mi piacciono le donne.... ed ecco la distinzione.

Alla fine ciò che crea la differenza è l'orientamento sessuale.... Io credo che sia totalmente improprio perché si crea una disuguaglianza basandosi su un aspetto oggettivo,sarebbe come dire, che un maschio che si comporta e si veste come tale sia diverso da un altro soggetto maschio semplicemente perché al primo piacciono gli uomini ed al secondo le donne...

Ma questa è solo la mia opinione...
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LorenaTizianaV
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Re: Le distinzioni

Messaggio da LorenaTizianaV »

Un geniale e funambolico gioco di parole per dare una chiara visione della confusione che ci circonda.
Se poi aggiungiamo che a volte anche chi ne fa parte crea e si crea ulteriori distinguo...
Quando basterebbe non etichettare nulla e lasciare le persone libere di essere persone.

Ma questa è utopia.
Lorena

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Ely80
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Re: Le distinzioni

Messaggio da Ely80 »

Concordo, un milione di etichette che non fanno altro se non creare una confusione infinita sia tra "profani" sia tra noi. E conseguentemente un rischio maggiore di trovarsi di fronte svariate difficoltà date da questo loop di ignoranza che crea altra ignoranza (nel senso di "ignorare", per citare Aldo Giovanni e Giacomo 😄).
La gente fa prima ad etichettare tutto e tutti..si veste da donna? Ok.. omosessuale, punto e fine, senza minimamente porsi alcuna domanda, per la maggior parte delle persone è più semplice e non implica problemi (eccetto ovviamente per la persona che si ritrova addosso quel determinato "timbro").
Purtroppo credo che ci sia ancora tanta strada da fare, e in molti casi noi per prime, per arrivare ad una società in cui ognuno possa essere liber* di esprimersi senza etichette..
"...Elena...anche quando tutto il mondo non riesce a vedermi... "

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Re: Le distinzioni

Messaggio da Sogno2014 »

Concordo con voi, non ci dovrebbero essere etichette, ma anche qui ci sono. Comunque l'altro giorno parlavo con mia figlia e casualmente siamo finiti sul discorso gay, trans ecc.. Ovviamente non sa che mi piace vestire da donna e che ho avuto un rapporto con una trans e con qualche uomo, però mi sono positivamente meravigliata quando raccontava che ha un'amica trans della sua età. Mi sono meravigiata perché ha usato solo la parola amica senza usare la parola trans, ma solo dicendo che prima era un ragazzo. Mi sono anche meravigliata perché i genitori della ragazza hanno assecondato il ragazzo nel suo percorso nonostante iniziato alla giovanissima età, fregandosene del giudizio degli altri. Ora l'amica di mia figlia è una bellissima e ripeto bellissima ragazza integrata perfettamente. Sono sicura che i giovani d'oggi come mia figlia saranno in grado di eliminare tutte queste etichette e pregiudizi. Sarà un sogno, ma io ci credo. Un bacione Eva.
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Anna
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Re: Le distinzioni

Messaggio da Anna »

L’unica tassonomia possibile sarebbe infinita.

Ma, per venire alla conclusione [...] nel spacio infinito o potrebono essere infiniti mondi simili a questo, o che questo universo stendesse la sua capacità e comprensione di molti corpi, come son questi, nomati astri; ed ancora che (o simili o dissimili che sieno questi mondi) non con minor raggione sarebe bene a l'uno l'essere che a l'altro; perché l'essere de l'altro non ha minor raggione che l'essere de l'uno, e l'essere di molti non minor che de l'uno e l'altro, e l'essere de infiniti che di molti. Là onde, come sarebe male la abolizione ed il non essere di questo mondo, cossì non sarebe buono il non essere de innumerabili altri.

“Giordano Bruno, De l'infinito, universo e mondi”
E Anna verrà
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Re: Le distinzioni

Messaggio da LauraB »

Io le etichette non è che le amo troppo, ma mi aiutano a definirmi, Un po come se fossi una confezione di pomodori..che poi sia una passata, secchi, pelati o cosa..

Il problema nasce quando altr* ci etichettano basandosi su ipotesi derivate da ignoranza (in senso buono), generata da stereotipi.

premesso che nel vocabolario cd e trav hanno sostanzialmente lo stesso significato, forse poi modificato in certi ambienti, dobbiamo definire piani diversi.
Il primo è il crossdressing, il mondo drag/queen/king. Li unisco solo per capirci, non sono ovviamente la stessa cosa.
Il secondo è l orientamento sessuale
Il terzo il genere.

Steffi Ritzka ha scritto: martedì 22 febbraio 2022, 13:38 Prendiamo il mio caso, mi travesto da sempre, ed ho un orientamento sessuale rivolto alle donne, questo secondo logica, fa di me un crossdresser tuttavia mi sento più affine ad una trans, perché la mia indole è femminile, anche se non desidero la transizione...M resta il fatto che mi piacciono le donne.... ed ecco la distinzione.
Mi permetto..spero di non urtare sensibilità..
L etichetta secondo me sarebbe uomo crossdresser eterosessuale con sensibilità.
Non sei una persona T perche non desideri la transizione.
D altra parte potresti essere una persona T lesbica., amando le donne. Ipotesi possibile, non realistica qui.
La componente "indole femminile" di per se non è disforia, non ci sono lotte col proprio corpo..non si desidera diventare dell'altro genere.
L'affinità con una (persona) trans(essuale) non puo esistere in quanto una persona transessuale non è tale in stallo, ma è in divenire, è diretta verso una meta. L'affinità potrebbe essere con una donna. O un uomo ( non è specificato il genere di "persona trans")
Poi bisognerebbe dire che forse questa affinità è con una persona transessuale female to male....
..ecco perche a volte le etichette servono.. chiare.. : Chessygrin :

PS tutto il discorso potrebbe saltare se alla voce "trans" si intende transgender.. : Razz :
Laura Bianchi

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Re: Le distinzioni

Messaggio da ClaudiaTv »

Secondo me le etichette in se non sono un problema, ma può esserlo l'utilizzo che se ne fa. Per molte persone, me in primis, l'esistenza di una etichetta ha aiutato a definirmi meglio, ma soprattutto sapere di non essere la sola. Il problema nasce nel momento in cui l'etichetta, anziché essere un mezzo per unire persone con caratteristiche in comune, viene usata per dividere e isolare. Ma qui diventa più un discorso di xenofobia e più in generale di ignoranza.

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Steffi Ritzka
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Re: Le distinzioni

Messaggio da Steffi Ritzka »

Ciao Laura

Non sono interessata alla transizione perché la temo così come temo l'operazione... E poi per una serie di considerazioni personali che ho fatto e che mi hanno portata a decidere di rimanere come sono. L'affinità di cui parlavo è per il sentirsi donna cosa che personalmente provo che è affine, almeno a mio modo di vedere, con una trans che vuole diventare donna perché sente di esserlo. Tuttavia, a parte il mio caso personale, il ragionamento che facevo col mio post, era di carattere generale, ho letto post di sedicenti crossdresser che descrivevano la loro situazione come una semplice fantasia sessuale, in modo poco coerente...collocando se stessi in una determinata categoria, avulsa dal resto...quasi fosse un élite...
Ovviamente si tratta di disquisizioni che non pretendono nulla di più del tempo che trovano...

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virgolette
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Re: Le distinzioni

Messaggio da virgolette »

Salve, sono un'etichetta;
a chi mi appiccico ? : Lol :
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sylvix
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Re: Le distinzioni

Messaggio da sylvix »

l'altro giorno mi è capitato fra le mani un vecchio testo in latino sull'atomismo nel mondo ellenico;
secondo democrito, l'atomo è eterno, immutabile, indivisibile e privo di qualità sensibili.
le etichette atomizzano l'essere umano, lo rendono demenziale nelle affermazioni, riducono le valenze, le semantiche, fino a renderlo un atomo, isolato, inutile e privo di qualsasi qualità sensibile.
è la logica della loffa, è la logica del digitale.

nel mondo siamo tutti froci, l'unica discriminante è che alcuni usano il culo degli altri.
jeg taler ikke dansk!

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