Buongiorno. Posso solo immaginare certi ambienti, poiché essendo un'operaio povero come lamm3rda non avrò mai la possibilità di frequentarli. Probabilmente la visione ristretta su qualsiasi oggetto deriva dal mio conto corrente che mi fa propendere sulla qualità a discapito della firma. Ben conscio che il possesso di determinati oggetti siano un segno visibile della condizione economico-sociale di una persona devo fare di necessità virtù, quindi benvenga il completo di qualità confezionato da Peppino il sarto (che vive sul passaparola) piuttosto che lo stesso (forse nell'insieme inferiore) confezionato da una firma ultra altisonante che può permettersi qualche scivolone. Perché c'è un meccanismo perverso sul marchio di lusso, quello del far diventare un cliente "aficionado" per illuderlo nel farsi ammirare ancora di più.
In poche parole si diventa adulatori, fanatici, dei veri e propri promotori che lo sfoggiano nell'ambiente esclusivo e non citano difetti. Questo instaura un rapporto simbiotico che assomiglia a quello fra i Pivieri Egiziani e i Coccodrilli del Nilo.
Infatti a questi clienti saranno proposti in esclusiva edizioni limitate, esclusive o in anteprima da sfoggiare per esser ammirati e per far ancor di più "la differenza" in certi ambienti. Questi individui sono del vino in cartone che si preoccupa d'esser versato nel calice di cristallo. Ci sarebbe tanto altro da scrivere ma poi divento un logorroico scassab@ll3.
Dimenticavo, se ti avanza un paio di tacchi Jimmy Choo taglia 43 mandamele, non mi offendo -.^ Grasssie Grasssie.