Una vacanza en femme

[Steffi Ritzka]

È qualcosa che ho sempre sognato, pianificato nei minimi dettagli, Un pensiero ricorrente che spesso mi accompagnava poco prima di dormire fino al sonno, un viaggio di più giorni completamente en femme, ma era qualcosa di lontano, una fantasia, qualcosa che pensavo davvero irrealizzabile, una delle tante utopie che chi è come me capisce perfettamente...

Invece l'ho fatto. Non serviva pensarci troppo ci avevo già pensato a lungo e sapevo esattamente cosa volevo fare... il primo luogo la preparazione dei bagagli, solo abbigliamento femminile, nessun compromesso dovevo e volevo essere una donna in viaggio, assumendo rischi ed imprevisti. Ognuno è responsabile delle proprie azioni e se necessario ne paga le conseguenze, bisogna pensarci e anche a lungo poiché l'imprevisto è dietro l'angolo ed essendo lontani da casa può veramente accadere di tutto. Potrebbe rendersi necessario mostrare i documenti e rivelarsi, in quel caso c'è poco da fare, se mi capita dico che sono una trans... perché secondo me si tratta di coerenza, ma capisco chi non se la sente di fare altrettanto.

Stabilito perciò che la volontà di provarci superava l'incertezza dovuta ai rischi non restava che scegliere un posto, fissare un itinerario e il periodo. Avevo già, in parte, realizzato qualcosa di simile, ma si trattava sempre di viaggi in cui nella valigia trovavano posto alcuni indumenti femminili e il necessario per il make-up, per una scappatella da organizzare se ci fossero state le condizioni ideali... Ma questo è completamente diverso. Volevo cioè provare la sensazione di sentirmi una donna H24. Non è facile prepararsi la mattina vestita e truccata di tutto punto, e stare fuori un'intera giornata a visitare una città girando per piazze, chiese e musei: devi interagire con le altre persone, devi fare i conti con le condizioni atmosferiche potrebbe tirare vento e farti lacrimare gli occhi, in quel caso ti devi ricordare che sei truccata, qualcosa potrebbe essere andato fuori posto, potrebbe esserci il sole e farti sudare anche in quel caso devi darti un'occhiata al viso, ai capelli e ti devi portare il necessario per sistemarti. Potresti avere bisogno del bagno e se sei vestita da donna, non puoi andare nel bagno degli uomini devi avere il coraggio di andare in quello delle donne... come se nulla fosse. Insomma ti devi ricordare che in quel momento devi essere ciò che rappresenti, mantenendo un atteggiamento credibile in ogni occasione mostrandoti come pretende il tuo abbigliamento, perché in questo caso l'abito fa il monaco.

E nessun dettaglio può essere trascurato posso garantire avendolo provato in prima persona, che la precisione in questo caso è determinante per essere credibili. Salvo rare eccezioni una donna è sempre precisa nel suo atteggiamento e nel suo look, sia normale per tutti i giorni o per uscite serali o situazioni particolari. Non tiene cose in tasca, ha una borsa nella quale a seconda della situazione ha sempre tutto quello che serve, e ci si rende conto di quanto è indispensabile soltanto provando ad essere una di loro. Stesso dicasi per gli abbinamenti dell'abbigliamento e degli accessori non c'è mai nulla di fuori posto anche se si tratta di un abbigliamento casual, Perfino un semplice foulard se decidono di indossarlo deve avere qualche richiamo con qualcosa che hanno addosso altrimenti non lo indossano. Oppure lo smalto sulle unghie altra cosa da non trascurare le mani di una donna sono sempre curate E se anche non portano le unghie lunghe sono comunque in ordine. Perciò prima ancora di organizzarmi il viaggio Ho cercato di migliorare alcuni particolari partendo dalle mani, crema idratante tutte le sere pulizia delle unghie da cuticole e imperfezioni, le ho lasciate crescere un po' e poco prima di partire le ho limate dando una forma credibile. Pulizia del viso e maschere idratanti due volte a settimana per migliorare L'aspetto della pelle, certo le rughe non si cancellano Ma la pelle migliora di molto il suo aspetto, bisogna sempre ricordare che se 1 donna fa qualcosa è perché a qualcosa serve. Dopodiché qualche giorno prima di partire ho sistemato le sopracciglia anche qui senza esagerare ma dando una forma più femminile, sembra un dettaglio ma l'aspetto finale viene migliorato notevolmente. Infine i capelli, avendo la fortuna di averli folti e con una ricrescita molto rapida li ho lasciati crescere, e poco prima di partire gli ho dato una forma adatta e li ho tinti...Potrebbe sembrare un'esagerazione ma qui non si trattava di una semplice uscita serale, ma bisognava cercare di essere convincenti per giorni e giorni, quindi ogni dettaglio doveva essere perfetto. Ovviamente il tutto è stato provato e riprovato durante le uscite serali e diurne fatte prima di partire per essere certa che tutto funzionasse a dovere. Arrivato il giorno sono partita non senza qualche patema d'animo, che non ti abbandona mai tentando sempre di minare la tua sicurezza. Ma di questo ne parleremo in seguito. Probabilmente vi starete chiedendo, se ne vale la pena vista tutta la meticolosa preparazione che si è resa necessaria... so benissimo che non tutte hanno di questi desideri ma per quanto mi riguarda lo è stato da sempre e credo di essere riuscita ad esaudirlo.

[sylvix]

è la vacanza stessa a essere diventata lavoro.
nella mia vita i due stati (vacanza e lavoro) sono sempre in eterna sovrapposizione, probabilmente è il motivo per cui non ho mai avuto il desiderio in oggetto.

[maxima]

Contrariamente a Silvix, invece, questo tuo desiderio ci accomuna... e ci accumuna anche il fatto di considerarlo una utopia. L'unica differenza è che tu sei finalmente riuscita a realizzarlo! E di questo ti invidio non poco. Ho trovato molto significative le tue osservazioni circa l'importanza dei dettagli. Ritengo anche necessaria quella sorta di "preparazione" che hai fatto nei giorni precedenti e sono certa che la tua vacanza (di cui poi spero ci parlerai presto dettagliatamente) sia stata davvero fantastica.
Io mi sono trovata in alcune circostanze ad avere una valigia piena in gran parte di indumenti femminili, ma non sono mai mancati quelli maschili che, ahimé, ho comunque indossato per la maggior parte del tempo del soggiorno, compreso il viaggio.
In quelle (rare) occasioni sono comunque riuscita a trascorrere en-femme svariate ore (diciamo dal primo pomeriggio fino al momento di andare a dormire) e ho fatto anch'io il possibile di fare miei tutti quegli atteggiamenti e quei dettagli che appartengono all'universo femminile. E credo in buona parte di esserci riuscita, al punto che non mi sentivo più osservata e sono riuscita a fare shopping, visitare mostre e musei, andare a vena, a teatro, etc.
Alla fine di quelle ore trascorse al femminile la cosa che ho accusato maggiormente è stata la ricrescita della barba... Non l'avrei mai detto che bastasse qualche ora (forse solo un paio) per far sparire quella splendida sensazione data dalla pelle liscia... per non parlare della paura di mostrare un inguardabile e sospetto alone grigio...
Steffi, tu come ti sei comportata di fronte a questo problema?
Maxima

[Steffi Ritzka]

Contrariamente a Silvix, invece, questo tuo desiderio ci accomuna... e ci accumuna anche il fatto di considerarlo una utopia. L'unica differenza è che tu sei finalmente riuscito a realizzarlo! E di questo ti invidio non poco. Ho trovato molto significative le tue osservazioni circa l'importanza dei dettagli. Ritengo anche necessaria quella sorta di "preparazione" che hai fatto nei giorni precedenti e sono certa che la tua vacanza (di cui poi spero ci parlerai presto dettagliatamente) sia stata davvero fantastica.
Io mi sono trovata in alcune circostanze ad avere una valigia piena in gran parte di indumenti femminili, ma non sono mai mancati quelli maschili che, ahimé, ho comunque indossato per la maggior parte del tempo del soggiorno, compreso il viaggio.
In quelle (rare) occasioni sono comunque riuscita a trascorrere en-femme svariate ore (diciamo dal primo pomeriggio fino al momento di andare a dormire) e ho fatto anch'io il possibile di fare miei tutti quegli atteggiamenti e quei dettagli che appartengono all'universo femminile. E credo in buona parte di esserci riuscita, al punto che non mi sentivo più osservata e sono riuscita a fare shopping, visitare mostre e musei, andare a vena, a teatro, etc.
Alla fine di quelle ore trascorse al femminile la cosa che ho accusato maggiormente è stata la ricrescita della barba... Non l'avrei mai detto che bastasse qualche ora (forse solo un paio) per far sparire quella splendida sensazione data dalla pelle liscia... per non parlare della paura di mostrare un inguardabile e sospetto alone grigio...
Steffi, tu come ti sei comportata di fronte a questo problema?
Maxima

Ciao Maxima
Grazie per il commento lepre sostegno morale, che apprezzo moltissimo... tra le mie piccole fortune c'è quella di avere poca barba perlopiù disseminata in alcuni punti del viso, e dopo una buona rasatura con tutti i crismi del caso, utilizzando una buona crema da barba prima di rivederne la crescita devono passare almeno 24 ore, durante le quali ho un certo margine di tranquillità. Comunque per coprire anche i pori uso una base rossastra, che stesa nelle zone interessate, fa un effetto insolazione... poi tampono con un fondotinta chiaro e sopra il fondotinta che uso per tutto il viso, poi fissato con la cipria compatta, in questo modo ottengo una buona tenuta per tutta la giornata.
Un'altra cosa da non trascurare è la mascherina, che se da un lato aiuta a coprire, dall'altro ti frega perché va a togliere quello che abbiamo messo in precedenza per camuffare, di conseguenza sei costretta a guardarti in continuazione per vedere lo stato effettivo del tuo viso...
Per ciò che riguarda la vacanza in sé, ne racconterò in seguito qualche episodio... questa volta mi premeva di più raccontare la preparazione e le difficoltà che si incontrano per farne una sorta di istruzioni per l'uso, nel caso in cui a qualcuno venisse in mente di fare altrettanto. Certo come dice Silvix non è stata certo una vacanza rilassante.... Però per quanto mi riguarda posso dire che ne è valsa la pena.

[maxima]

Grazie Steffi! io dopo la rasatura (eseguita il più possibile a regola d'arte), uso una crema idratante e subito dopo passo con un coprente tendente al rosso; si tratta di una sorta di cilindretto di pasta molto compatta che acquistai da dafniGirl in una delle mie make up session presso il suo studio di Madrid. Stendo questo "copribarba" sul mento e in prossimità della bocca prima di procedere con la cipria compatta e con il contouring, al quale tengo molto perché riesce a riproporzionare il volto rendendolo molto più femminile.
Certo è che dopo poche ore sembra che i peli della barba facciano capolino sulla superficie del viso... forse è solo la mia sensazione....
Maxima

[Io, (e) Giulia]

No, un'intera vacanza, e quindi fuori per giorni, in femme, non è mai stato un mio desiderio: troppo lavoro preparatorio, troppo lavoro in corsa e troppe situazioni, difficili, da affrontare. Non sarebbe più una vacanza.
Mai provato questo desiderio, forse, anche, per gli ampi spazi di cui ho la fortuna di poter godere e che non mi fanno sentire la necessità di "staccare".
Purtuttavia, con la tua solita, favolosa, capacità di raccontarti, sei riuscita ad intrigarmi ed aspetto, con trepidazione, la descrizione di quelli che saranno, sicuramente, aneddoti coinvolgenti.
Giulia...in attesa

[Steffi Ritzka]

No, un'intera vacanza, e quindi fuori per giorni, in femme, non è mai stato un mio desiderio: troppo lavoro preparatorio, troppo lavoro in corsa e troppe situazioni, difficili, da affrontare. Non sarebbe più una vacanza.
Mai provato questo desiderio, forse, anche, per gli ampi spazi di cui ho la fortuna di poter godere e che non mi fanno sentire la necessità di "staccare".
Purtuttavia, con la tua solita, favolosa, capacità di raccontarti, sei riuscita ad intrigarmi ed aspetto, con trepidazione, la descrizione di quelli che saranno, sicuramente, aneddoti coinvolgenti.
Giulia...in attesa

Ciao Giulia
Forse deluderò le attese, poiché ciò che avrei da raccontare non ha molto di speciale o di sorprendente, ho sempre mirato alla normalità di una donna come tante altre, che si possono incontrare in un supermercato, in un cinema oppure a passeggio per le vie di una città... Un obiettivo che probabilmente è il più difficile da ottenere ma senza dubbio privo di "effetti speciali "
Ciò che ho raccontato contiene diversi aspetti del mio stato d'animo durante la progettazione i preparativi e la realizzazione, che come si può facilmente intuire è stato abbastanza complicato... proverò comunque a raccontare qualcosa poi mi dirai..

[Steffi Ritzka]

Qualcuno, come la stessa Giulia ha scritto sì aspetta un seguito a questo racconto, ve lo dico subito a scanso di equivoci non ci sarà. Ciò che avevo da raccontare in merito a questa faccenda l'ho già scritto, e i dettagli sono a mio modo di vedere di poco conto, rispetto Ah significato e a ciò che rappresenta per me. Ho preferito fare questa precisazione, non perché io pensi che argomento sia così interessante ma per pura e semplice chiarezza, e rispetto per me stessa.

[maxima]

Cara steffi, credo che la parte piacevole e interessante del tuo racconto sia proprio la descrizione delle tue sensazioni... come hai fatto. Sono certa che in quella seppur breve vacanza avrai vissuto delle sensazioni estremamente forti dovute al fatto di sentirti per due o tre giorni di fila te stessa vivendo come mai avevi fino a quel momento potuto credere, ovvero interamente al femminile.
Se avrai voglia di raccontarci ancora alcune tue emozioni e stato d’animo vissuti in quei momenti io ne sarò felicissima...
una curiosità riguarda a come hai vissuto i momenti in cui hai fatto rientro nel tuo guscio, per esempio la sera, un attimo prima di andare a dormire, quando magari, inevitabilmente ti sei dovuta togliere il trucco, o il corsetto, o altri accorgimenti che molte di noi indossano per apparire più femminile... ecco, in quei momenti, mentre mettevo “a dormire” in tutti i sensi Steffi, per poi magari svegliarti alcune ore dopo ritrovando inevitabilmente la tua parte maschile, che sensazioni hai provato?
Il tuo racconto é stato comunque bellissimo e tu sei stata grandissima!
Brava Steffi,
Maxima

[LellaB]

So quanto sia importante per te il momento che stai vivendo e comprendo il valore delle sensazioni e dello stato d’animo che hai descritto nel racconto. Ti faccio i miei complimenti per aver trovato la forza e il coraggio di fare questa vacanza così significativa e densa di emozioni.
Ti abbraccio forte