L'Unione fa la forza

Moderatori: Valentina, AnimaSalva, Roby, Irene, CristinaV, vernica71, Melissa_chan, Alyssa

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5872
jedwabna poszewka na poduszkę 40x40
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

L'Unione fa la forza

Messaggio da LauraB »

A seguito a suo tempo della discussione su Cloe Bianco, la prof suicidatasi in Veneto, ho ricevuto questo messaggio, che giro, per affrontare un tema molto sentito: la propria sicurezza , dai pericoli esterni e dalle nostre paure interiori.

Laura, purtroppo quando succedono queste cose io vado nel panico perché mi rendo conto che al suo posto potrei esserci io e non so dire se non possa fare la stessa sciocchezza anche io. Questo mi fa paura. Spesso qui si parla di frivolezze ma la vita è una cosa importante è sacra. Vorrei che parlassero di questo tema, per capire veramente se si può fare qualcosa di concreto.

Questa la mia prima risposta:


Il consiglio è sempre fare rete, gruppo, avere qualcun* con cui consigliarsi.

Come gruppi AMA affrontiamo tutti i problemi, trovando per quanto possibile delle risposte. Questo ci da un metodo per affrontare poi nel pratico le difficoltà. E se sai come rispondere, il panico si riduce.

Ci stanno i temi frivoli, anche la parte "tecnica", tipo trucco e uscite sono importanti per fare "pratica".

Per esperienza personale, ci sono persone "difficili" che non riescono a seguire un percorso che è lento ma porta lontano, non tutt* si possono aiutare, non tutt* si vogliono far aiutare. Le difficoltà della vita ( casa, lavoro, figli) sono dei macigni.


A breve avremo le elezioni, che come sappiamo sono un problema per chi non hai documenti rettificati, perche le file elettorali sono Maschile/femminile.

Intanto per ovviare a questo problema, in attesa di avere riscontri dal Ministero alle nostre istanze, non da oggi e nemmeno da ieri.. come associazioni si cerca di accompagnare la persona, parlare con il responsabile di seggio e limitare l outing.

In aggiunta si lascia da mettere a verbale una richiesta che risolva questo problema. Serve a poco, ma meglio che niente.

Sono tante, troppe le persone T che non votano.

Altro discorso, la sicurezza fisica di chi gira da solo/a.

E poi appunto, le nostre paure interiori, che sono capaci di distruggerci se non abbiamo qualcuno su cui contare.

Sono pensieri sparsi i miei, mi e ci piacerebbe sentire altri pareri, graziee
Laura Bianchi

Avatar utente
Evatravbg
Gurl
Gurl
Messaggi: 190
Iscritto il: venerdì 15 aprile 2022, 18:53
Località: Bergamo
Età: 56

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da Evatravbg »

Ciao
Io dico la mia, pensieri in libertà....

Il fatto di aver paura ad andare in giro (specialmente a piedi) da sola ritengo sia una cosa che prescinde proprio dal sesso donna uomo tgirl soprattutto in alcuni quartieri..

Argomenti leggeri... Vanno bene anche quelli... Perché sdrammatizzano.... Senza esagerare

Aegomenti difficili... Devi essere "tu" (inteso come. Chiunque) a lanciarli poi qualcuno seguirà.

Di elezioni preferisco non parlare (anche perché non si può)

Paura.... Paura... Paura c'è ne sono 1000 di paure.
Si deve cercar supporto dappertutto, sul sito magari è più facile perché dal vivo ci si vergogna o non ci si può mettere in "gioco" per motivi familiari.
Io nel mio piccolo mi sono esposta con qualcuno e mi ha fatto bene, c'è gia una discussione avviata (chi sa di te) e magari leggere anche discussioni vecchie può aiutare


Parole in libertà magari anche in disordine....

Ciao
Eva

Avatar utente
sylvix
Princess
Princess
Messaggi: 2416
Iscritto il: martedì 21 ottobre 2014, 3:09
Località: worthing
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da sylvix »

ci sono posti dove una persona normale, travestito o meno, non può andare.
ci sono cose che, democraticamente parlando, non possono essere fatte.
le paure interiori catalizzano i pericoli e fanno parte degli alibi, in cui contorcersi e proteggersi, per non affrontare la realtà cogente.

ps
non c'è un bel clima a londra, parlando di paure.
la procedura di smontare i governi e sostituire gli indesiderati con personaggi offshore senza consenso ha contaminato anche l'inghiterra, la cosa -parlando di elexioni- dovrebbe far riflettere...
jeg taler ikke dansk!

Avatar utente
Roby
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 3725
Iscritto il: venerdì 10 ottobre 2014, 7:14
Località: Lombardia
Età: 59
Contatta:

Organizzatrice Eventi

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da Roby »

Ci sono tanti temi, diversi, in questa discussione, io faccio fatica a trovare una sintesi....

Le persone in transizione vivono sulla pelle il tema dell'inserimento o del mantenimento della posizione nel mondo del lavoro: difficile, troppo spesso legato non ad un diritto ma alla discrezionalità del responsabile... in alcuni casi sfocia in.tragedia come nel caso della povera Cloe.

La sicurezza fisica dalla persona transgender, visibile come tale, o anche delle in generale delle donne, trans o cis: altro tema, non c'è una tutela specifica a livello di legge, alcuni hanno detto che non serve e non commento oltre.

Qui siamo in un ambiente a maggioranza CD e per noi il tema della sicurezza fisica quando si esce è simile a quello delle trans "visibili" ma con la differenza che un* CD può scegliere di uscire enfemme oppure enhomme, mentre una trans o una donna cis non hanno questa opzione. Non è affatto una differenza da poco.

Le associazioni, come quelle di cui fa parte Laura, fanno un lavoro importantissimo: creano quel senso di appartenenza, che fa sentire non più sol*, quindi anche più sicur*. Fanno anche informazione, leva politica... da parte mia c'è la più grande ammirazione.

Anche i miei sono pensieri in libertà...
Baci
Roberta

Inviato dal mio SM-A528B utilizzando Tapatalk

La Roby

Moderatrice di X-Dress

Avatar utente
Io, (e) Giulia
Gurl
Gurl
Messaggi: 398
Iscritto il: domenica 13 febbraio 2022, 1:15
Località: Palermo
Età: 63

Accesso area fotografica

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da Io, (e) Giulia »

Si, è vero, una trans o una donna cis non hanno questa opzione e le difficoltà che debbono affrontare sono maggiori di un CD.
Tuttavia, come già scritto, le difficoltà della vita (casa, lavoro, figli) sono dei macigni, e questo vale per Tutt*.
La sola forza personale può non bastare e, senza un supporto che Ti sta accanto, non Tutt* ce la fanno.
Il forum è sicuramente un supporto che aiuta ad affrontare la paura della solitudine (anche, ma non solo, con le frivolezze....), ma solo con strutture e con l'impegno di persone come LauraB, si possono mettere in atto supporti pratici e concreti.
In merito alla possibilità di esercitare, con tranquillità, il diritto di voto, scusate, ma mi sembra il minore dei problemi, anche in considerazione dell'inutilità di un voto ove, di fatto, da anni, non abbiamo (tutti) nessun potere reale, dovendo, obbligatoriamente, scegliere all'interno di una nomenclatura partitocratica e, negli ultimi dieci anni, neanche questa illusione di democrazia, considerato, che di fatto, chi ci ha governato, non è stato scelto dagli elettori.
Lungi da me voler aprire qui un dibattito su quest'ultimo punto; volevo solo dire, che a mio avviso, i problemi, reali, da affrontare e sui quali dare supporto, son ben altri.
Giulia ...... che spera di non scatenare un putiferio....

Avatar utente
CristinaV
Moderatrice
Moderatrice
Messaggi: 1332
Iscritto il: sabato 12 settembre 2015, 21:46
Località: Novara
Età: 69
Contatta:

Utente incontrata

Accesso area fotografica

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da CristinaV »

Effettivamente, Giulia, hai gia un piede nell'OT e qui non si può discutere di politica.
Invito a proseguire sul tema originale.
La mia esistenza, si rifà a quei buoni vecchi jeans: Chi mi ama mi segua.

X-DRESS STAFF

7455

Avatar utente
LauraB
Queen
Queen
Messaggi: 5872
Iscritto il: martedì 11 novembre 2014, 22:10
Località: Brescia
Età: 59
Contatta:

Utente incontrata

Donna

Accesso area fotografica

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da LauraB »

Io, (e) Giulia ha scritto: martedì 13 settembre 2022, 0:14 n merito alla possibilità di esercitare, con tranquillità, il diritto di voto, scusate, ma mi sembra il minore dei problemi,
se facciamo una scala da 1 a 10 certamente non è in testa ma per chi decide di esercitare il proprio diritto al voto questo è un punto molto sentito. Qui in un seggio, piu che in altri luoghi la doppia fila binaria costringe una persona a fare outing o a non votare.
Tra i pensieri sparsi questo era il cuore da cui è nata la discussione.
Perche un outing nel proprio seggio, quindi dove altre persone ti conoscono diventa una cosa antipatica. Un* fa coming out di sua spontanea volontà, quando è il momento, se lo vuole. Oppure resta in posizione sthealt.
Meno problematico ma sempre antipatico è l outing in sal d atesa di qualche centro sanitario, dove dovrebbero chiamarti con il numero assegnato all accettazione. In alcuni posti utilizzano la data di nascita, ma di norma ti chiamano direttamente per cognome e troppo spesso anche per nome. Certo li non ti conosce nessuno e te la cavi.

Per riportare la discussione sui giusti binari, bisogna prendere il messaggio di chi mi ha chiamata e discutere su quello: il panico, la paura, la possibilità di fare sciocchezze, di prendere decisioni sbagliate e da li infilare un tunnel senza uscita.
Laura Bianchi

Avatar utente
indecisa
Princess
Princess
Messaggi: 1444
Iscritto il: mercoledì 7 febbraio 2018, 20:53
Località: Milano
Età: 54
Contatta:

Accesso area fotografica

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da indecisa »

Ragazz#, innanzitutto ringrazio Laura per aver aperto questo topic secondo me importantissimo e al quale spero vogliano partecipare quante più inscritt# possibili.
Penso che la sensazione di essere da soli ad affrontare la complessità del perché ognuno di noi a volte o spesso o sempre voglia indossare abiti da donna e vivere al femminile qualche ora o tutta la vita sia stata parcepita da tutti. Ci sono sicuramente persone che hanno avuto fortuna o capacità di sapersi fare capire ed accettare da chi gli sta intorno o capaci di gestire in gran segreto la nostra condizione.
Ma per chi non riesce la vita cosa gli riserva?
Perché sul luogo di lavoro non possiamo essere giudicate più come prima una volta scoperte. Perché in famiglia addirittura veniamo emarginate magari allontanandoci dai nipoti.
Perché l'aspetto si sostituisce alla sostanza.
Perché fatti come quello di Cloe non succedano più cosa possiamo fare noi.
Lo so, interrogativi a cui non è facile rispondere perché forse anche tra noi c'è troppa ipocrisia o forse no, non lo so.
Però so che nel 2022 nessuno, nemmeno il più Sbagliato essere umano dovrebbe sentirsi solo.
Scusatemi

Avatar utente
Ale
Baby
Baby
Messaggi: 46
Iscritto il: venerdì 15 luglio 2022, 0:27
Località: Roma

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da Ale »

Un paio di post fa, ero intenzionata a tirare il freno a certe mie riflessioni che lasciavano amaro in bocca, in favore dei temi frivoli, consoni al caffè pomeridiano. Ma poi, qualche cosa scritta e bene indirizzata (e come siamo brave in questo!), smuove la nebbia mentale e ci si vede di nuovo armate, agguerrite e pronte a dare battaglia. È l’osservazione di Laura proprio quella palla di neve spinta e destinata a diventare la slavina. Ha creato commenti immediati e intelligenti, da Roby (“Qui siamo in un ambiente a maggioranza CD e per noi il tema della sicurezza fisica quando si esce è simile a quello delle trans "visibili" ma con la differenza che un* CD può scegliere di uscire enfemme oppure enhomme, mentre una trans o una donna cis non hanno questa opzione. Non è affatto una differenza da poco.”), e in risposta da Giulia (“Si, è vero, una trans o una donna cis non hanno questa opzione e le difficoltà che debbono affrontare sono maggiori di un CD…Il forum è sicuramente un supporto che aiuta ad affrontare la paura della solitudine /anche, ma non solo, con le frivolezze.../, ma solo con strutture e con l'impegno di persone come LauraB, si possono mettere in atto supporti pratici e concreti”). Da qui, lo spazio per spremere le meningi risulta illimitato. Ebbene, ci provo, ammettendo che non brillo di costanza, e che spesso perdo il filo della tranquillità del giorno, per la paura che tutto debba venire giù di schianto in un naufragio terribile. Vorrei ritornare tanti anni indietro e ritrovarmi caparbia e decisa di andare per la propria strada, in cerca dello spazio libero e avventuroso della mia immaginazione, piena di speranze, perché è sperando che accadono cose meravigliose e si compiono miracoli che contradicano la cruda esistenza. Nelle mie poche certezze, la costante era il desiderio di essere femmina e questo sogno volava sostenuto dai venti delle illusioni, e dal confuso desiderio di un mondo diverso, nonostante il vicino del pianerottolo o fruttivendolo del palazzo accanto, non avevano ne voglia né pazienza necessari per assorbire la mia diversità. Dicevo a me stessa che la mia scelta del campo non ha la nazionalità e passaporto, che appartiene al mondo, alla vita, alla società, ma all’epoca, il mondo, vita e società erano un po’ diversi e mamma Italia non era certamente la terra promessa per le transgender. Ogni volta quando credevo di andare di slancio oltre la difficoltà, di scavalcare con intelligenza una barriera, mi aspettava puntuale coro di giudici per riversarmi fiumi di insulti e aggettivi pesanti che ricco lessico italiano riservava per immorali, depravati, snaturati, brutti, cattivi e zotici. Per mettersi al riparo da questi “auguri”, bisognava fuggire lassù nel notturno cielo stellato, proiettarsi con pensiero, e sentirsi liberi, fino a quando l’orologio non ci riporti nelle strette stradine della vita, aggiungendo ad ogni nostro compleanno un po’ di paure e un dubbio nuovo. Ma per fortuna, il tempo corre, e la gente dimentica. Per difendermi, avevo perfezionato metodo Gandhiano di non rispondere all’offesa, facendo finta di niente e lasciando che il tempo scorra indifferente accanto, testarda e sicura di non voler nascondere nulla e rimanere quel che volevo essere, costi quel che costi. Il mio vestire da donna, inizialmente fortemente voluto e identificativo, col tempo è diventato abitudine e poi il modo unico e naturale, e così ferventi credenti spinti dal vento della fede o incalliti bestemmiatori, rinunciavano accettandomi come ero, in favore della continuità tranquillizzante. Me ne accorgevo che le cose non erano idilliache solo quando sentivo: “Dai coraggio, confessalo…”, ma continuavo lo stesso sulla strada prescelta, a testa bassa e convinta che di mia vittoria si tratta e che le spiegazioni dovevo solo a me medesima. Appunto! Oggi quando misuro con attenzione i modi e le decisioni prese, alla domanda: Ma valeva la pena? non ho più la risposta sicura. Le mie paure mascherate con mimata nonchalance, l’aurea della falsa sicurezza e il mantra che ripetevo che quel che sono è solo la scelta mia, non hanno cambiato l’ostracismo dei molti nei miei confronti. Lo spazio per coltivare un po’ di rancore di sentirsi tradita nei sentimenti c’era, ma era dura di ammettere. Sarebbe stata l’ammissione di vulnerabilità, e di debolezza inammissibile per una che navigava controvento. Anche adesso, nonostante affinità e convergenza verso molte nuove realtà coraggiosamente allestite da alcune di noi che non si arrendono ai giudizi della mainstream, quando apro il ventaglio delle nostre diversità, ho difficoltà di collocarmi fra tanti acronimi offerti come identità. Nella mia incertezza e riconoscendo che non era mai facile, so bene però, che la mia era unica scelta possibile, compresa solitudine della terza, finale parte della strada. Che mi sia perdonato questo tocco di egoismo, ma mi domando: In un tempo dopo aver compiuto anche il giro finale, nel verde dei Campi Elisi, inferno, empireo, paradiso, nel nulla o dovunque sarà la mia sempiterna dimora, con quale compagnia dividerò l’eternità?

Avatar utente
TittiOr
Teen
Teen
Messaggi: 88
Iscritto il: sabato 4 giugno 2022, 20:18
Località: Oristano

Re: L'Unione fa la forza

Messaggio da TittiOr »

Credo che tutto quello scritto si riduca a 2 temi fondamentali, le esigenze di gruppo e qua solo se si fa rete, se si fa gruppo di supporto, solo se ci si prende il tempo per interagire e non ci si chiude può portare a un risvolto positivo.
L'altro grosso tema sono le esigenze personali, difficile che un* si tenga sempre tutto dentro, prima o poi in una conversazione anche banale questi temi escono, l'importante è percepirli e nn girarsi dall'altra parte.
Soprattutto in questi ultimi mesi ( scritto anche in altri topic) trovo che molte trans abbiano difficoltà a "vivere" la propria diversità. I risvolti negativi possono essere tanti e ogni parsona dà un valore negativo ad gnuno di essi, ma la soluzione è farli sfogare, parlare è sempre positivo, farli ragionare portandoli a valori positivi è l'unico modo per stroncare queste paure-problemi.
Gli argomenti frivoli sono utilissimi se sono da supporto a ragionamenti impegnativi ma l'importante è capire le esigenze dell'altr* e cercare nel migliore dei modi di dare supporto.
Titti
: b0810.gif :

Rispondi