Vorrei salvarti dal peccato...

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Steffi Ritzka
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Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da Steffi Ritzka »

Non sarebbe stato un episodio memorabile Se non fosse per ciò che è capitato in effetti era una situazione abbastanza normale una delle tante che mi capita di vivere nella normalità che cerco. Mi trovavo in una lavanderia di quelle self-service avevo un po' di cose da lavare ed erano parecchie, avevo già avviato la lavatrice e stavo lì seduta giocherellando con il mio smartphone in attesa di poter ritirare i panni puliti, nel frattempo entra un tizio con un sacchetto in mano,a prima vista sembra un arabo, vorrebbe lavare i suoi panni ma è piuttosto impacciato con le istruzioni di funzionamento, mi chiede una mano, lo aiuto volentieri. Mi ringrazia e mi porge la mano dicendomi " Io mi chiamo Abdul tu come ti chiami? " Io ho un attimo di esitazione e poi dico Stefania Lui mi guarda e mi dice piacere e poi aggiunge " però tu non sei una vera donna " sorrido, poi rispondo che nessuno è perfetto, non ricambia il sorriso Resta piuttosto serio allora gli chiedo se rappresenta un problema il fatto che io sia una trans, Lui mi guarda e mi risponde che per lui non è un problema perché semmai il problema è per me. Resto un po' basita e rispondo "in che senso?" Stavolta è lui a sorridere e mi chiede se gli offro una sigaretta... rispondo di sì e usciamo dal locale. Si accende la sigaretta e mi chiede "Perché lo fai?" Io rispondo "mi hai fatto un domandone però posso sintetizzare dicendoti che mi piace farlo" e lui di rigetto come un bambino curioso ribatte "perchè ti piace farlo?" A quel punto gli dico "Beh sarebbe un discorso un po' troppo lungo .... Diciamo che sono sempre stata così" allora lui mi dice "Io credo che questa cosa non esista, Io penso che se tu sei nato uomo devi essere un uomo quando Dio ti ha creato voleva che fossi uomo, lui non sbaglia mai..." capisco al volo la situazione è decido di non polemizzare come in realtà avrei voluto fare per istinto, lo lascio parlare e lui continua ribadendo sempre lo stesso concetto e aggiunge "perché poi vorresti essere una donna visto che sei nato uomo e quindi superiore?" A quel punto ha messo a dura prova la mia resistenza Istintivamente gli avrei risposto per le rime... ripensando a ciò che hanno fatto quella povera ragazza solamente perché si era messa il velo in modo "scorretto"

Ma non si sa mai chi ti trovi di fronte, così ho pensato che sarebbe stato più saggio evitare di polemizzare come avrei fatto in altre circostanze. probabilmente lui a quel punto ha capito il mio disappunto e mi ha chiesto scusa per aver preso una posizione così importante io ho risposto che rispetto a tutte quante le opinioni e che evito di fare polemica quando mi trovo di fronte a una persona che non ha la mia stessa opinione, così cambia discorso... si mette a raccontarmi un po' della sua vita e dei posti dove è stato e mi chiede anche di me avendo notato il mio accento che non è tipicamente delle zone in cui ci troviamo io accetto di chiacchierare anche se quanto aveva appena detto non mi ero comunque un po ' contrariata, mancavano ancora 10 minuti prima che la lavatrice finisse il suo ciclo e quindi accetto la chiacchierata continua a raccontarmi di sé e poi mi dice " sei sicuramente una brava persona,Mi piacerebbe prendere un caffè con te qualche volta Però non devi venire vestito così..." gli rispondo che così facendo mi sta chiedendo di smettere di essere me stessa per poter fare amicizia con lui, e aggiungo che non può esserci amicizia con delle basi del genere, lui resta in silenzio, finalmente la lavatrice ha finito e mi metto a piegare i panni lui resta fuori quando ho finito lo saluto e lo ringrazio per la chiacchierata Lui ha un biglietto in mano me lo porge e mi dice che se cambio idea Posso chiamarlo , e aggiunge" Io vorrei salvarti dal peccato" sorrido lo ringrazio e lo saluto. Riflettendo Mentre tornavo a casa Ho pensato che se ne sarebbe stato abbastanza per arrabbiarsi e scatenare una discussione infinita, ma ho percepito la convinzione di quel tizio e la sua buona fede delle sue intenzioni, ci credeva veramente a ciò che diceva e alla fine è stato solo uno scambio di opinioni Come dovrebbe essere tra chi non la pensa la stessa maniera senza nessuna violenza, ma il mondo non va così purtroppo.
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AnnaSettantatre
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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da AnnaSettantatre »

Ho un'idea abbastanza precisa di come avrebbe voluto redimerti, ma preferisco lasciartela intuire.
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sylvix
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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da sylvix »

devi avere un feeling particolare che attrae la gente, nel bene e nel male.
nel mio caso accade il contrario... nel male e nel bene : Chessygrin :
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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da LellaB »

A parte la via della “redenzione”, balenata nella testa di Annasettantatre, a me viene in mente quanto le culture possano essere lontane tra loro. Purtroppo spesso pensiamo che ci siano problemi di integrazione degli immigrati nel nostro Paese, in realtà il problema è molto più grande e parte dalla religione, che in certi popoli ha delle radici culturali molto forti e molto patriarcali/maschiliste, e dall’educazione. Inutile pensare che un islamico abbracci il nostro modo di vivere, i nostri principi, le nostre libertà.

Hai fatto bene a non indignarti, non avrebbe potuto capire, troppo distante è il suo modo di concepire la donna: sottomessa, invisibile, solo dedita a far figli e rispettare il marito e onorare la sua famiglia. Tu per lui sei un’extraterrestre…
Antonella : Nar :

E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)

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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da Anna »

E Anna verrà
Col suo modo di guardarci dentro
Di sorridere di questa libertà

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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da AnnaSettantatre »

Bellissimo film.

Avevamo pensato che questo genere di appelli avessero fatto il loro tempo e invece no, sono più attuali che mai, al punto che ce li troviamo in cronaca sui giornali.

Ma per tornare in tema, quando frequentavo quel certo privè milanese, ricettacolo d'ogne nequizia et abominio, al momento dell'uscita che di solito avveniva ben dopo la mezzanotte, si radunava davanti all'uscio una piccola folla di personaggi aventi molto in comune con quello del racconto, i quali approfittavano del tragitto verso la vettura per molestare e proporsi in modo esplicito con l'intento di passare dei bei momenti. Ecco, la cultura d'origine era quella, poi lo so che è brutto fare d'ogni erba un fascio e che generalizzare non va bene perché bisogna esser politicamente corretti (noi), ma è solo per dire che molto spesso vale la regola del fate come dico non fate come faccio, cosa che del resto già il consumo di alcolici dovrebbe suggerire.

Ecco perché penso che quel caffé forse non sarebbe stato solo un caffé.
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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da LorenaTizianaV »

Effettivamente come notato anche da Sylvix, un certo magnetismo per queste situazioni non mi sembra mancare.
Purtroppo, da quel che scrivi, se non si considera la gravità delle sue affermazioni, traspare da parte sua una buona fede ed un credo che non lasciano scampo ad eventuali possibilità di ragionamento.
Brava per aver gestito la situazione.

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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da Evatravbg »

Ciao Steff
Avendo a volte dei preconcetti piuttosto forti cerco per quel che posso di essere più obiettiva possibile in tutte le occasioni.
Faccio un esempio banalissimo
Se qualcuno segue la motogp, settimana l'altra è successo un patatrac innescato da Marc Marquez., per quanto io in un certo modo io abbia una pessima opiniome di lui ritengo che in questo caso non abbia alcuna colpa in assoluto.
Ritornando alla tua vicenda avendo una sorta di preconcetto "simile" seguo il tuo discorso finale credendo nella buona fede o nelle buone intenzioni di quest'uomo

Dalle mie parti è successo un lutto che coinvolgeva una famiglia islamica di mia conoscenza proprio in questi giorni, ho pensato a come avrei dovuto comportarmi andando a portare le condoglianze ma alla fine il dolore non ha religione colore orientamento sessuale e perché no appartenenza politica ( moderatrici passatemela questa ultima parola, se non va bnee la potete cancellare)
Grazie
Baci eva
Ultima modifica di Evatravbg il mercoledì 28 settembre 2022, 20:22, modificato 4 volte in totale.

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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da indecisa »

Steffi, che dire. Sicuramente il ragionamento di Lella mi trova perfettamente d'accordo.
Tu sei stata bravissima nel gestire la situazione ma aggiungo che io avrei avuto tanta tanta paura e non gli avrei dato nessuna possibilità di continuare la conversazione.
Per quanto pensa Annasettantatre.....ho le stesse sensazioni.

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Re: Vorrei salvarti dal peccato...

Messaggio da virgolette »

Il principale problema del mondo è la cultura.
Eppure la cultura è ricchezza o perlomeno dovrebbe esserlo.
Lo sarebbe in termini assoluti, ma quando entriamo nel merito verifichiamo che una cultura è fatta di molteplici aspetti, tra i quali il dominio di un sesso sull'altro, la religione ed altro.
Quello che per noi è normale per un islamico può essere peccato mortale.
Che fare ?
Confrontarsi è la sola via.
Se si è fortunati e si ha a che fare con individui ragionevoli ed umili, può scatutrire un discorso, altrimenti scaturisce un'invettiva o un conflitto.
La cultura è ricchezza, ma va gestita con estrema cautela. La diversità è ricchezza, ma va gestita con la stessa cautela.
Non è uniformandoci e globalizzandoci che risolveremo i problemi del mondo: la globalizzazione è la tomba della civiltà. Rappresenta l'appiattimento e la perdita di identità.
La ricchezza dei popoli sta appunto nella loro cultura, nelle usanze, nel patrimonio materiale ed immateriale tramandato da decine di generazioni.
La ricchezza sta nella diversità, la globalizzazione è la morte.
Ma per gestire la diversità occorre intelligenza, cultura, moderazione, umiltà.
Queste non sono doti molto diffuse ed infatti nel mondo esistono decine di conflitti, scaturiti proprio dall'intolleranza verso chi non la pensa come noi.
L'intolleranza nasce dall'ignoranza e dall'incapacità o dalla mancanza di volontà di vedere le cose da un diverso punto di vista.

Ci vorranno secoli, forse millenni prima che gli esseri umani dispongano della capacità di estraniarsi dalla loro cultura per osservare le cose dalla parte "dell'altro"

Se supereremo questi secoli o millenni forse diventeremo una vera civiltà, diversamente temo che ci estingueremo, a suon di ceffoni, bastonate e bombe.
Io non ci sarò più, ma già oggi mi sforzo di guardare sempre le cose dalla parte "dell'altro" e di fargli capire il mio punto di vista.

Complimenti a Steffi: hai fatto quello che andava fatto; ci vorrebbero più persone come te, nel mondo.

Davide
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