Ciao, cara Steffi,
sembra che Tu sia riuscita ad aprire le chiuse di una diga (un'ondata di riscontri ed emozioni hai causato/ottenuto).
Tema difficile la solitudine, anche perché, purtroppo, esistono tanti tipi di solitudini, a volte personalissime.
Tutte, comunque, hanno un comune denominatore: la sofferenza causata dall'impossibilità di una qualsiasi condivisione, sia fisica che spirituale, di elementi essenziali della vita di una persona.
E noi, iscritte a questo forum, ne abbiamo a iosa, di mancata condivisone di una parte essenziale del nostro modo d'essere, di solitudine passata e presente, dolorosa o accettata e, molto spesso, illusoriamente, superata (....ahhh l'illusione placebo di tutti i mali....).
Forse, (ripeto solo forse), il vero motivo per cui noi tutte ci siamo iscritte a questo forum è stato, appunto, la solitudine nella quale viviamo la nostra condizione e la ricerca di un modo per alleviare il dolore e le mancanze che, essa, ci causa.
Tanto forte è stata la corrente di questo fiume in piena, causato dal Tuo scritto, che, forse, alcuni Tuoi passaggi non sono stati ben attenzionati:
Steffi Ritzka ha scritto: ↑mercoledì 14 dicembre 2022, 12:18
È una cara vecchia amica .........
Non potrò mai condividere questo Tuo pensiero ........nemiche irriducibili siamo diventate..... io e la solitudine.
Steffi Ritzka ha scritto: ↑mercoledì 14 dicembre 2022, 12:18
... nel tempo ne ho sofferto Ma poi ho imparato a conviverci, e a metterla in conto come il prezzo da pagare per poter realizzare ciò che probabilmente potrebbe sembrare il sogno proibito di un adolescente che non smette mai di sognare. Ma non è facile, e non ci sono regole per poterla tollerare o per viverla senza soffrire, Perché sa colpirti dove fa più male e deprimerti senza soluzione di continuità.....
.......... Specialmente per chi come noi si porta appresso un fardello talvolta pesante come un macigno, che alla lunga logora la capacità di tollerarlo.......
Mi dispiace, Ti comprendo e sono profondamente dispiaciuta per Te.
Avrei voluto avere la possibilità, allora, di confortarTi e di starti vicino, e anche se adesso hai "imparato a conviverci" , Ti abbraccio fortissimo.
Steffi Ritzka ha scritto: ↑mercoledì 14 dicembre 2022, 12:18
...... per essere nata con un difetto di fabbrica ...........
Pessima frase ma, soprattutto, non vera!!
Dovete smetterla Tutte di usarla, non esiste nessun difetto di fabbrica!
Non siamo "sbagliate" o "difettate" !!
Siamo, sicuramente, diverse dalla maggior parte degli altri, ma questa diversità, dovete, Tutte Voi, rendervi conto, ci ha rese migliori, più sensibili, più empatiche e, aggiungo, .............. più complete.
(sicuramente questo discorso vale per me, ma sono convita che valga per tante fra noi).
Steffi Ritzka ha scritto: ↑mercoledì 14 dicembre 2022, 12:18
Ciò che mi ha aiutato tantissimo è stato il confronto, la possibilità di ascoltare le storie altrui, Non tanto per paragonarle alla mia ma per essere di aiuto a chi in quel momento ne ha avuto bisogno semplicemente ascoltando... alleviando la sofferenza altrui diventa più leggera anche la mia...
Ed è questo che Ti rende una persona speciale e mi reputo fortunata di avere avuto la possibilità di conoscertTi.
Ora, come fatto dalle altre ragazze, dovrei parlare, anch'io, del mio, sconclusionato, rapporto con la solitudine.
In tutti i commenti fatti, ho trovato riscontri, sulle mie dolorose solitudini, che condivido con Tutte voi.
Ma una, a quanto sembra, è solo mia: la solitudine della mia patologia autoprotettiva.
La solitudine che scaturisce dalla mancanza di sentimenti e di emozioni, la solitudine, che per buona parte della mia vita mi ha messo al vertice di una piramide, isolandomi dalle altre persone, che stavano sotto, irraggiungibili.
E anche se io oggi sono diversa e riesco ad esternare i mie sentimenti e a provare sensazioni (quasi come una bambina che li ha appena scoperti)......... provo dolore pensando a quanto ho perso.
Giulia ..... che le viene difficile accettare i motivi di chi, tra Voi, pur avendone un enorme desiderio, non riesce a rompere il muro della solitudine fisica che ci impedisce di incontraci.