Bianco, rosso e lampione.

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Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da virgolette »

Ogni tanto succede ancora che si crei l'occasione per conoscere qualcuno del forum e quando succede ne approfitto al volo, perché sono episodi abbastanza rari.
Qualche giorno fa sono stato contattato appunto da un iscritto del forum che trovandosi a Torino per lavoro, aveva la possibilità ed il desiderio di fare conoscenza il giorno giovedì19 gennaio.

Non è un utente assiduo e lo conosco poco, ma dal tono dei suoi messaggi intuisco che si tratta di una persona per bene e quindi accetto di buon grado.
Con qualche ulteriore messaggio stabiliamo meglio i particolari e decidiamo di vederci al centro commerciale Le Gru a Grugliasco, ma a meno di un Km da Torino.
Per raggiungere il posto mi è molto comoda la tangenziale e quindi m'incammino; dobbiamo vederci alle 12:30 e quindi parto con buon anticipo perché la strada è piuttosto lunga e devo percorrere un tratto suburbano con molti semafori.

Scelgo un abbigliamento luminoso perché sono diverse settimane che mi vesto di nero e voglio invece godermi al massimo l'occasione. Ho scelto la gonna rossa "da flamenco", i tronchetti rossi scamosciati cinesi in cartone, i collant a pois 40 den che credevo essere color carne ed invece sono neri, un maglioncino aderente bianco con girocollo alto e disegno a trecce, piumino corto bianco con polsini in pelliccia riportati e colbacco bianco.
Arrivo sul posto con solo due minuti di ritardo, parcheggio e chiamo il mio ospite. Scopro che anche lui non è ancora arrivato ma è vicinissimo così mi avvio all'ingresso dove lo aspetterò all'aperto.

Un uomo di 191 cm coi tacchi da 10 ed il colbacco bianco è piuttosto vistoso e credo che fossi piu visibile io dei lampioni o delle bandiere sui pennoni, infatti dopo un paio di minuti il mio ospite mi raggiunge e mi dice che ha visto il mio colbacco svettare su tutto il piazzale appena è sceso dall'auto.

Ci presentiamo, si chiama Luigi ed ha un fisico medio che però dai miei due metri sembra quasi minuto. Siamo quasi coetanei ed in pochi secondi cominciamo a parlare di argomenti di interesse comune ed il tempo diventa impalpabile.
Passeggiamo lentamente alla ricerca di un posto dove pranzare, ma non troviamo nulla che ci ispiri e decidiamo dopo quasi mezz'ora di ricerca infruttuosa di salire al piano superiore. Quì c'è anche meno ressa e dopo qualche minuto scegliamo di accomodarci presso uno snack bar ed ordinare uno Spritz con tagliere.
Ci godiamo il nostro aperitivo ed i relativi stuzzichini e la conversazione si svolge con estrema tranquillità spaziando dal crossdressing alla musica all'architettura alla telefonia all'hi-fi, alla bicicletta e al trekking.
Non abbiamo parlato di politica, religione, calcio, motori.
Invece abbiamo parlato di donne ed entrambi ne abbiamo una smisurata ammirazione ma senza mai dimenticare che il mondo femminile è molto meno idilliaco di come viene percepito e dipinto sul forum.

In capo a pochi minuti sono trascorse quasi tre ore e Luigi consulta nervosamente la sua agenda: è ora di andare.
Mi rivesto e ci incamminiamo verso l'uscita passeggiando con la stessa calma ed in qualche minuto raggiungiamo le nostre auto, guardacaso parcheggiate a pochi metri di distanza.
Ci salutiamo con una stretta di mano con il proposito e la speranza di ripetere l'esperienza, magari con un clima più mite che permetta ad entrambi di osare di più.

Il viaggio di ritorno per me è di circa un'ora, per lui credo quasi il doppio e mentre procedo con la mia solita flemma ripenso ai discorsi fatti ed alla persona gentile, colta e sensibile che ho avuto il piacere di conoscere ed ancora una volta mi sento bene e ringrazio il forum per questa possibilità.

Durante il nostro passeggiare per il centro commerciale sicuramente molte persone mi hanno visto, guardato, radiografato e magari anche deriso, ma stavolta più di altre volte non ci ho fatto minimamente caso e non saprei dirvi assolutamente nulla a riguardo: lo farà eventualmente Luigi se vorrà commentare questo mio racconto.

Fine della prima parte.
Ultima modifica di virgolette il domenica 22 gennaio 2023, 19:13, modificato 5 volte in totale.
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Dopo Le Gru

Messaggio da virgolette »

Dopo essere arrivato a casa, vista la splendida giornata, la totale assenza di impegni ed il mio senso di benessere che desidero prolungare al massimo, decido di continuare il pomeriggio "demi enfemme".

Così mi cambio le scarpe, perché mi fanno male ed indosso i tronchetti rossi in similpelle della Catwalk, un marchio della catena Deichmann e riparto.
Passo prima in paese a comprare del pane. Scendo dall'auto senza nemmeno indossare il piumino, devo fare solo pochi passi per raggiongere il negozio; però tengo il colbacco : Smile :
Quando esco col mio sacchetto del pane, passo davanti al cortile di una conoscente che sta trafficando nel garage aperto e mi vede passare. Vedendomi spesso mi fa dei complimenti perché come me odia l'ipocresia che regna nei piccoli paesi e mi loda per il mio coraggio di uscire in minigonna ugualmente fregandomene del "giudizio" della gente. Stavolta vedendomi commenta così: " che lusso, sei elegantissimo, dove devi andare?"
Le spiego che arrivo da una bella giornata e che voglio proseguirla al meglio e dopo alcune battute ci salutiamo e risalgo in macchina, perché ci sono 2 gradi sottozero !!!!

Mi dirigo a Lanzo, per un ottimo aperitivo ma prima voglio passare nel negozio di intimo per vedere se trovo dei collant a pois color carne, che preferisco sempre al nero.
Ormai non mi rendo neanche conto che sto guidando con dei tacchi da 14, sono abituato e non faccio alcuna fatica, mantenendo una guida perfettamente fluida e sicura. Raggiungo la meta in pochi minuti e cerco un parcheggio, trovandolo a meno di trenta metri dal negozio. Decido di lasciare il piumino in macchina ed esco solo con maglioncino e colbacco. Per fortuna nel negozio c'è soltanto una persona oltre la proprietaria e stanno semplicemente chiaccherando, così la signora appena mi vede si avvicina per servirmi.
Le chiedo i collant a pois color carne e lei parte decisa verso lo scaffale, preleva una busta della mia taglia e me la porge. Io verifico e poi la guardo un po' perplesso, perché in realtà ha preso dei collant a microrete. Lo scaffale straborda di calze Oroblu, le mie preferite e sarei tentato di saccheggiarle ma mantengo un contegno assoluto e non batto ciglio; la signora però coglie la mia perplessità e si accorge dell'errore e rimane stupita lei stessa. Evidentemente la mia presenza è sempre spiazzante e mi rendo conto che può causare dell'imbarazzo in chi non è preparato. La signora mi ha già visto diverse volte, mi considero un cliente, però i collant a pois non li ha e devo uscire a mani vuote. Però tornerò sicuramente perché la microrete di Oroblu mi manca e la voglio provare.

Ora mi dirigo al bar Moltecarlo per il mio aperitivo.
Parcheggio, scendo dall'auto ed indosso il piumino ed i polsini e trotterellando attraverso il giardinetto e raggiungo il bar.
Stasera Patrizia non c'è, non stava molto bene ed il suo socio le ha intimato di passare la giornata a casa al caldo sotto le coperte. Pazienza, la compagnia del socio è comunque molto piacevole e troviamo sempre qualche argomento di conversazione.
Mentre aspetto il mio spritz (senza tagliere ma con solo delle patatine) con la coda dell'occhio vedo due donne fuori dalla vetrina del locale che si fermano confabulando, con in mano una sigaretta. Il loro atteggiamento mi fa sospettare che entreranno e mi accorgo che mi puntano.
Faccio finta di niente e ricevuto il mio aperitivo me lo porto al tavolino e comincio a sgranocchiare e sorseggiare.
Chi ha inventato l'aperitivo meriterebbe un monumento, non c'è modo migliore di godermi i miei collant e le mie gonne.
Dopo pochi minuti le due donne entrano e si accomodano ad un tavolo un po' distante dal mio. Dal loro atteggiamento capisco che sono clienti assidue del locale, hanno una certa confidenza col proprietario. Si fanno portare due bicchieri d'acqua ed un caffè con panna. In realtà non saprei se fosse un caffè o una cioccolata: la montagna di panna rendeva impossibile l'identificazione ! : Lol :

Mi distraggo e continuo a godermi il mio aperitivo ma di li a poco vedo la più giovane delle due, quella bruna, zompettare verso di me.
Mentre mi raggiunge si accovaccia con lo sguardo fisso sui tronchetti e mi dice: "volevo chiederti dove hai comprato queste scarpe, io sono un'appassionata e le trovo bellissime"
Non c'è bisogno che vi dica quanta soddisfazione si prova in questi casi e con dispiacere le devo rispondere che questi tronchetti li ho comprati da Deichmann ma sono ormai passati quattro anni e quindi non li troverà più.

Vedo una sincera delusione sul suo volto, ma rialzandosi si congeda così: "peccato, sono davvero belle; comunque stai benissimo, complimenti".

Ecco, non posso sapere quale livello di sincerità ci fosse in lei, ma devo segnalare che dopo l'episodio ogni tanto guardavo in loro direzione ma non le ho mai scoperte a guardarmi e ridere o commentare per cui penso che mi avessero semplicemente accettato per com'ero, con in più quel bel gesto di ammirazione.

Questi sono quei momenti che mi ripagano per tutto il nervoso e la rabbia che devo ingoiare quando incontro gli intelligentissimi ed educati giovanotti per strada che mi regalano i più disparati insulti, scherni, appellativi. Però quasi sempre sono maschi.

Questo mi convince anche una volta di più che la mia cura del dettaglio, lo studio dell'abbinamento dei colori, l'ordine e la pulizia sono il modo migliore ( forse l'unico modo) per risultare almeno gradevole se non elegante.

Finisco il mio aperitivo , pago ed esco, salutando le due gentili ragazze ( la bruna poteva avere circa 35 anni, la bionda qualcuno di più).
Raggiungo la macchina ma non vado a casa: mi sono fissato ed ora vado a Ciriè da calzedonia a vedere se hanno i collant a pois color carne !
Visto che non sono ancora le 19 ho il tempo necessario, una volta arrivato parcheggio la macchina e mi dirigo con passo molto svelto verso il negozio.
Dovete sapere che il negozio Calzedonia dista pochi metri dalla chiesa dov'era esposto il presepe sotto la neve di cui vi ho parlato qualche giorno fa e per raggiungerlo si percorre via Vittorio che è stata recentemente rifatta in lastre di granito e pedonalizzata. Così mi piazzo nel bel mezzo della via e mi godo la mia breve passeggiata che con questi tronchetti è un vero piacere perchè vestono come un guanto, hanno un tacco largo e stabile e mi consentono qualsiasi tipo di andatura senza il minimo dolore.
Raggiungo il negozio in meno di un minuto ed entro. Per strada ero quasi solo, ormai è buio da un po', ma anche nel negozio sono l'unico cliente e così la commessa è a mia immediata disposizione.
Mi conosce e mi da del tu e ricevere il suo sorriso è un piacere. E' una ragazza di circa 25 anni, minuta, alta circa 156 cm, vestita con una blusa grigia quasi a pipistrello ed una minigonna grigia in panno plissettata. Una meraviglia da quardare, con un trucco agli occhi che non vi saprei descrivere ma che è assolutamente personale, non l'avevo mai visto. Indossa dei collant coprenti neri e degli scarponcini grigi imbottiti come questi:
Scarpa.jpg
Le chiedo i collant a pois e lei prontamente cerca la mia taglia e me li porge.
Finalmente ci siamo. I pois sono un po' piccolini, ma direi che mi posso accontentare. Ci intratteniamo qualche minuto e lei mi fa vedere in anteprima alcuni modelli della prossima collezione, poi parliamo della mia avversione per il nero che rende le mie gambe troppo magre e della sua avversione per i colori chiari che secondo lei rendono le sue troppo cicciotte.
Io la guardo bene e poi le dico "ma dai, peserai 45 chili, come fai a lamentarti, ti stanno benissimo; basta mettere un tacco anche basso e subito la gamba si slancia, se ancora ti fai dei problemi"
Lei conferma che coi tacchi le cose migliorano, ma mi confida che nei mesi scorsi ha avuto dei problemi di origine nervosa che l'avevano portata a perdere ben 9 chili; su un fisico minuto come il suo sicuramente un tale sottopeso è ben visibile e mi racconta che continuamente le clienti le chiedevano se era malata, come mai era coì magra, che doveva mangiare di più ecc ecc ecc.
Davvero un gesto di grande sensibilità, complimenti !!!
Lei ha sofferto moltissimo per questo atteggiamento e ci ha messo un sacco di tempo a riprendersi, ma ora per fortuna la vedo in ottima forma.
Ho ascoltato molto volentieri e con anche un senso di orgoglio per le sue confidenze, perché significava che si fida di me e sente anche un senso di vicinanza e di comprensione; queste cose non si raccontano volentieri a tutti e mi ha fatto davvero piacere poterla confortare e rassicurare.
Dopo qualche minuto ci salutiamo e ci promettiamo di rivederci in primavera per scoprire insieme e commentare i nuovi modelli ed esco trionfante dal negozio raggiundendo al gran trotto la mia macchina.
Ora finalmente posso andare a casa e stavolta mi cambierò perchè dovendo accendere la stufa e maneggiare quindi legna e fuliggine non voglio rischiare di sporcare gonna e maglioncino.

Accendo la stufa ed apparecchio il tavolo ed ora mi godo anche l'ultimo pezzo di questa bellissima giornata, sperando di poterne presto avere un'altra simile !
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Ultima modifica di virgolette il domenica 22 gennaio 2023, 11:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da sylvix »

figata i similar-ugg grigi.
da qualche parte devo averne un paio tan, ma grigi no, mi sa che dovrò provvedere...
jeg taler ikke dansk!

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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da Sabina87 »

Bel racconto Davide, mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto l’atteggiamento epatico che hai saputo instaurare con le persone incontrate, venendone ricambiato con rispetto.
In questo ti ammiro.

Mi impensieriscono un po’ le condizioni della commessa del negozio di calze a Ciriè, nel senso che quel forte dimagrimento può nascondere seri problemi psicologici
È dolcissimo che si sia aperta con te; sono certa che se ti ricapiterà di incontrarla (mi pare tu sia frequentatore assiduo di quel negozio) potrai tenerla d’occhio in modo paterno e capire se ricade in problemi simili.

Quanto ai simil-ugg bassi (qualche anno fa usavano più alti fino al polpaccio) confermo che sono un must-have tra le ragazze, a riprova di come invece molte di noi (me compresa) abbiano desideri spesso stereotipati in fatto di calzature femminili.
Si potrebbero fare mille ragionamenti dall’estetica alla psicanalisi passando per le parafilie ma preferisco fermarmi qua.


In ultimo: ma ho letto male o in passato eri tra i sostenitori del “non si guida coi tacchi alti”?
Ultima modifica di Sabina87 il sabato 21 gennaio 2023, 9:01, modificato 2 volte in totale.
Io sono sempre stata come sono
anche quando non ero come sono
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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da indecisa »

Complimenti, sono molto felice per voi che avete potuto passare qualche ora insieme e potervi sentire libere di esprimere il vostro essere in maniera naturale senza barriere. Emozionante❤️❤️❤️

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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da virgolette »

Sabina87 ha scritto: sabato 21 gennaio 2023, 8:50 Bel racconto Davide, mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto l’atteggiamento epatico che hai saputo instaurare con le persone incontrate, venendone ricambiato con rispetto.
In questo ti ammiro.

: Smile : in effetti mi hanno detto più volte che sono piuttosto epatico, credo di avere un bel fegato. : Smile :

Mi impensieriscono un po’ le condizioni della commessa del negozio di calze a Ciriè, nel senso che quel forte dimagrimento può nascondere seri problemi psicologici

non devi essere in pensiero: la commessa ora è in perfetta forma ed i suoi problemi li ha superati

È dolcissimo che si sia aperta con te; sono certa che se ti ricapiterà di incontrarla (mi pare tu sia frequentatore assiduo di quel negozio) potrai tenerla d’occhio in modo paterno e capire se ricade in problemi simili.

Quanto ai simil-ugg bassi (qualche anno fa usavano più alti fino al polpaccio) confermo che sono un must-have tra le ragazze, a riprova di come invece molte di noi (me compresa) abbiano desideri spesso stereotipati in fatto di calzature femminili.
Si potrebbero fare mille ragionamenti dall’estetica alla psicanalisi passando per le parafilie ma preferisco fermarmi qua.


In ultimo: ma ho letto male o in passato eri tra i sostenitori del “non si guida coi tacchi alti”?
Si, è vero io raccomando sempre di non guidare coi tacchi alti, perché si rischia di trovarsi impediti nei movimenti, specialmente nei momenti di emergenza. Tuttavia io ho una vettura col cambio automatico e non supero praticamente mai i 70 km/h, sicchè la mia guida è tranquillissima e non mi è mai successo di trovarmi in situazioni critiche a causa dei tacchi.
Chi abitualmente guida in modo "sportivo" e non ha il cambio automatico secondo me è meglio che non guidi coi tacchi alti.

Grazie per le tue considerazioni. : Love :
Ultima modifica di virgolette il sabato 21 gennaio 2023, 15:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da virgolette »

indecisa ha scritto: sabato 21 gennaio 2023, 8:59 Complimenti, sono molto felice per voi che avete potuto passare qualche ora insieme e potervi sentire libere di esprimere il vostro essere in maniera naturale senza barriere. Emozionante❤️❤️❤️
Grazie Valentina. : Love :
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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da Sabina87 »

virgolette ha scritto: sabato 21 gennaio 2023, 15:31
Sabina87 ha scritto: sabato 21 gennaio 2023, 8:50 l’atteggiamento epatico
Ecco cosa fa il correttore quando si scrive di fretta da uno smartphone, ma è possibile che tra EMPATICO ed EPATICO capisca la seconda?
E poi parlano pure di "intelligenza" artificiale...

Bellissimo comunque il tuo humour, sto ridendo come una stupida da 5 minuti....
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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da virgolette »

Questo è uno dei motivi per i quali m'incazzo:

scrivere di fretta.
Quando scrivo qualcosa, specialmente in risposta in una discussione, lo faccio sempre con la necessaria calma, prestando cioè al soggetto l'attenzione ed il tempo che merita.
La seconda ragione delle mie critiche è di non rileggere cosa si è scritto per correggere errori come questo.
Per questa volta ti perdono. : Wink :
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Re: Bianco, rosso e lampione.

Messaggio da Sabina87 »

virgolette ha scritto: domenica 22 gennaio 2023, 0:29 Questo è uno dei motivi per i quali m'incazzo:
scrivere di fretta.
E fai bene, eppure pensa che lo avevo riletto almeno tre volte, e corretto perché stavo dandoti del femminile, quindi l’ho editato.
Ma non dubitare del fatto che quanto ho scritto fosse fatto “di fretta” nel senso di superficiale.

In tutta questa vicenda la cosa più importante di tutte, quella che alla fine conta, è che la commessa stia meglio.
Tuttavia chi soffre di disturbi alimentari così fortemente (9kg su un fisico minuto sono un’enormità) potrebbe avere delle ricadute improvvise.
Speriamo che abbia realmente il controllo di se stessa.

Buona domenica a tutti/e
Sabina
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