Altro racconto, ormai sulla falsa riga di molti altri, ma che condivido per condividere la mia fortuna e anche, perchè no, per far rosicare qualcuno

Oggi a pranzo domenicale da mia suocera. Io mia mogle, figli, cognata e marito, suocera e suocero. Finiamo il pranzo. Mio suocero propone un giro in bici. Io, che ormai ci vedo lungo, rifiuto. Partono mio suocero mio cognato con i miei figli. Fingo di voler guardare la replica della F1. Gli sguardi delle 3 donne rimaste sono di complicità e comprensione. Usciti gli uomini,dopo una decina di minuti, mia suocera mi chiama e mi allunga un sacchetto. Dovete sapere che quando devo lavare le mie cose femminili, lo fa lei, visto che mia moglie non vuole che girino per casa. La settimana scorsa le avevo dato un sacchetto con roba autunnale, che in questo anno era stata nascosta in un sacco nero delle immondizie, e che necessitava di una lavata e stirata in vista della nuova stagione in arrivo.
"Tieni' mi fa, "La tua roba lavata e stirata"
Sapevo, ne ero certo, che qualcosa sarebbe successo. Per questo non ho voluto uscire in bici. Non riesco mai ad indovinare con quale pretesto mi aggancino. Ma so riconoscere le situazioni. E non me le faccio sfuggire. Queste sono le occasioni per me. Ogni volta sono imbarazzato. Ma io so che sono in quella situazione per quel motivo. E loro sanno che sono in quella situazione per quel motivo.
"Ah grazie" rispondo, fingendo disinteresse.
"Vediamo vediamo cosa c'è di nuovo" dice mia cognata avvicinandosi con l'intenzione di prendere il sacchetto.
"Posso vedere?" Mi chiede.
"Guarda" rispondo sempre con superficialita.
Si siede sul divano a finco a me, apre il sacchetto e comincia a tirare fuori il contenuto. Si avvicinano anche mia suocera e mia moglie, in piedi dietro al divano. Mia cognata inizia a tirare fuori la roba e mano a mano guarda i capi e li appoggia sul divano. I capi già visti da un lato e quelli mai visti dall'altro. Quindi: mini in jeans, gonna in jeans al ginocchio,gonna in panno dritta al ginocchio, gonna a fiori, maglia nera scollata a maniche lunghe,vestito in maglina beige, vestito pesante lisca di pesce da un lato. Vestito Hem,maglione con bottoni e scollo quadro, gonna lunga,gonna corta in misto lana a quadri dall'altro. Reggiseni,slip in pizzo,body e collant in un altro mucchio. Rimette la roba già vista nel sacchetto e comincia a guardare la nuova. Parlano tra loro. Commentano. Mia moglie che mi chiede "e questo dove l'hai preso? Questo quando l'hai preso?" Poi chiede a sua mamma " ma tu l'avevi già visto?" Mia suocera che risponde "questo si. Questo no"
Alla fine mia cognata rimane col vestito Hem postato qui download/file.php?id=11424&mode=view
in mano.
Me lo allunga "to dai, vediamo questo"
Fingo di non capire "Cosa?"
"Dai mettiti questo vediamo come ti sta"
Guardo mia moglie che si allontana scrollando le spalle. Guardo mia suocera che mi indica il bagno di la. Prendo il vestito e tutto il sacchetto. Era ovvio che saremmo arrivati a questo punto. Lo sapevamo tutti fin dall'inizio. Tutto stava a capire comesi sarebbe creata la situazione. Vado di la. Metto brasiliana nera di pizzo, reggiseno che imbottisco con della carta igienica e infilo il vestito. Non riesco a chiudere la cerniera dietro da solo. Chiamo mia moglie che viene a chiudermelo. Mi gira, mi guarda. "È proprio bello sto vestito. Ti sta bene. Ti mancano le scarpe" mi dice. "Ne ho un paio in macchina" dico. Va be esce e torna con un paio di ciabatte da casa di sua mamma che mi vanno piccole. Esco e vado di la. Mi guardano tutte. Apprezzano il vestito e mi fanno i complimenti. "E le scarpe?' Chiede mia suocera. Eh lo so,rispondo, le ho giù in macchina.
"Vai a prenderle", mi dice. "Se...non scendo così" rispondo. Mia cognata si offre...."dammi le chiavi che vado a prendertele io. Dove sono?" Glielo spiego,scende e torna con i miei sandali argento col tacco. Me li infilo li davanti a loro. Mi fanno sfilare. Apprezzano e si complimentano. Restiamo li come se nulla fosse. Continuano i loro discorsi. Torno sul divano. Poi beviamo un caffè, fumiamo una sigaretta in terrazzo. Ripongo le tazzine e la zuccheriera. Sempre con il mio vestino ed il ticchettio dei miei tacchi che mi accompagnano quando cammino per casa.
Passa un'oretta poi vengo invitato a ricompormi perchè ormai gli altri sarebbero rientrati.
Non è la prima volta che succede ed ormai non ci stupiamo più. Sanno che è gioia per me. So che lo fanno per me. Questo copione si ripete di tanto in tanto. Ma per me è sempre come la prima volta e l'emozione di passare del tempo en femme con delle bio, specialmente di famiglia, è grandissima. Non mi sento giudicato ma assecondato. Non mi sento mai ricattato ma coinvolto. Mi sento accettato e protetto. Mi sento libero e sereno. Felice e fortunato.
Ciao