Non sono una signora
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Re: Non sono una signora
Mi ha fatto piacere quando è successo , ma non ne faccio una malatia se non succede....
Buona giornata
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Re: Non sono una signora
il "signora" arriva piano piano, da un giorno all'altro quando e dove meno te lo aspetti, indipendentemente dall'abbigliamento, giuro..
Una cosa che fa tanto signora sono i capelli lunghi. Con i capelli lunghi puoi andare nel bagno che vuoi ( ma in quello degli uomini scateni il panico..)
In quanto a me personalmente, al maschile o in unisex mi sono spesso sentita aprostrfarmi come "signorina".
Il "tu" è fisiologico,specie dai giovani, quello che spesso fa la differenza è l'età dell interlocutore, la controprova è quanto si chiacchiera del piu e del meno per oltre 30 secondi..
Una cosa che fa tanto signora sono i capelli lunghi. Con i capelli lunghi puoi andare nel bagno che vuoi ( ma in quello degli uomini scateni il panico..)
In quanto a me personalmente, al maschile o in unisex mi sono spesso sentita aprostrfarmi come "signorina".
Il "tu" è fisiologico,specie dai giovani, quello che spesso fa la differenza è l'età dell interlocutore, la controprova è quanto si chiacchiera del piu e del meno per oltre 30 secondi..
Laura Bianchi
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Re: Non sono una signora
Cara Anna, vorrei trattare separatamente il tema "signora" ed il tema "tu".
Sulla signora, è vero che dovremmo essere abbastanza sicure di noi e fregarcene di come ci chiamano... però è anche vero che quel "signora" ci dà una conferma, ci corrobora, ci esalta, soprattutto le prime volte che lo sentiamo rivolto a noi. Da un certo momento in avanti non ci fai più caso, arriva a suonare l'unica cosa naturale, ma le prime volte ci dà un'emozione fortissima. Ricordo ancora quando successe a me, e per la verità ero in Francia e si trattò di un "madame". Che emozione !
Comunque, cara Anna, a giudicare dalle foto direi che non ti manca nulla e se non è arrivato ancora arriverà presto, stai tranquilla. E' vero che 5 uscite non fanno statistica e non tutti/e usano appellare signora/signore le persone, quindi non ti preoccupare.
Sul "tu", io l'ho sempre vissuto con un sentimento ambivalente. Riferendomi al Nord Italia, generalmente più formale (nel centro ho notato che il tu è molto più diffuso anche tra sconosciuti), spesso ho notato che il "tu" scatta tra persone percepite dello stesso genere, quindi da donna a donna, e questo sicuramenteva bene.
In altri casi però ho avuto come l'impressione che il tu venisse usato da chi si trovi in posizione socialmente superiore verso chi si trovi in posizione inferiore.
E qui apro la considerazione delicata, ma secondo me realistica: per quanto io ritenga profondamente ingiusto ed ovviamente non condivida ciò che sto per scrivere, agli occhi di molti le persone Trav o Trans sono posizionate in fondo alla classifica sociale. Quindi il tu potrebbe scattare da chi si sente "sopra" verso chi, riconosciuto/a come Trav/Trans si consideri posizionato più in basso. A volte ho avuto quest'impressione, soprattutto se il tu veniva da un uomo, purtroppo.
Diciamo che io sono una signora di quasi 60 anni, distinta ed educata ad usare il lei verso persone sconosciute: personalmente accetto il tu da una donna (per i motivi che ho detto sopra), ma preferirei un atteggiamento più formale, che rappresenti il dovuto rispetto, da parte di uomini con cui non ho confidenza : purtroppo non sempre accade. Almeno io la vedo così e non ho la pretesa di essere nel giusto.
Comunque tornando al tuo caso, Anna, credo che il tu ricevuto da una commessa sia il segno di un riconoscimento di appartenere allo stesso genere, quindi dovresti stare tranquilla.
baci
Roberta
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Sulla signora, è vero che dovremmo essere abbastanza sicure di noi e fregarcene di come ci chiamano... però è anche vero che quel "signora" ci dà una conferma, ci corrobora, ci esalta, soprattutto le prime volte che lo sentiamo rivolto a noi. Da un certo momento in avanti non ci fai più caso, arriva a suonare l'unica cosa naturale, ma le prime volte ci dà un'emozione fortissima. Ricordo ancora quando successe a me, e per la verità ero in Francia e si trattò di un "madame". Che emozione !
Comunque, cara Anna, a giudicare dalle foto direi che non ti manca nulla e se non è arrivato ancora arriverà presto, stai tranquilla. E' vero che 5 uscite non fanno statistica e non tutti/e usano appellare signora/signore le persone, quindi non ti preoccupare.
Sul "tu", io l'ho sempre vissuto con un sentimento ambivalente. Riferendomi al Nord Italia, generalmente più formale (nel centro ho notato che il tu è molto più diffuso anche tra sconosciuti), spesso ho notato che il "tu" scatta tra persone percepite dello stesso genere, quindi da donna a donna, e questo sicuramenteva bene.
In altri casi però ho avuto come l'impressione che il tu venisse usato da chi si trovi in posizione socialmente superiore verso chi si trovi in posizione inferiore.
E qui apro la considerazione delicata, ma secondo me realistica: per quanto io ritenga profondamente ingiusto ed ovviamente non condivida ciò che sto per scrivere, agli occhi di molti le persone Trav o Trans sono posizionate in fondo alla classifica sociale. Quindi il tu potrebbe scattare da chi si sente "sopra" verso chi, riconosciuto/a come Trav/Trans si consideri posizionato più in basso. A volte ho avuto quest'impressione, soprattutto se il tu veniva da un uomo, purtroppo.
Diciamo che io sono una signora di quasi 60 anni, distinta ed educata ad usare il lei verso persone sconosciute: personalmente accetto il tu da una donna (per i motivi che ho detto sopra), ma preferirei un atteggiamento più formale, che rappresenti il dovuto rispetto, da parte di uomini con cui non ho confidenza : purtroppo non sempre accade. Almeno io la vedo così e non ho la pretesa di essere nel giusto.
Comunque tornando al tuo caso, Anna, credo che il tu ricevuto da una commessa sia il segno di un riconoscimento di appartenere allo stesso genere, quindi dovresti stare tranquilla.
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La Roby
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Re: Non sono una signora
Premesso che io sono uscito pochissime volte nella mia vita (non più di 2-3) perché mi crea una grande ansia e in generale adoro stare in casa (sia en femme che en homme), devo dire che è successo di sentirsi chiamare signora, e in quel frangente certo è stata una scarica di adrenalina unica, sebbene ripeto poi non abbia alcuna ripercussione pratica nella mia vita quotidiana.
Non so se sia accaduto per cortesia o perché veramente l'interlocutore vedeva una signora, ma quest'ultima ipotesi penso di poterla escludere, o quasi. E' vero che alcuni aspetti del mio fisico possono essere considerati vagamente femminili come le ciglia molto lunghe e folte, il polso sottilissimo (pensate che indosso orologi da uomo misura 34/36mm e sono grandi) o i fianchi ad esempio.
Purtroppo ho delle spalle enormi ed essendo in sovrappeso, posso aspirare ad essere una donna "Chubby" (immaginate una BigMama, giusto per capire le dimensioni) e devo dire che determinati vestiti femminili aiutano molto in questo caso. Idealmente però ripeto non credo di passare per una donna, quello che vedo nello specchio mi piace, ma le movenze ed i gesti sono tutt'altro che femminili. Non ci perdo la testa insomma, ma ripeto, ammetto che quando è capitato è stato piacevole.
Tranquilla Anna, arriverà il momento. Sudato, desiderato... arriverà e sarà una grande gioia.
Non so se sia accaduto per cortesia o perché veramente l'interlocutore vedeva una signora, ma quest'ultima ipotesi penso di poterla escludere, o quasi. E' vero che alcuni aspetti del mio fisico possono essere considerati vagamente femminili come le ciglia molto lunghe e folte, il polso sottilissimo (pensate che indosso orologi da uomo misura 34/36mm e sono grandi) o i fianchi ad esempio.
Purtroppo ho delle spalle enormi ed essendo in sovrappeso, posso aspirare ad essere una donna "Chubby" (immaginate una BigMama, giusto per capire le dimensioni) e devo dire che determinati vestiti femminili aiutano molto in questo caso. Idealmente però ripeto non credo di passare per una donna, quello che vedo nello specchio mi piace, ma le movenze ed i gesti sono tutt'altro che femminili. Non ci perdo la testa insomma, ma ripeto, ammetto che quando è capitato è stato piacevole.
Tranquilla Anna, arriverà il momento. Sudato, desiderato... arriverà e sarà una grande gioia.
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Re: Non sono una signora
la reazione davanti al travestito e' assimilabile a quella che la gente ha con gli appartenenti a qualche categoria protetta, sempre enfatizzata, sempre sbilanciata, difficilmente spontanea, con il cuore.
se non dimostrate chiaramente vent'anni e qualcuno vi chiama signora, lo fa sicuramente o per educazione o perche' deve vendervi qualcosa. tertium non datur.
se 'il signora' volesse poi essere usato a guisa di radicante per l'idea di passare veramente per donne-femmine, buona fortuna.
la sconfitta a tavolino e' certa, non ha neppure senso partecipare con questi presupposti.
consci della situazione, pregi e difetti annessi, fregatevene di come vi chiamano, vestitevi come ritenete opportuno e vivete l'esperienza al meglio che potete.
se non dimostrate chiaramente vent'anni e qualcuno vi chiama signora, lo fa sicuramente o per educazione o perche' deve vendervi qualcosa. tertium non datur.
se 'il signora' volesse poi essere usato a guisa di radicante per l'idea di passare veramente per donne-femmine, buona fortuna.
la sconfitta a tavolino e' certa, non ha neppure senso partecipare con questi presupposti.
consci della situazione, pregi e difetti annessi, fregatevene di come vi chiamano, vestitevi come ritenete opportuno e vivete l'esperienza al meglio che potete.
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- Roby
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Re: Non sono una signora
Punto di vista interessante @sylvix , ma è il punto di vista da travestito cisgender.
Per una persona poco poco disforica la prospettiva e le sensazioni sono diverse, essere riconosciuta appartenente al genere femminile conta eccome.
Comunque, parlo per esperienza personale, è praticamente impossibile capire se siamo chiamate signora perché l'interlocutore ci ha preso per donna (non ci crederai ma ho evidenza che possa succedere), per cortesia (e andrebbe ancora bene) o perché ci vuole vendere qualcosa.
Quartum non datur.
Io prendo il "signora" che viene sono contenta e rinuncio a farmi ulteriori domande.
Baci
Roberta
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Per una persona poco poco disforica la prospettiva e le sensazioni sono diverse, essere riconosciuta appartenente al genere femminile conta eccome.
Comunque, parlo per esperienza personale, è praticamente impossibile capire se siamo chiamate signora perché l'interlocutore ci ha preso per donna (non ci crederai ma ho evidenza che possa succedere), per cortesia (e andrebbe ancora bene) o perché ci vuole vendere qualcosa.
Quartum non datur.
Io prendo il "signora" che viene sono contenta e rinuncio a farmi ulteriori domande.
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Roberta
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La Roby
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Re: Non sono una signora
Posso sembrare sbrigativa dicendo che mi ritrovo molto, se non in tutto, quel che dice la Roby, (fatta salva l’esperienza che non ho), ma è così ci sono molte similitudini riguardo all’età, per altro siamo in parecchie qui, probabile educazione e/o forma mentis, provenienza territoriale, eccetera !
Sicuramente la questione più fastidiosa riguarda l’atteggiamento presupponente di chi non ricambia il nostro rispetto, quando dimostrato.
È piuttosto evidente che noi per prime, dobbiamo porci in relazione favorevolmente e non sempre, lo dico almeno per me, ci sentiamo così sicure e tranquille nel sostenere la situazione. Nel mio caso anche e soprattutto perché non ho ancora capito quale potrà essere l’evoluzione, se mai sarà, di questa passione.
È molto probabile che nel corso delle uscite che mi propongo, anch’io patirò come chi ci è passato dello scherno o delle seppur minime considerazioni, dovrò accettarlo sono pur sempre un travestito e nella nostra società per questo,(certo non condivido), perlomeno sospetto.
Cara Anna, per quanto hai finora condiviso ed io ho percepito, trovo il tuo e quello di alcune di noi, desiderio rispettoso, mai eccessivo nel porsi al di fuori della propria dimora. So bene non essere sufficiente per non incorrere in conseguenze di maleducazione o pregiudizio .. lascia solo di te, quel che sei o ti senti di esprimere.
Ciao
mia
Io dico che c'è molta più stupidità che idrogeno, e che quella è la vera sostanza costitutiva dell'universo.
Frank Zappa
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Re: Non sono una signora
È strano dover considerare qualcosa che per noi è un simbolo di femminilità e che invece per le donne è accettato solo da una certa età in poi. Se prendiamo una donna nella fascia di età tra i 45 e 55 anni nella maggior parte dei casi, chiamarla signora significa farle un torto, la mia ex moglie pur avendo passato la cinquantina da un po', se la chiami signora ti guarda in cagnesco, dopodiché tira fuori lo specchio dalla borsetta e si guarda per capire se è qualcosa è andato fuori posto e se l'essere chiamata signora magari, ha evidenziato quella ruga che sembrava sparita dopo un colpo di fondotinta, è davvero straordinaria la vanità femminile.
Loro prediligono di più un tu informale, soprattutto se sanno di essere carine e comunque di non dimostrare l'età che hanno.
E alla fine siamo solo noi a dare tutta questa importanza ad un appellativo che via via sta cadendo in disuso almeno negli ambienti più informali. La stessa cosa si può dire dei collant, che per noi sono un simbolo di seduzione e che se invece andiamo a vedere le statistiche scopriamo che le donne dagli anni novanta in poi li usano sempre di meno, preferiscono calzini più pratici e meno oppressivi.
E che dire della gonna, che la mettono solamente in certe occasioni più che giustificate, perché magari si tratta di una serata speciale o di un evento particolare. Mentre invece le vediamo in giro tranquille nei loro jeans e nei loro pantaloni, comode a loro agio e senza impedimenti...
Ma per noi sono fondamentali, al punto che se una di noi non esce con la gonna può tranquillamente evitare di considerare quell'uscita come valida perché senza gonna è risaputo non lo è... E quindi cosa resta? Che siamo noi a farci dei problemi inutili quando invece là fuori il mondo la vede diversamente, ed in definitiva essere chiamata signora come nel mio caso significa che io dimostro tutti gli anni che ho, ma se una di noi ne dimostra di meno è chiaro che non verrà chiamata signora soprattutto nei centri commerciali.
Quando si va in un negozio e si lasciano dei soldi la commessa si guarderà bene dal chiamarvi signora, se vorrà che entrerete ancora un'altra volta nel loro negozio non vi pare?
Loro prediligono di più un tu informale, soprattutto se sanno di essere carine e comunque di non dimostrare l'età che hanno.
E alla fine siamo solo noi a dare tutta questa importanza ad un appellativo che via via sta cadendo in disuso almeno negli ambienti più informali. La stessa cosa si può dire dei collant, che per noi sono un simbolo di seduzione e che se invece andiamo a vedere le statistiche scopriamo che le donne dagli anni novanta in poi li usano sempre di meno, preferiscono calzini più pratici e meno oppressivi.
E che dire della gonna, che la mettono solamente in certe occasioni più che giustificate, perché magari si tratta di una serata speciale o di un evento particolare. Mentre invece le vediamo in giro tranquille nei loro jeans e nei loro pantaloni, comode a loro agio e senza impedimenti...
Ma per noi sono fondamentali, al punto che se una di noi non esce con la gonna può tranquillamente evitare di considerare quell'uscita come valida perché senza gonna è risaputo non lo è... E quindi cosa resta? Che siamo noi a farci dei problemi inutili quando invece là fuori il mondo la vede diversamente, ed in definitiva essere chiamata signora come nel mio caso significa che io dimostro tutti gli anni che ho, ma se una di noi ne dimostra di meno è chiaro che non verrà chiamata signora soprattutto nei centri commerciali.
Quando si va in un negozio e si lasciano dei soldi la commessa si guarderà bene dal chiamarvi signora, se vorrà che entrerete ancora un'altra volta nel loro negozio non vi pare?
Elle s'en fout, elle balance son cul avec indolence.
Elle s'en fout
Elle s'en balance de savoir ce que les autres pensent...
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- LellaB
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Re: Non sono una signora
Steffi, come sempre, da attenta osservatrice e praticante del mondo esterno, ci hai offerto un’analisi corretta dei comportamenti femminili delle donne (quelle vere…).
Però permettimi… per noi essere chiamate signora ha un che di magico… significa “mi ha identificata” donna, allora quello che si vede fuori corrisponde a quello che mi sento dentro in questo momento… la nostra autostima fa un notevole balzo, il nostro cuore perde un battito, soprattutto se non usciamo così di frequente e siamo ipercritiche o, peggio, se viviamo in conflitto interiore con noi stesse.
Recentemente sono andata a comprarmi una nuova parrucca e ci sono andata enfemme, così la pettinatrice avrebbe potuto vedere dal vivo l’effetto e consigliarmi. È stata un’esperienza bellissima. Premetto che io non sono molto femminile, ma la signora mi ha sempre appellata al femminile, all’inizio dandomi del lei e poi, quando abbiamo deciso che potevamo fidarci ed essere amiche, dandoci del tu e chiamandoci per nome. Abbiamo parlato delle nostre esperienze di vita come due donne che si raccontano, ed è stato per me molto gratificante. Mi sono sentita perfino bella e coccolata, cosa che non mi era ancora mai accaduta, tantomeno come uomo. Tu Steffi stai sicuramente pensando “certo, ti doveva spillare una cifra per cui…” e forse hai ragione, però ammetti che bisogna essere brav* per solleticare quella parte femminile di te che convince l’avaro ad aprire il portafogli…
Però alla fine, quando la carta di credito aveva fatto il suo mestiere, mi ha detto una frase: “non dire a nessuno l’età che hai (omissis) e se un uomo ti fischia la sua approvazione, è un segno che hai fatto colpo, non prenderlo male, ma come una bella spinta all’autostima. Abbiamo bisogno che ogni tanto qualcuno ci dica che siamo belle, ci faccia capire che possiamo piacere…”
Bello bello bello… ancora ci penso e mi sento leggera…
Però permettimi… per noi essere chiamate signora ha un che di magico… significa “mi ha identificata” donna, allora quello che si vede fuori corrisponde a quello che mi sento dentro in questo momento… la nostra autostima fa un notevole balzo, il nostro cuore perde un battito, soprattutto se non usciamo così di frequente e siamo ipercritiche o, peggio, se viviamo in conflitto interiore con noi stesse.
Recentemente sono andata a comprarmi una nuova parrucca e ci sono andata enfemme, così la pettinatrice avrebbe potuto vedere dal vivo l’effetto e consigliarmi. È stata un’esperienza bellissima. Premetto che io non sono molto femminile, ma la signora mi ha sempre appellata al femminile, all’inizio dandomi del lei e poi, quando abbiamo deciso che potevamo fidarci ed essere amiche, dandoci del tu e chiamandoci per nome. Abbiamo parlato delle nostre esperienze di vita come due donne che si raccontano, ed è stato per me molto gratificante. Mi sono sentita perfino bella e coccolata, cosa che non mi era ancora mai accaduta, tantomeno come uomo. Tu Steffi stai sicuramente pensando “certo, ti doveva spillare una cifra per cui…” e forse hai ragione, però ammetti che bisogna essere brav* per solleticare quella parte femminile di te che convince l’avaro ad aprire il portafogli…
Però alla fine, quando la carta di credito aveva fatto il suo mestiere, mi ha detto una frase: “non dire a nessuno l’età che hai (omissis) e se un uomo ti fischia la sua approvazione, è un segno che hai fatto colpo, non prenderlo male, ma come una bella spinta all’autostima. Abbiamo bisogno che ogni tanto qualcuno ci dica che siamo belle, ci faccia capire che possiamo piacere…”
Bello bello bello… ancora ci penso e mi sento leggera…
Antonella
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
E' facile essere una femmina, bastano un paio di tacchi a spillo e abiti succinti. Ma per essere DONNA ti devi vestire il cervello di carattere, personalità e coraggio (Anna Magnani)
- vernica71
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Re: Non sono una signora
In che senso???
Veronica