Specchio, specchio delle mie brame
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Specchio, specchio delle mie brame
Diciamo che questo post è una integrazione sia del mio topic Tempus Fugit:
viewtopic.php?t=6265&hilit=tempus+fugit
Sia del mio topic sui miei racconti e testi:
viewtopic.php?t=9380
Lo specchio, oggetto apparentemente semplice, ha una storia che si snoda attraverso i secoli, fino a diventare parte integrante della nostra vita quotidiana. La sua origine risale a tempi antichi: i primi specchi erano fatti di materiali come l'argento, successivamente di una lastra di vetro trattata al mercurio, poi fortunatamente adesso da materiali più sicuri come quelli plastici. È interessante notare che la riflessione della luce, cioè dei fotoni, è una capacità che ha affascinato e intrigato generazioni di scienziati.
Tuttavia, nonostante la sua apparente semplicità, lo specchio è in grado di compiere azioni sorprendenti. Ad esempio, riflette non solo ciò che è direttamente di fronte ad esso, ma anche parti della stanza che sembrano al di fuori del suo campo visivo. Provare per credere: mettetevi praticamente di fianco a lui, guardate in tralice e lo strano fenomeno vi si paleserà.
Questo fenomeno, che può sembrare magico, ha alimentato un'ampia gamma di speculazioni, spingendo la nostra comprensione fino al livello quantico.
La sua presenza nell'immaginario collettivo è evidente anche attraverso la sua rappresentazione nella letteratura e nell'arte. Poeti e scrittori hanno spesso fatto uso dello specchio come simbolo di riflessione interiore, di doppiezza o di illusione. Fiabe, romanzi, e film di vario genere ne fanno largo uso, trasformandolo in uno strumento narrativo versatile e ricco di significato. In tal modo, lo specchio non è soltanto un oggetto inanimato, ma una fonte inesauribile di ispirazione e contemplazione.
Lo specchio agisce come un ponte tra la percezione che abbiamo di noi stessi e quella che pensiamo gli altri abbiano di noi, anche se quest'ultima può essere distorta o influenzata da vari fattori esterni. È uno strumento attraverso il quale possiamo esplorare e confermare la nostra identità, ma anche un terreno fertile per riflessioni più profonde sulla nostra autostima e percezione di sé.
Il riflesso che vediamo nello specchio può avere un impatto significativo sul nostro stato emotivo e sul nostro benessere psicologico. Quando ci vediamo riflesse come belle e affascinanti, ci sentiamo incoraggiate ad esplorare il mondo riflesso con fiducia, proprio come fece Alice attraverso lo specchio. Tuttavia, questo mondo riflessivo può essere ingannevole, poiché spesso ci mostra una realtà rovesciata rispetto a quella che percepiamo nella nostra mente.
Indossando i nostri abiti preferiti e applicando il nostro trucco, ci siamo sempre guardate con occhi di ammirazione. Questo atto di auto curarsi e presentarsi nel modo desiderato non solo soddisfa il nostro bisogno di sentirsi attraenti, ma contribuisce anche a rafforzare la nostra autostima e la nostra percezione positiva di noi stesse come donne.
Fino a quando non ci svegliamo bruscamente dalla nostra illusione e ci rendiamo conto che forse non siamo così belle come pensavamo di essere. A livello psicologico, non è chiaro cosa scateni questo cambiamento repentino, ma è evidente che qualcosa accade internamente. Forse è il primo segno di invecchiamento, come un principio di doppio mento o qualche ruga appena accennata, che ci fa confrontare con la nostra mortalità e la nostra fragilità fisica.
È interessante notare che, contrariamente alla percezione comune, il naso non sembra solo ingrandirsi con l'età, ma effettivamente lo fa, poiché le cartilagini sono tra le poche parti del nostro corpo che continuano a crescere per tutta la vita.
Per coloro che resistono alle sirene della chirurgia plastica e dei ritocchini, inevitabilmente arriverà il momento di accettare i segni del tempo sul proprio volto, segni che possono variare in intensità e caratteristiche, e possono essere considerati come segni di saggezza ed esperienza o come evidenti segni di invecchiamento. Possono essere più o meno vistosi ed anche eleganti se vogliamo, oppure veri e propri cedimenti della facciata (e il Superbonus qui può far davvero poco).
È probabile che qualcosa si attivi dentro di noi, portandoci a vedere la realtà con occhi diversi. Lo specchio, come testimone silenzioso di questo cambiamento, non mente mai. Se riusciamo a guardarlo senza l'illusione di vederci perfette, ci mostrerà la verità nuda e cruda. È l'implacabile riflesso che ci ricorda la nostra umanità e la nostra imperfezione, ma anche la nostra bellezza autentica che va al di là dell'apparenza superficiale.
E ci fa capire che prima o poi il momento di appendere la parrucca al chiodo sta per arrivare, inesorabile: i ricordi della nostra passata bellezza (vera o presunta) avranno lo stesso effetto di una vecchia foto in bianco e nero di epoche ormai remote, quelle che ci provocano una leggera inquietudine perché vediamo il bel sorriso di persone, ancorché seducenti, oramai defunte.
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Lo specchio, oggetto apparentemente semplice, ha una storia che si snoda attraverso i secoli, fino a diventare parte integrante della nostra vita quotidiana. La sua origine risale a tempi antichi: i primi specchi erano fatti di materiali come l'argento, successivamente di una lastra di vetro trattata al mercurio, poi fortunatamente adesso da materiali più sicuri come quelli plastici. È interessante notare che la riflessione della luce, cioè dei fotoni, è una capacità che ha affascinato e intrigato generazioni di scienziati.
Tuttavia, nonostante la sua apparente semplicità, lo specchio è in grado di compiere azioni sorprendenti. Ad esempio, riflette non solo ciò che è direttamente di fronte ad esso, ma anche parti della stanza che sembrano al di fuori del suo campo visivo. Provare per credere: mettetevi praticamente di fianco a lui, guardate in tralice e lo strano fenomeno vi si paleserà.
Questo fenomeno, che può sembrare magico, ha alimentato un'ampia gamma di speculazioni, spingendo la nostra comprensione fino al livello quantico.
La sua presenza nell'immaginario collettivo è evidente anche attraverso la sua rappresentazione nella letteratura e nell'arte. Poeti e scrittori hanno spesso fatto uso dello specchio come simbolo di riflessione interiore, di doppiezza o di illusione. Fiabe, romanzi, e film di vario genere ne fanno largo uso, trasformandolo in uno strumento narrativo versatile e ricco di significato. In tal modo, lo specchio non è soltanto un oggetto inanimato, ma una fonte inesauribile di ispirazione e contemplazione.
Lo specchio agisce come un ponte tra la percezione che abbiamo di noi stessi e quella che pensiamo gli altri abbiano di noi, anche se quest'ultima può essere distorta o influenzata da vari fattori esterni. È uno strumento attraverso il quale possiamo esplorare e confermare la nostra identità, ma anche un terreno fertile per riflessioni più profonde sulla nostra autostima e percezione di sé.
Il riflesso che vediamo nello specchio può avere un impatto significativo sul nostro stato emotivo e sul nostro benessere psicologico. Quando ci vediamo riflesse come belle e affascinanti, ci sentiamo incoraggiate ad esplorare il mondo riflesso con fiducia, proprio come fece Alice attraverso lo specchio. Tuttavia, questo mondo riflessivo può essere ingannevole, poiché spesso ci mostra una realtà rovesciata rispetto a quella che percepiamo nella nostra mente.
Indossando i nostri abiti preferiti e applicando il nostro trucco, ci siamo sempre guardate con occhi di ammirazione. Questo atto di auto curarsi e presentarsi nel modo desiderato non solo soddisfa il nostro bisogno di sentirsi attraenti, ma contribuisce anche a rafforzare la nostra autostima e la nostra percezione positiva di noi stesse come donne.
Fino a quando non ci svegliamo bruscamente dalla nostra illusione e ci rendiamo conto che forse non siamo così belle come pensavamo di essere. A livello psicologico, non è chiaro cosa scateni questo cambiamento repentino, ma è evidente che qualcosa accade internamente. Forse è il primo segno di invecchiamento, come un principio di doppio mento o qualche ruga appena accennata, che ci fa confrontare con la nostra mortalità e la nostra fragilità fisica.
È interessante notare che, contrariamente alla percezione comune, il naso non sembra solo ingrandirsi con l'età, ma effettivamente lo fa, poiché le cartilagini sono tra le poche parti del nostro corpo che continuano a crescere per tutta la vita.
Per coloro che resistono alle sirene della chirurgia plastica e dei ritocchini, inevitabilmente arriverà il momento di accettare i segni del tempo sul proprio volto, segni che possono variare in intensità e caratteristiche, e possono essere considerati come segni di saggezza ed esperienza o come evidenti segni di invecchiamento. Possono essere più o meno vistosi ed anche eleganti se vogliamo, oppure veri e propri cedimenti della facciata (e il Superbonus qui può far davvero poco).
È probabile che qualcosa si attivi dentro di noi, portandoci a vedere la realtà con occhi diversi. Lo specchio, come testimone silenzioso di questo cambiamento, non mente mai. Se riusciamo a guardarlo senza l'illusione di vederci perfette, ci mostrerà la verità nuda e cruda. È l'implacabile riflesso che ci ricorda la nostra umanità e la nostra imperfezione, ma anche la nostra bellezza autentica che va al di là dell'apparenza superficiale.
E ci fa capire che prima o poi il momento di appendere la parrucca al chiodo sta per arrivare, inesorabile: i ricordi della nostra passata bellezza (vera o presunta) avranno lo stesso effetto di una vecchia foto in bianco e nero di epoche ormai remote, quelle che ci provocano una leggera inquietudine perché vediamo il bel sorriso di persone, ancorché seducenti, oramai defunte.
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L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
- angelaingrid
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
In soldoni: a nessuna è mai venuta la tentazione di smettere perché non si vede più bella come magari poteva capitare da giovani?
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
Si racconta che la contessa di Castiglione, donna dell'Ottocento di straordinaria bellezza, non accettando il passare del tempo e il conseguente sfiorire, fece coprire (o levare, varie sono le voci) gli specchi di casa per non vedersi invecchiata e che trascorse gli ultimi anni della sua vita chiusa in casa, così che nessuno la potesse vedere.
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
Come ho accennato qualche settimana fa,angelaingrid ha scritto: ↑domenica 7 aprile 2024, 18:45 In soldoni: a nessuna è mai venuta la tentazione di smettere perché non si vede più bella come magari poteva capitare da giovani?
ho sospeso le vestizioni e le uscite per un paio di mesi dopo aver guardato le foto della mia uscita di gennaio; non è lo specchio ma il principio è lo stesso. Ho deciso di riprendere ad uscire quando mi è sembrato di aver ripreso un aspetto guardabile.
Più passa il tempo e più le cose peggioreranno e probabilmente verrà il momento in cui mi accorgerò di non poter più apparire bello e quello sarà il momento in cui smetterò di uscire ma anche di vestirmi. Io mi vesto perché mi vedo bello, quando non accadrà più, vestirmi non avrà più senso.
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
Io ho rinunciato dopo che ,guardandomi allo specchio,mi sono reso conto che ormai Marina era un bel ricordo di anni giovanili ed uscendo EN Femme ormai di femminile c'era poco e molto invece da distinto sig.re che sfiorava il ridicolo cercando di passare per quello che non era più.
- angelaingrid
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
Questo, per noi non ormonizzate, è ciò che ci aspetta di sicuro. Anche io infatti sono già a questo punto, e mi chiedo se sia il caso di continuare...

Qui sotto, ecco come ci vediamo a...
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
Non so che rispondere. Non sono mai uscito en femme. Sempre truccato e vestito per brevi momenti miei personali.
Con gli anni è più che altro diventato quello, un breve momento personale di gioco. Vedere che esce dal mio pasticciare con me stesso, sono sempre stati pasticci per lo più. Qualche volta mi è capitato di fare una leggera opera d'arte e dirmi non male, ma non sei il mio tipo :-)
Uscire non ci penso proprio, l'ho già detto diverse volte. Non ho una figura così bella da farlo secondo me e poi non sono nemmeno invogliato a farlo. Perchè dovrei. L'unica tentazione sarebbe quella di comperare le cose en femme. Ma sarebbe molto imbarazzante, cosa sperimentata peraltro da uomo che compera una cosa dicendo che è per questo hobby. E si tremavano le gambe e mi sentivo come se camminando tutti dicessero ecco è lui quello che ha comperato ...
Con gli anni sempre contro lo stress a volte mi pasticcio con trucco e parrucco. Mi piace più che altro vestirmi, truccarmi e stare un poco così e poi tornare come sono.
Come ho già scritto, sono un uomo. Non mi ci vedo come donna. Mi piace solo vestirmi e truccarmi e lì mentre lo sono vestita e truccata divento pure vanitosa. Ma poi finisce lì.
Con l'età passerà? Me lo dico sempre. Ho diverse volte buttato via. Anche di recente ho messo alcuni indumenti dentro il cassonetto dei vestiti e scarpe. Tenuto giusto qualcosa, il minimo che mi possa ancora servire quando mi va.
Penso che prima o poi mi disferò di tutto il rimanente. Non voglio che da morto qualcuno vada in tilt scoprendo le parrucche le calze i collant i body e reggiseni e abiti e gonna. Lo dico ma rimando e magari compero invece ancora qualcosa che sostituisce un capo vecchio che reputo noioso per la mia vanità femminile. Anche quando mi capita di essere in hotel mi piace non sempre vestirmi e truccarmi e stare un po' così ma poi quando mi strucco e mi faccio una doccia la sensazione è quella di rinascere. Quello mi piace particolarmente. E' un po' come se mi autorigenerasse. Ma non lo faccio da anni a dire il vero ormai da prima della pandemia ancora prima. Poi con gli anni diciamocelo pure si capisce che sono cazzate in fondo e stupidità da viziati della vita che se avessero da pensare a cose veramente serie col cacchio che penserebbero a trucco e c. Però lo sappiamo dai è anche un po' pazzo e divertente e un segreto che abbiamo in noi e ci fa sbarellare a volte ma anche consola proprio contro la vita e i pensieri e la solitudine e le cose tristi. Quindi prendiamola un po' con leggerezza. Se invece il discorso è che invecchiando viene la pancia e non si è più un figurino beh quello accade pure alle donne genetiche, mica tutte sono Sharon Stone eh e poi pure loro senza trucco .... molte sono dei ruderi ... un po' come chi uomo si mette una barba per sembrare più uomo ... ridicoli e ridicole tutti-e ma vanno capiti e capite ... siamo mortali e moriremo tutte e tutti e nessuno-a sulla lapide avrà la foto da uomo o da donna :-) Anche se sarebbe carino ... almeno chi passa e legge morto-a e nato-a avrà un sorriso nel ricordare quel brav'uomo e quella bella donna che fummo.
Con gli anni è più che altro diventato quello, un breve momento personale di gioco. Vedere che esce dal mio pasticciare con me stesso, sono sempre stati pasticci per lo più. Qualche volta mi è capitato di fare una leggera opera d'arte e dirmi non male, ma non sei il mio tipo :-)
Uscire non ci penso proprio, l'ho già detto diverse volte. Non ho una figura così bella da farlo secondo me e poi non sono nemmeno invogliato a farlo. Perchè dovrei. L'unica tentazione sarebbe quella di comperare le cose en femme. Ma sarebbe molto imbarazzante, cosa sperimentata peraltro da uomo che compera una cosa dicendo che è per questo hobby. E si tremavano le gambe e mi sentivo come se camminando tutti dicessero ecco è lui quello che ha comperato ...
Con gli anni sempre contro lo stress a volte mi pasticcio con trucco e parrucco. Mi piace più che altro vestirmi, truccarmi e stare un poco così e poi tornare come sono.
Come ho già scritto, sono un uomo. Non mi ci vedo come donna. Mi piace solo vestirmi e truccarmi e lì mentre lo sono vestita e truccata divento pure vanitosa. Ma poi finisce lì.
Con l'età passerà? Me lo dico sempre. Ho diverse volte buttato via. Anche di recente ho messo alcuni indumenti dentro il cassonetto dei vestiti e scarpe. Tenuto giusto qualcosa, il minimo che mi possa ancora servire quando mi va.
Penso che prima o poi mi disferò di tutto il rimanente. Non voglio che da morto qualcuno vada in tilt scoprendo le parrucche le calze i collant i body e reggiseni e abiti e gonna. Lo dico ma rimando e magari compero invece ancora qualcosa che sostituisce un capo vecchio che reputo noioso per la mia vanità femminile. Anche quando mi capita di essere in hotel mi piace non sempre vestirmi e truccarmi e stare un po' così ma poi quando mi strucco e mi faccio una doccia la sensazione è quella di rinascere. Quello mi piace particolarmente. E' un po' come se mi autorigenerasse. Ma non lo faccio da anni a dire il vero ormai da prima della pandemia ancora prima. Poi con gli anni diciamocelo pure si capisce che sono cazzate in fondo e stupidità da viziati della vita che se avessero da pensare a cose veramente serie col cacchio che penserebbero a trucco e c. Però lo sappiamo dai è anche un po' pazzo e divertente e un segreto che abbiamo in noi e ci fa sbarellare a volte ma anche consola proprio contro la vita e i pensieri e la solitudine e le cose tristi. Quindi prendiamola un po' con leggerezza. Se invece il discorso è che invecchiando viene la pancia e non si è più un figurino beh quello accade pure alle donne genetiche, mica tutte sono Sharon Stone eh e poi pure loro senza trucco .... molte sono dei ruderi ... un po' come chi uomo si mette una barba per sembrare più uomo ... ridicoli e ridicole tutti-e ma vanno capiti e capite ... siamo mortali e moriremo tutte e tutti e nessuno-a sulla lapide avrà la foto da uomo o da donna :-) Anche se sarebbe carino ... almeno chi passa e legge morto-a e nato-a avrà un sorriso nel ricordare quel brav'uomo e quella bella donna che fummo.
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
Valeria ha scritto: ↑martedì 9 aprile 2024, 17:14 Poi con gli anni diciamocelo pure si capisce che sono cazzate in fondo e stupidità da viziati della vita che se avessero da pensare a cose veramente serie col cacchio che penserebbero a trucco e c. Però lo sappiamo dai è anche un po' pazzo e divertente e un segreto che abbiamo in noi e ci fa sbarellare a volte ma anche consola proprio contro la vita e i pensieri e la solitudine e le cose tristi. Quindi prendiamola un po' con leggerezza. Se invece il discorso è che invecchiando viene la pancia e non si è più un figurino beh quello accade pure alle donne genetiche, mica tutte sono Sharon Stone eh e poi pure loro senza trucco .... molte sono dei ruderi ... un po' come chi uomo si mette una barba per sembrare più uomo ... ridicoli e ridicole tutti-e ma vanno capiti e capite ... siamo mortali e moriremo tutte e tutti e nessuno-a sulla lapide avrà la foto da uomo o da donna :-) Anche se sarebbe carino ... almeno chi passa e legge morto-a e nato-a avrà un sorriso nel ricordare quel brav'uomo e quella bella donna che fummo.
Ma cosa dici. È veramente irrispettoso verso chi è diverso da te, verso chi non è feticista dell'indumento, ma ha una diversa percezione del proprio io.
La pancia poi viene a chi mangia troppo , non è un discorso legato solo all'invecchiamento.
Io non vedo nulla di ridicolo nel cercare di mantenersi giovani per poi apparire più giovani. Quando mi danno 15 anni in meno di quelli che ho, penso che i miei sacrifici a qualcosa siano serviti.
Se lo specchio vi fa male , non è la mera immagine a destabilizzare, ma quello che avete dentro , che non coincide con l'esterno, discrepanza alimentata da un lento e inesorabile allontanamento da se stessi e identificazione in proiezioni mentali
- angelaingrid
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Re: Specchio, specchio delle mie brame
Tutto molto bello, direbbe Pizzul, ma v'invito anche a prendere le cose in modo meno drammatico e più scherzoso... non avete visto la mia composizione grafica?
A 20 anni ci vediamo bellissime (e il mio volto era davvero quello), a 35 un po' sfiorite ma sempre belle, a 46 il nostro vero sesso biologico comincia a far capolino e oltre 60 ci vediamo Lino Banfi, con tanto di baffi...
A 20 anni ci vediamo bellissime (e il mio volto era davvero quello), a 35 un po' sfiorite ma sempre belle, a 46 il nostro vero sesso biologico comincia a far capolino e oltre 60 ci vediamo Lino Banfi, con tanto di baffi...
L'eterno fascino risiede nell'anima, non nel tempo o nella moda. La vera bellezza risiede nella grazia dell'anima, nel portamento e nella gentilezza, indipendentemente dall'età o dalla moda.
Re: Specchio, specchio delle mie brame
Concordo con Valeria, anche se per quanto mi riguarda la vera dissonanza non è con lo specchio, che per quanto paradossale ti restituisce un’immagine comunque soggettiva, influenzata dal fatto di vedersi en femme. Il drammatico riscontro con la realtà oggettiva sono le foto che restituiscono un’immagine implacabilmente reale.
“Schiavi siete liberi!” John Blutarsky